Alain Seidda, chef di lungo corso, dopo esperienze in giro per l’Italia e il mondo, ha trovato da qualche anno un nuovo approdo in questo superattrezzato albergo termale a quattro stelle, in provincia di Oristano. La sua cucina sa essere creativa e di impronta gourmet ma anche, all’occorrenza, tenere conto delle esigenze nutrizionistiche di chi frequenta l’albergo per le cure termali, potendo contare su dotazioni di prim’ordine che ne fanno un riferimento per tutta l’isola. Così, accanto ad un intelligente menù vegano, in cui primeggiano Ravioli al seitan e zucchine in salsa ortolana, Spaghetti di kamut con broccoli e pinoli, Hamburger di quinoa e zucchine con verdure al curry, Bocconcini di porro e miglio su crema di pomodoro e basilico, lo chef Alain (lontane origini corse ma solida adesione e appartenenza sarda) propone anche menù di impronta regionale, “contaminato” dalla sua genialità creativa. Da provare, con soddisfazione: l’Insalatina di astice tiepida su punte di asparagi freschi, il Soufflé di carote e parmigiano con crema di piselli ed emmenthal, gli Gnocchi di patate con crema di pecorino e noci, “Un piatto – spiega il maitre Paolo, competente e preciso – intrigante e saporito nella sua essenziale semplicità. Le noci rendono il piatto vivace e delizioso, aiutando il buon funzionamento del sistema cardiocircolatorio”. Ne prendiamo atto, ma qui a Fordongianus ritorneremmo – oltre che per la bellezza del luogo – per la fregola, il pane guttiau appena uscito dal forno, il mitico porcellino con patate, oltre che per l’eccellente aragosta alla sarda, eseguita alla perfezione.
Il borgo dei Corbezzoli
GH Terme Fordongianus
© Artù