Proposto da Etilika, start up romana che in meno di 3 anni si è affermata tra le principali enoteche nazionali online e prima in Italia per grado di soddisfazione del cliente, l’Amaro Famigerato rientra in un progetto più ampio di commercializzazione di prodotti a marchio di alta qualità. Nella sua realizzazione, basata su alcune ricette di fine ‘800 sviluppate da un liquorificio artigianale, Etilika ha coinvolto un campione dei suoi migliori clienti che hanno scelto il mix ideale di aromi frutto di 22 diverse botaniche. Il punto di forza? Il perfetto equilibrio tra dolce e amaro, la versatilità e un sapore sensuale e contemporaneo. Disponibile su Etilika.it e per il canale horeca dedicato agli operatori del settore
La co-creation economy fa sempre più tendenza e investe per la prima volta anche il mondo degli spirits: a farlo ci ha pensato Etilika, enoteca online attiva sul mercato nazionale e prima in Italia per tasso di soddisfazione dei propri clienti, lanciando il primo amaro “partecipato”, ideato insieme alla propria customer base, l’Amaro Famigerato.
La genesi
A seguito del ritrovamento di alcune ricette di un “famigerato” maestro distillatore risalente alla fine dell‘800, nella primavera del 2021 l’azienda decide di mettere in produzione un amaro artigianale realmente unico coinvolgendo i propri clienti. Individua cosi un liquorificio artigianale di alta qualità nel Lazio commissionandogli l’infusione seguendo la ricetta originale. Dopo un lavoro durato alcuni mesi, supportato da un team Etilika di 6 sommelier selezionatori vengono condotti oltre 50 diversi test per arrivare cosi a una short list di 3 diverse miscele che l’azienda invia a un campione rappresentativo di 150 tra i migliori clienti dell’azienda. Questi lo assaggiano, lo valutano e votano il loro preferito. Chi meglio di loro poteva scegliere l’amaro perfetto? E così nasce l’Amaro Famigerato.
Fine pasto, long drink e cucina
Prodotto in filiera artigianale per infusione di 22 diverse botaniche, tra cui bucce d’arancia, cannella di Ceylon, china calissaia, rabarbaro rosso, angelica, assenzio romano, chiodi di garofano, ginepro e genziana, Famigerato si caratterizza per un perfetto equilibrio tra dolcezza e amaro, una sensualità avvolgente di aromi agrumati, erbe, radici e bacche e una straordinaria versatilità. L’insieme regala infatti mix di sensazioni uniche ideali per concludere il pasto, ma anche per prolungare la serata, sperimentare nuovi accostamenti in casa per una mixology home made o cimentarsi in cucina, dove si sposa a meraviglia a creme e dolci al cucchiaio.
Ma la collocazione ideale di Amaro Famigerato è all’interno della Carta dei distillati, evoluzione e complemento della wine&drink list dei ristoranti più ricercati e alla moda per un tocco di contemporaneità in più, soprattutto verso le nuove generazioni, più inclini ad essere protagonisti nel dialogo con il mondo delle aziende e a far ascoltare la propria voce.
La riscossa dell’amaro
“Una delle ragioni del successo di Etilika è aver dato massima centralità al cliente, che ci sforziamo ogni giorno di curare e stupire con un servizio eccellente e iper personalizzato e un’offerta di massima qualità ed è infatti da queste premesse che è nata l’idea di rendere i nostri consumatori protagonisti nella creazione di un prodotto pensato per loro e con loro”, commenta Michele Trotta, CEO e co-fondatore di Etilka. “Lo abbiamo fatto scegliendo un liquore carico di storia, sapienza e artigianalità ma capace di guardare al futuro perché rispecchia molti dei nostri valori. Per le sue caratteristiche di qualità, equilibrio, versatilità e gradevolezza Famigerato è la proposta che mancava in grado di soddisfare tutti i palati. Siamo peraltro anche molto soddisfatti del gradimento che sta riscuotendo nella ristorazione di un certo profilo, segno che Famigerato potrà presto affermarsi molto bene anche in quel mondo”.
Sullo sfondo, la grande riscoperta dell’amaro da parte degli italiani: secondo Federvini, circa il 44% degli italiani beve un amaro almeno una volta a settimana, mentre il 29% ne fa uso quotidianamente. Piacciono infatti sempre più non solo a un pubblico maturo, tradizionalmente il maggior estimatore del genere, ma anche ai più giovani. Il consumo degli amari avviene, nella maggiore parte dei casi, dopo i pasti come digestivo, ma ormai si affermano anche come elementi della mixology più innovativa o in cucina.