Dallo “yoga summer brunch” agli aperitivi al tramonto, passando per i rituali e i trattamenti ispirati ai 4 elementi (Fuoco in primis, data la stagione, accanto ad Acqua, Terra e Aria) della medicina tradizionale mediterranea e i percorsi Vitaliter di Lumen delle 4 qualità della medicina ippocratica presso la Home SPA©: ecco gli atout del soggiorno estivo al Palazzo BelVedere di Montecatini Terme, storico hotel profondamente rinnovato durante il Covid nelle forme e nel concetto di accoglienza, per vivere appieno una vacanza fuori dai soliti schemi.
Un’ospitalità calorosa, “affettuosa” come ama definirla il direttore dell’hotel Chiaralberta Valentini, in linea con le più variegate esigenze, che si evolve al ritmo delle stagioni: è questa la filosofia che ispira l’ospitalità e i servizi dell’Hotel SPA & city retreat inaugurato nel giugno 2022 nella Città delle Acque toscana – che in pochi, troppo pochi sanno – dal 2021 patrimonio Unesco.
Qui ogni dettaglio segue il mutare del tempo, prendendo nuove forme ogni tre mesi: dalle esperienze in hotel ai trattamenti benessere, dalle proposte della cucina alla lettera di benvenuto in camera, e poi ancora l’illustrazione che fa da fil rouge ai decori interni: a ogni cambio di stagione, Palazzo BelVedere si presenta con un mood in sintonia con la natura che evolve e si rinnova.
I trattamenti: dai 4 elementi alle 4 qualità
“Terra, Acqua, Fuoco e Aria: verde, blu, rosso e giallo. Elementi di vita, colori della vita”, spiega Simone Galligani, proprietario e anima dell’hotel di proprietà della sua famiglia dal 1969. Che riprende: “Su questi elementi materici e cromatici abbiamo impostato un percorso fatto di cura, alimentazione adeguata, amore. Un percorso che può durare un’ora o intere settimane. C’è il massaggio, ci sono i trattamenti; c’è la piscina, calda e fredda, ci sono le saune, il bagno turco, il percorso Kneipp con tanto di tisane e bevande fresche. Ma c’è molto di più. Ci sono le stanze dedicate a ciascuno dei quattro elementi, ognuna delle quali è studiata per offrire agli ospiti una dimensione di vita adeguata al loro modo di essere. Che può mutare, o migliorare, perché no? La cervicale, il mal di schiena, la spossatezza non sono conseguenze, ma appartengono allo stile di vita contemporaneo”.
Ecco allora il massaggio IRI, ricco di manualità forti e dinamiche che, sommate agli stimoli cromatici del rosso e al pizzicore dei cannelli di zolfo, favorisce il ripristino dell’equilibrio donando forza e chiarezza. Perché è appunto il fuoco l’elemento protagonista adesso, e che, nel concetto di benessere estivo declinato da Palazzo BelVedere, in primo grado è secco e in secondo grado caldo, legato al sole e alla sua capacità di dare calore, luminosità e movimento. Può essere “riequilibrato” – per chi lo necessita, in base alla valutazione del naturopata presente in hotel – con massaggi, trattamenti e rituali all’interno della Domus Ignis, lo spazio della Home SPA© della struttura dedicato a questo elemento e pensato per chi cerca la via per nutrire le “qualità caldo secco del fuoco” e, con esse, il proprio potenziale di trasformazione, la determinazione e la capacità di vivere con coraggio.
C’è poi il trattamento AUT (Artemisia Ut Tanget), dall’intensità riequilibrante leggera: una digitopressione dorso-lombare e rifessa seguita da una stimolazione “calda e secca” che, effettuata con sigari di artemisia italiana, riduce il freddo, nutre il caldo, disperde l’umidità in eccesso e ridimensiona gli squilibri associabili alla carenza di fuoco. Oppure il rituale SUI (Scopula Urens Instimulat), che consiste in spazzolature di progressiva intensità che, sommata al caldo secco della sauna finlandese, stimolano il rinnovamento, attivano la circolazione e favoriscono la detossinazione di corpo e mente.
Corpo e mente: un connubio naturale in una città che è sinonimo di cure fin dall’Ottocento. Ecco perché la proposta wellness di Palazzo BelVedere, ispirata al concetto olistico di circolarità, in sinergia con le ben note cure idropiniche di Montecatini, si basa appunto su trattamenti e programmi capaci di accompagnare gli ospiti alla riconquista del proprio equilibrio psicofisico, attraverso il bilanciamento delle quattro qualità della medicina ippocratica, ovvero Caldo, Freddo, Umido e Secco. I percorsi Vitaliter (da 3 fino a 21 giorni, su richiesta), messi a punto in collaborazione con Lumen, una delle scuole di naturopatia più note in Italia, sono veri e propri programmi per cambiare vita: incominciano sempre da una valutazione olistica comparata, e si basano su una combinazione specifica e individuale di massaggi, trattamenti, rituali, alimentazione (menu benessere creato ad hoc), movimento, camminate, termalismo, respirazione, arte del pensiero, meditazione consapevole, arte terapia, canto, danza e cura della relazione. Il percorso di riequilibrio è supportato dalla misurazione scientifica dei risultati raggiunti e, infine, dalla proposta di affiancamento da remoto una volta terminato il soggiorno.
A tutta natura
Confinante con il magnifico Parco Termale di Montecatini Terme, Palazzo BelVedere non può che essere anche sinonimo di – e in simbiosi con la – natura. Ecco dunque il Giardino Circolare, oasi verde di circa 600 mq che accoglie chi vuole passeggiare, meditare o immergersi nelle essenze dell’annesso orto botanico. In questo spazio esterno, ogni domenica, dalle 10 alle 14, vengono organizzati yoga e il Summer Brunch: un appuntamento aperto a tutti, ospiti e non, per chi vuole regalarsi una giornata di festa all’insegna dell’ozio, del relax, del cibo autenticamente toscano. “Un piacevole labirinto di cose belle, di scoperte continue, di regali della natura, di piccole trovate utili ed ecologiche, per interpretare un nuovo stile di vita, sempre più prezioso per noi e per le generazioni future”, lo descrive l’architetto Giancarlo Galassi, curatore del progetto. E tutt’intorno a questo anfiteatro verde, che inonda l’aria con le essenze delle erbe aromatiche e delle piante selezionate per ridurre gli effetti dell’inquinamento, troviamo un susseguirsi di nicchie rilassanti, dove lo sguardo spazia fino a Montecatini Alto, o di luoghi consacrati al benessere come il Porticato Bianco, regno del movimento a corpo libero. Erbe protagoniste anche in cucina, nell’orto e nei ritrovati realizzati cogliendo quelle spontaee del territorio toscano da Lidia Guidarini, grande esperta delle proprietà culinarie e curative delle erbe selvatiche, incaricata di mantenere le funzionalità dell’orto stesso, oltre che di seguire degustazioni e laboratori a tema.
Hotel, spa e city retreat: l’upgrade è servito (e serve)
Inaugurato a giugno 2022, nelle vicinanze dello storico stabilimento termale Tettuccio, Palazzo BelVedere sorge sulle fondamenta dell’omonimo hotel ed è frutto di un progetto che ne ha rivoluzionato il concept architettonico e la filosofia di accoglienza. In virtù della quale, nel corso della restrutturazione curata dall’architetto Galassi, in ossequio al concetto di “less is more”, le camere sono passate da 93 a 60, tutte all’insegna di un interior design essenziale, ispirato nei colori e nei materiali alla Toscana.
“Abbiamo voluto dare vita a un prodotto completamente ridisegnato: autentica cura dell’ospite, accoglienza studiata nei dettagli, salute e benessere in primo piano, cibo inteso come esperienza del territorio, e poi cultura, ecologia, arte, movimento. Nella mia visione, Palazzo BelVedere è molto di più di un semplice hotel di lusso”, dichiara Simone Galligani, che ha voluto, durante il Covid, investire nell’upgrade dell’albergo, passato da 3 a 5 stelle, per essere protagonista e sperabilmente apripista di un pogressivo innalzamento e di una inevitabile evoluzione dell’offerta turistica di questa località.
L’offerta si articola su camere comfort, junior suite, studio suite e tre appartamenti pensati per soggiorni long stay. A renderle un unicum ci pensa l’interior design: accanto a tessuti naturali dell’artigianato locale troviamo oggetti iconici come la lampada Pipistrello disegnata da Gae Aulenti, la Sedia Scapolare dell’architetto Giovanni Michelucci, nonché pezzi unici che arrivano dalla celebre bottega creativa fiorentina di Riccardo Barthel. Risultato: ambienti inondati di luce, sorprendentemente accoglienti, familiari e rilassanti. Specie le tre suite, tra cui spicca la Michelucci, arredata con diversi pezzi del maestro del design e quella dove, per rendere più accogliente il soggiorno degli amanti degli amici a 4 zampe, c’è persino una stanzetta ad hoc pensata come – lussuosa – cuccia!
La salute comincia a tavola
Legata al territorio anche l’offerta food&beverage, articolata nel Mou Bar, nel bistrot NO | MORE e nel ristorante gourmet MORE | NO. Un bistrot, un ristorante, un bar, e uno chef, Daniele Ciofi, nato a Firenze, che, per preparate i suoi piatti, attinge a piene mani da una dispensa traboccante di cereali toscani, verdure coltivate nell’orto botanico di proprietà, vini naturali, olio extravergine biologico, carni da allevamenti non intensivi, specialità di piccoli produttori locali, frutta di stagione e molto altro. Si inizia dalla colazione, dove si possono assaggiare marmellate genuine e formaggi locali, centrifughe ed estratti preparati sul momento, croissant a lievitazione naturale, torte fatte in casa, una selezione di salumi bio Savigni (i cui animali sono liberi di pascolare nel verde dell’Appennino tosco-emiliano) e molto altro. Il bistrot NO | MORE – aperto da mezzogiorno a mezzanotte – propone una carta ricca di piatti leggeri e golosi, come burger di chianina, insalate freschissime, tabbouleh di farro con ravanelli e ciliegie, la classica pappa al pomodoro, panini al vapore con maiale di Cinta, pizze fragranti dal forno e una piccola ma gustosa selezioni di dessert, tra cui spicca una specialità storica del BelVedere, ovvero la crostata di crema e pinoli. Ma è nel ristorante MORE | NO, il cui nome è una dedica al cuoco d’altri tempi Moreno Meucci, che si esprime al meglio la filosofia dell’hotel: capitanato dallo chef Daniele Ciofi, il MORE | NO è un angolo gourmet che vuole raccontare la Toscana in tutte le sue forme, attingendo alla sapienza dei produttori locali per proporre piatti in equilibrio con le stagioni. Qui si può iniziare il percorso con una terrina di fegatini toscani al Vin Santo, proseguire con la lasagnetta fritta, farcita con ragù bianco, nocciole e ricotta della pastora, e poi chiudere con un sontuoso filetto al Brunello di Montalcino.
Le Terme del Tettuccio, dalle tresche di Verdi ai lavori dei parlamentari
Inserita nel 2021 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO come una delle “Great Spa Towns of Europe” (in tutto sono undici città in sette stati), Montecatini Terme ha visto così finalmente riconosciuto il proprio ruolo da protagonista nel fenomeno del turismo termale europeo, attivo dal 1700 fino agli anni ’30 del Novecento. La Città delle Acque, a tutti gli effetti un pezzo di storia dell’ospitalità italiana, è ancora oggi un gioiello di architettura liberty: i suoi meravigliosi stabilimenti termali catapultano i visitatori indietro nel tempo, in un continuo rimando ai fasti di un passato che ha creato il mito della Dolce Vita toscana grazie alla presenza nei viali e negli stabilimenti di personaggi come Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Alberto Sordi, Franco Zeffirelli, Mina, e ancora Clark Gable, Audrey Hepburn, Orson Welles, Paul Cezanne, Richard Wagner, Christian Dior, Coco Chanel, Grace Kelly e tanti altri.
In particolare, Palazzo BelVedere è contiguo alle Terme Tettuccio, le più rappresentative e monumentali di Montecatini Terme, realizzate tra il 1779 e il 1781 e poi rinnovate nel 1927 su progetto di Basilio Cascella, nonno di quel Pietro autore fra l’altro del mausoleo di Arcore di Silvio Berlusconi. La struttura si trova inoltre a due passi – quasi immersa si potrebbe dire – nel Parco delle Terme, sconfinata oasi verde cittadina, conosciuta da tutti come “la pineta”. Tutt’intorno, invece, sorgono le Terme Excelsior, le Leopoldine, le Terme Nuove Redi, nate negli anni ’20 del secolo scorso, completamente rimodernate e dotate di piscina con acqua termale nel 2009, e altri edifici ancora.
“Fonti termali da tempo immemore, il ritrovamento di statuette votive datano questa funzione curativa addirittura ai tempi dei romani”, racconta Massimo Giovanetti, per 10 anni direttore delle Terme Tettuccio. Che è un fiume in piena di ricordi, aneddoti, date, personaggi e… qualche sassolino dalla scerpe da togliersi: a partire dal maestro Verdi che, in piena crisi di ispirazione, nel 1879 fu ospite al Plaza & Locanda Maggiore, trovandosi così bene da tornare per 20 anni a fare le cure termali, così da rilassarsi e staccare dal clima e dalle pressioni milanesi, talmente tanto che non solo scrisse qui parte di alcune opere, tra cui Otello e Falstaff, ma da portare in villeggiatura a Montecatini sia la moglie che l’amante… E che dire dei mobili in “miniatura” di una delle sale un tempo private delle Terme, quella dove la tradizione vuole sostasse Vittorio Emanuele III con la moglie, la regina Elena, così che i piedi del piccolo sovrano non penzolassero da sedie troppo alte… Il Salone Porteghesi alle Terme Tettuccio, costato ben 400 milioni di lire nel 1986 per assicurarsi il progetto del famoso architetto, a lungo in disarmo… Spreco che fa il paio con la “piscina di Fuksas”, altro archistar (stra)pagato per il progetto di una mega vasca termale scavata ma mai terminata… E ancora, le 500 e rotte toilette (sic!) presenti nello stabilimento, dacché le cure con le acque ricche di sali (salsosolfato iodico), che alla sorgente hanno una temperatura da 18 a 32°C, provocano immediati effetti diuretici, tanto che al poeta romano Trilussa si attribuisce una storiella sui provvedimenti dei parlamentari degli anni ’20 ’30 e ’40 del secolo scorso (e non solo…ndr), che, venendo in gran numero qui a “passare le acque”, inevitabilmente lavoravano, come dire, male…
Meritevole di menzione lo splendido bar delle Terme, dove pare di venire catapultati ancora oggi negli anni ’20, e la Sala dalla Posta del Telefono e dei Tabacchi, dove numerose postazioni per scrivere le cartoline ricordano il tempo in cui era nostra – ormai quasi del tutto persa – abitudine di mandare i saluti dalle località di villeggiatura, ad amici e parenti. Sic transit….
Palazzo BelVedere in numeri:
● 8.000 mq totali
● 60 tra camere, suite e long stay apartment
● 2.000 mq di benessere
● 600 mq di Giardino Circolare
● 2 Ristoranti Gourmet MORE | NO & Bistrot NO | MORE
● Mou Bar aperto 24/7
● 20 parcheggi privati con due colonnine di ricarica elettrica E-driver superplus 22Kw
● Parcheggio esterno
● Sale meeting ed eventi
Foto Miscellanea: Palazzo Belvedere
Foto Miscellanea, il cibo
Foto Miscellanea, Spa e piscina
Foto Miscellanea, le camere
Foro Miscellanea, le Terme