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In via Ampola 18, a Milano, nello spazio Marì&co Foodplace, si è recentemente svolta una degustazione di diversi Ruinart, abbinati alle creazioni del talentuoso chef Luigi Taglienti. Cuore pulsante di questo fascinoso spazio e vera anima della serata è stato il grande tavolo ovale, collocato in un’ampia sala vicino alla cucina a vista, dove vengono organizzati eventi gourmet di livello. L’occasione ha visto protagonista una cena dedicata allo champagne Ruinart, alla presenza dello Chef de Cave della storica Maison, Frederic Panaiotis (nella foto), che ha presentato in questo spazio l’evento “Viaggio nella luce dello Chardonnay”, proponendo in abbinamento a ogni portata tre degustazioni di vino: un Ruinart e due Chardonnay “misteriosi”, ai quali i convitati avrebbero dovuto dare un’indicazione di provenienza, se non di annata. Esercizio reso ancor più complesso dal fatto che gli abbinamenti Ruinart avevano sempre la meglio sugli altri, pur paludati, grandissimi bianchi.  A deliziare i pochi, selezionati ospiti, i grandi piatti di Lugi Taglienti. IMG_6532Il Chaud-froid di fegato d’oca, sedano e mela verde si accompagnava a Ruinart Balac de Blancs, insieme allo Chardonnay Jermann Were dreams e al Ridge Vineyards Monte Bello. Dom Ruinart 2004 completava la degustazione di Velouté parmentier con capasanta arrosto e Champagne, abbinata anche a Olivier Bernstein Corton-Charlemagne Grand Cru e Craggy Range Gimblett Gravels Vineyards Les Beaux Cailloux, gli stessi vini selezionati per accompagnare il fantastico Brodo di pane tostato con raviolo di cipolla. Il Pollo di Bresse alle alghe marine, lattuga e spugnole sposava lo champagne Dom Ruinart 1998, seguito da Kongsgaard Wine e Marc Morey 1er Cru Les Referts. A conclusione della cena, Fragola, invidia e meringa al pepe nero: un dessert di grande armonia.

© Artù

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