#ragionevolezzacontroilvirus
Fratelli Spigaroli
Fra appelli alla calma e inviti a starsene chiusi in casa, fra economia al collasso e diffusione progressiva del virus, BARtù ritiene corretto dare la voce ai propri lettori, nel nome della ragionevolezza: professionisti che si sono ritrovati all’improvviso nella condizione di dover cessare temporaneamente la propria attività, anche in virtù dei decreti governativi che puntano a ridurre i contagi nell’arco delle prossime settimane. La nostra speranza è che questo obiettivo possa essere raggiunto in un tempo ragionevole e breve, che consenta la riapertura delle attività e la ripresa dell’economia.
Giorno dopo giorno intervistiamo i grandi operatori della ristorazione italiana, tra chef, sommelier, bartender, operatori dell’hotellerie, per intervistarli su cosa pensano del decreto che ha chiuso i loro ristoranti per il contenimento del Coronavirus e quale possa essere il futuro della ristorazione italiana: la parola ai fratelli Spigaroli.
E se volete leggere le altre interviste clicca qui.
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
In questo momento pensiamo che la priorità assoluta sia la salute quindi evitiamo il più possibile i contatti.
Hai pensato di istituire un servizio di delivery?
Ci abbiamo provato fin da quando eravamo ancora aperti per il pranzo ma nella nostra zona non ha molto senso, siamo troppo lontani dalle grandi città. Abbiamo poi abbandonato l’idea per salvaguardare alla salute dei nostri collaboratori.
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
Cerchiamo di riorganizzare il più possibile il secondo semestre ed essere positive, cercare nuove idee. Dobbiamo dare un esempio positivo ai nostri collaboratori, il nostro esercito, che aspetta solo un nostro segnale per tornare in campo. Tra i due Massimo è quello più impegnato in questo momento, ricoprendo anche la carica di sindaco di Polesine Zibello.
Cosa vorresti dire all’estero sulla cucina italiana?
Nulla. Tutto il mondo sa di cosa siamo capaci noi italiani e tanti sono innamorati del Bel Paese per questo. Quando sarà tutto finito noi italiani tireremo fuori la pare migliore di noi, non ce ne sarà per nessuno.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per il vostro business?
La bellezza dei nostri piatti, il profumo dei nostri prodotti, il sorriso di tutti noi saranno il nostro biglietto da visita. Il mondo ha bisogno di quella convivialità che solo noi italiani sappiamo regalare.
Di Camilla Rocca