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Navedano1 Esperienza che appaga i sensi, quellacoronacervello fatta al Navedano. Vero e proprio format di successo, il ristorante Navedano, alle porte di Como, si fa notare grazie a un eccellente mix di fattori che, come si suol dire, vanno a fondersi in un unicum, impossibile da replicarsi altrove. Definito da alcuni “ristorante-serra”, il Navedano si caratterizza per la particolarità dell’ambientazione e delle atmosfere che vi si respirano, in cui fiori freschi e piante lussureggianti sono protagonisti, oltre che per la qualità dell’esperienza gastronomica, affidata a una squadra di giovani cuochi, privi di nomi altisonanti ma fortemente appassionati e rigorosi nella loro attività culinaria. La linea di cucina privilegia la stagionalità degli ingredienti, insieme a un intelligente recupero di piatti della tradizione italiana, in cui la freschezza – accompagnata da estetica e cromatismi – è la nota distintiva: l’orto di812_navedano_1198410282etro alle cucine rappresenta, poi, un bacino naturale di erbe aromatiche che danno lo spunto per piatti eleganti ma succulenti, frutto di impronta creativa e di solide basi, ben radicate fra gli chef della brigata. Il ristorante è condotto da una famiglia che si fa subito notare per stile, cortesia e rispetto degli ospiti: l’accueil della famiglia Casartelli (che si tramanda da generazioni la guida del ristorante) è sincero e non “affettato”. Lella e Giuliano, con la figlia che sovrintende il servizio da sala, garantito da una brava e collaudata sommelier e da alcuni giovani camerieri, ti accolgono con classe e professionalità, ti portano al tavolo con eleganza, ti fanno scegliere il tavolo preferito, ti chiedono con discrezione se tutto va bene, si rendono disponibili ad ogni esigenza. Apoteosi della customer satisfaction! Un valore che qui regna sovrano e che, altrove, è spesso dimenticato, in nome di uno pseudo gradimento ormai massificato, omologato a comportamenti collettivi, che danno all’elemento prezzo un valore assoluto, riducendo la “qualità” a un orpello inutile. D’altronde, il valore economico della qualità in Italia viene scarsamente riconosciuto: e ben lo dimostra il successo di locali anonimiNavedano-3 e chiassosi, connotati da un’offerta di materia prima spesso inadeguata ma che sanno imporsi come locali “trendy”. Il Navedano appartiene a un altro pianeta. L’offerta del ristorante è connotata da un mood di gentilezza naturale che non è figlia di calcoli né di strategie né di banali opportunismi: semplicemente cortesia pura, un fatto di classe, presente senza ridondanze nel dna di famiglia. Certamente, il locale non è da consigliare a quanti hanno troppa fretta, o amano i luoghi conviviali in cui liberare i propri istinti repressi, modello “taverna”: e neppure agli incalliti “cellular-dipendenti”, che si fanno prendere dal panico in mancanza di connessione. E neppure a quelli che, quando telefonano per riservare un tavolo, chiedono: “ma quanto si spende da voi?”. Ovviamente, il “messaggio” del Navedano vuole essere trasversale e non rigidamente esclusivo: il fatto che George Clooney sia cliente abituale (predilige la Sala del Caminetto, ma non disdegna la Sala dell’Arazzo) no1343772403_1_Navedanon deve intimorire né mettere soggezione. In fondo, i Casartelli hanno a cuore che i clienti, nessuno escluso, si godano a 360° un’esperienza speciale, logandosi a una “connessione superiore” con la bellezza dell’ambiente, con lo splendore del giardino, con le fascinose sale di questa villa dell’Ottocento, ubicata in collina, a cinque minuti dal lungolago, sulla strada che porta nel parco dell’oasi verde del torrente Cosia (16 km, uno dei più corti d’Italia!). L’avvertimento dev’essere chiaro: chi prenota un tavolo al Navedano sappia che sta per intraprendere un viaggio dentro un universo fatto di valori dimenticati, o comunque non in linea con i più devastanti trend modaioli. In poche parole: al Navedano si cerchi un’esperienza dell’anima, sorretta da una ben caratterizzata linea di cucina, che vede protagoniste materie prime di alta qualità, aliene dalla soggezione verso il “territorio”, ma il più possibile legate a origini certe ed eccellenti. I vini, oltre 600 etichette, rispecchiano la classicità della conduzione: e rappresentano cantine paludate e ben impresse nel nostro immaginario collettivo (un nome per tutti: Gavi di Gavi de La Scolca). A.P.S.

Navedano – Via Velzi 4, Tel 031 308080, 22100 Como

www.ristorantenavedano.it

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