I torinesi l’hanno visto per diversi anni con le imposte serrate, ma il Turin Palace risplende ora di nuova luce, trasformato in un rinnovato luogo di charme e relax. Se la sostanza storica dell’immobile, ubicato in zona centralissima davanti alla stazione di Porta Nuova, non è stata contaminata dalla ristrutturazione, l’opera di rinnovamento è invece ben visibile all’interno del palazzo. La gestione è stata affidata alla Marzot, già titolare dell’Hotel Spadari al Duomo e dell’Hotel Gran Duca di York a Milano, affiliati a Space Hotels: gli interni sono stati curati dall’architetto Patrizia Poli, hospitality, designer dell’imprenditoria alberghiera, affiancata per l’occasione da Margherita Marzot, architetto responsabile dell’immagine degli alberghi di famiglia. Insieme hanno lavorato al progetto e realizzato atmosfere uniche, in linea con l’eleganza e la sobrietà della struttura. Le 127 camere rispettano la lunga storia di ospitalità dell’hotel, decorate nei toni pastello dell’azzurro e del rosa e arredate con pezzi di ispirazione anni ’20 e ’30. La Sala Mollino, il salone delle feste e degli incontri, ha invece mantenuto la storica volta a cupola ellittica, sottolineata da una moderna illuminazione sospesa, mentre il Bistrot “Le petites Madeleines” accoglie oggi gli ospiti in un’atmosfera in stile francese fra carte da parati, boiseries e divanetti imbottiti. La Spa conclude l’offerta del Turin Palace: piscina con cascata ed idromassaggi, camminamento per la riflessologia plantare su ciottoli, sauna, bagno turco, docce aromatiche e diversi trattamenti.
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