Al Teatro Nuovo di Milano, chiuso dalla pandemia, andrà presto di scena Salt Bae con la sua steak house Nusr-Et. Pseudonimo di Nusret Gökçe, l’ex macellaio ora influencer di origini turche Salt Bae (nome che deriva da “Sale” e “Before Anyone Else”, prima di chiunque altro), è diventato famoso (e decisamente ricco) con un semplice meme, la “mossa” con cui fa scivolare il sale dalla punta delle dita sull’avambraccio e poi nel piatto per condire le sue bistecche.
Con 10 milioni di like in pochi giorni anche per il suo ultimo locale inaugurato nel 2021 a Londra (tra i clienti si segnalano David Beckham e Naomi Campbell), che ha totalizzato 7 milioni di sterline di ricavi nel primo trimestre dell’apertura, quello dell’influencer turco è un fenomeno social più forte dei… social stessi, visto che, mentre lievitavano i coperti e gli introiti, il locale londinese sprofondava nel giudizio degli utilizzatori di Tripadvisor, colpiti forse, più che dalla famosa mossa, dal conto, con costi – fino – a due zeri. Non difficili da totalizzare se per esempio si ordina la ormai leggendaria Golden giant tomahawk ricoperta d’oro, servita al “modico” prezzo di 1.600 euro.
Un successo, peraltro, figlio della gavetta (non social): Salt Bae ha iniziato a lavorare a 16 anni come macellaio in Turchia e a 27 ha aperto il suo primo ristorante. Da lì, sfruttando al meglio il personaggio creato ad uso e consumo del web, l’apertura in pochi anni di locali ad Abu Dhabi, Dallas, Mykonos e New York. Mancava Milano. Ora c’è (ci sarà), approdando in quel Palazzo del Toro di piazza San Babila che nella primavera prossima, aperta la fermata della Metro 4, tornerà nel suo massimo splendore, liberta dai cantieri.