Si chiama InGalera il nuovissimo ristorante aperto al pubblico all’interno della Casa di reclusione di Bollate, Milano. Tutti i giorni, mezzogiorno e sera, tranne la domenica, il locale – molto accogliente e curato nei dettagli – mette a disposizione 50 posti a sedere per pranzi di lavoro, cene a due o con amici, eventi ecc. Si tratta del primo ristorante in Italia all’interno di un carcere, un progetto coltivato da anni dalla cooperativa sociale “ABC La sapienza in tavola”, nata dieci anni fa nel carcere stesso per offrire professionalità e lavoro ai detenuti. E infatti, a eccezione dello chef e del maître, gli altri componenti dello staff – cinque in cucina e quattro in sala – sono residenti della Casa di reclusione che hanno imparato a cucinare e servire in tavola all’Istituto Alberghiero Paolo Frisi, attivo dal 2012 all’interno della struttura carceraria. A pranzo, la formula proposta è il “quick lunch” (da 9 a 14 euro), mentre tutte le sere (il sabato anche a pranzo) si mangia alla carta. Ecco qualche proposta: petali di culatello con insalatina di puntarelle e arancio candito; tortino di riso giallo con bocconcini di ossobuco, gnocchetti di zucca con calamaretti, gamberi, piselli e pomodorini confit; stinco di maiale profumato alla menta e limone; scaloppa di branzino in crosta verde con crema di melanzana e maggiorana; tiramisù con crema di nocciole. I prezzi: da 9 a 13 euro gli antipasti e i primi, dai 12 ai 18 euro i secondi, 7 euro i dolci. È necessario prenotare sul sito www.ingalera.it F.A.
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