#ragionevolezzacontroilvirus
Annalisa Zorzettig della cantina di Zorzettig.
“Il lavoro nelle vigne continua”
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
Momenti particolari e incerti come questi possono, sempre e comunque, essere ricchi di spunti interessanti. Come progetto iniziale, abbiamo colto l’occasione per fare un approfondimento con il nostro responsabile di sicurezza sul lavoro, focus sui dispositivi di sicurezza personale e nuove direttive
generali per il 2020. Sicuramente, nel prossimo periodo approfitteremo per fare attività di formazione dedicata alle soft- skills, che in periodi particolari come questo, diventeranno delle abilità invisibili da sfruttare e applicare in maniera costruttiva.
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
Tecnicamente, potrebbe esserci maggiore tempo, ma come sempre, incredibilmente riesco a trovare sempre del lavoro, inteso come nuovi progetti da ideare per il prossimo futuro, realizzare nuovi scenari attraverso i feedback dei nostri amici ristoratori, e tanto altro. Ad ogni modo, essendo azzerata l’importante parte di PR, branding e presenza ad eventi e tastings serali, ho imparato a riscoprire, con semplicità, il valore alla famiglia e qualche “coccola” per me stessa.
Approfitto per limitare le classiche sessioni di lavoro extra, e passare più tempo con la mia nipotina. Mi sento felice e realizzata, perché sto approfittando di questo tempo per godermi degli istanti che solitamente non riesco ad assaporare a fondo, e che mi stanno dando grande carica per
nuovi entusiasmanti progetti da creare. Ad esempio, la scorsa settimana, assieme a Leonie, siamo andate 2 volte a fare il pic-nic tra i filari
delle vigne, esperienza davvero fantastica! Pane, salame, formaggio, acqua, arance e torta. Un menu semplice, divertente e conviviale, ma dall’atmosfera piena di emozione. Suggerisco, a chi ne ha la possibilità, di fare queste piccole esperienze con i propri figli e nipotini. I
bimbi, con la loro genuinità e vivacità, ci possono insegnare grandi cose, e farci capire come spesso semplici sensazioni siano l’essenza della nostra vita. La sorpresa di ascoltare lo scorrere dell’acqua nel ruscello, l’entusiasmo per il canto degli uccelli, un attimo di tristezza per un ramo dell’albero spezzato, il brio per il profumo dell’aria… Leonie non voleva tornare a casa!
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
a risposta è nella domanda, potrei dire. L’ospitalità è una dote innata tutta “italiana”, un vero e proprio mood costante nel nostro modo di
essere, che combina empatia, curiosità, conoscenza e grande cuore per la propria identità, se pur così magnificamente diversa tra le nostre diverse fantastiche Regioni, da Nord a Sud, legate tra loro da variegate eccellenze enogastronomiche. Dovremmo ricordarci più spesso di questa forza,
inimitabile nel mondo.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per voi?
L’Italia, e soprattutto il Friuli hanno dei grandissimi tesori culturali ed enogastronomici, questo è risaputo, ma in un momento come questo, che si protrarrà anche nei prossimi mesi, sapremo condividere il nostro migliore e rinnovato entusiasmo, forti di uno spirito rinvigorito e ambasciatore
di tutte le nostre eccellenze.
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Lo scenario è assolutamente e necessariamente in fase di evoluzione, pertanto delle proiezioni esatte non sono possibili da stimare, e non avrebbe neanche senso, per evitare di focalizzarsi su delle strategie precise, che potrebbero rivelarsi poco performanti nel momento di applicazione.
Il turismo, rilevando uno “zero” nel trend di questi mesi, attraversa una fase molto delicata. In funzione della possibile ripartenza, può trarre vantaggio creando offerte dedicate per il periodo autunnale, in formule doverosamente molto flessibili, ma che possano tenere alto l’interesse. In uno Stato con un debito pubblico molto alto come l’Italia, oppresso ulteriormente da una burocrazia goffa, lenta e farraginosa, è molto difficile riuscire a gestire un programma di supporto dedicato a tutte le categorie.