Con Olivier Krug e Julie Cavil, un evento digitale mette in luce i pregi della 168ème Edition, presentata alla stampa nella Zoom Krug Room
Questa volta non abbiamo degustato Krug nelle sale suggestive della Maison di Reims, e neppure nel corso di un evento cittadino, a Milano, Roma o Parigi, organizzato con i sacri crismi e magari accompagnando le preziose bollicine ai grandi piatti di uno chef stellato. Nulla di tutto questo: la 168ème Édition di KRUG Grande Cuvée è stata presentata a un gruppo di giornalisti e wine writer attraverso una videochat, in cui lo champagne è stato degustato in tempi di quarantena Covid-19. Inutile dire che l’evento rimarrà impresso nella memoria di ognuno.
“Questa ancora ci mancava” ha simpaticamente detto, tra l’altro, Francesca Terragni, direttore marketing e comunicazione di Moët Hennessy Italia, in apertura di incontro…
Un web tasting che ha reso onore a un prodotto che è parso eccezionale già al primo sguardo e al primo sorso. Alla presenza carismatica di Olivier Krug, questa 168ème Ėdition si è svelata in tutta la sua energia e, diciamolo, gradevolezza. Una gradevolezza che, come emerso da alcuni commenti durante il tasting, ha spostato più avanti nel tempo la percezione di complessità alla quale precedenti “edizioni” ci hanno abituato. Nel caso di questa 168ème Èdition, la Grande Cuvée Krug è il risultato di un assemblaggio di 198 vini, selezionati da 11 annate diverse. Il più giovane risale al 2012, un anno splendido ma con un raccolto limitato, mentre il più vecchio è del 1996. La composizione finale, in percentuali, è la seguente: 52% Pinot Noir, 35% Chardonnay, 13% Meunier.
Aggiungiamo che il riposo di oltre sette anni nelle cantine Krug conferisce a questa 168ème Èdition di Grande Cuvée una caratterizzazione e un’eleganza notevoli; i vini di riserva dell’ampia collezione della Maison, costituiscono il 42% dell’assemblaggio definitivo, un contributo che apporta la ampiezza e la rotondità irrinunciabili per ogni Edizione di Grande Cuvée.
In degustazione, ha rivelato da subito, alla vista, un perlage vivo e scoppiettante, garanzia e promessa di piacere. Al naso, sentori agrumati e di fiori appena sbocciati, frutta matura e secca, aromi di mela e marzapane. In bocca, sentori di nocciola, noce, zucchero di canna, miele, mandorle. Un prodotto che si presta a una grande varietà di abbinamenti gastronomici, dai più semplici ai più sofisticati, dai piatti della tradizione fino a elaborazioni più complesse. Versatilità, elasticità,gradevolezza: elementi che accrescono e perfezionano l’eleganza del prodotto, destinato ad ulteriore complessità nel tempo. Hanno preso parte all’incontro, oltre ad Olivier Krug, Julie Cavil, da ben tredici anni in Maison, che ora ha il ruolo di Chef de Caves, il cuore della produzione e della creazione di prodotti straordinari. Nella nuova organizzazione della Maison, il carismatico Éric Lebel, dopo una lunga e intensa carriera, mette la sua ineguagliabile, unica esperienza al servizio di un prestigioso ruolo aziendale che, al fianco della presidenza di Krug, sosterrà nuovi progetti strategici.