Milano, Casa degli Atellani, febbraio 2016. Olivier Krug presenta alla migliore stampa specializzata le recenti scelte della Maison di Reims. Non a caso l’evento si svolge presso la Vigna di Leonardo, a sottolineare il legame fra storia e innovazione: accolti da un magico buffet firmato Antonino Cannavacciuolo, che ha confermato con le sue preparazioni di essere il vero motore di quella avanguardia culinaria tanto auspicata in Italia, si è poi proceduto alla degustazione. Dopo l’apertura, con Krug Grande Cuvée e Krug 2003, si è passati a due vere “perle” dell’enologia, che hanno strappato ai pur rigidi degustatori esclamazioni appassionate di consenso totale. Krug 2002, il primo millesimato del millennio (Pinot Noir 40%, Chardonnay 39%, Pinot Meunier 21%) è una vera “Ode alla natura”, come è stato definito da Olivier Krug che ha magistralmente condotto la degustazione. La grande attenzione al carattere di ogni vigneto, il rispetto dell’individualità di ciascun appezzamento e del suo vino, hanno permesso allo Chef de Cave Eric Lebel di individuare la “musica” dell’annata, creando uno Champagne straordinario per equilibrio, vigore, stoffa. E, nella stessa vendemmia 2002, nasce anche Krug Grande Cuvée 158ma edizione: ovvero, una miscela di 76 vini di 10 annate diverse, di cui la più vecchia risale al 1988 e la più giovane al 2002, un’annata eccezionalmente ricca e generosa, che comunica una pienezza di sapori e aromi che “sarebbe impossibile esprimere con vini di un’unica annata”. Due prodotti che esprimono appieno lo spirito della Maison, assecondando il sogno del fondatore Joseph Krug. Le due etichette, 2002 e 158ma edizione, sono disponibili in una “tiratura” limitata di bottiglie.
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