Dopo Roma e Napoli è arrivata l’ora di Perugia: negli storici spazi di via Mazzini che hanno ospitato per decenni il Caffè di Perugia, ha fatto il suo esordio Shinto, fusion restaurant che mixa la cucina giapponese con le eccellenze del territorio. È qui che il team guidato dall’executive chef Alfredo Versetto e formato dagli chef de cuisine Orlando Rasamel Araya Saez, Fabiola Cordoval e Matteo Loiacono, fa incontrare alcuni dei must della tradizione nipponica, come il Kobe e il Black Code, con prodotti umbri famosi in tutto il mondo, come l’olio EVO e il tartufo.
Dulcis in fundo, dopo sushi gourmet e noodles al tartufo, nel locale è possibile assaggiare le creazioni di Giovanni Scaturchio, marchio partenopeo che, patendo dal primigenio negozio di piazza San Domenico Maggiore a Napoli, è arrivato fino alla Casa Bianca.
Offerta a 360 gradi
Accanto all’area ristorante e alla caffetteria della location, Shinto, che impiega 20 persone, è aperto dalla colazione al dopocena: prevede infatti anche sale private e un piccolo club underground, pronto a ospitare serate musicali quando le condizioni lo permetteranno.
“Non abbiamo perso la nostra spinta a investire sul territorio anche in quest’anno particolare”, ha dichiarato Miriam Castaldo, tra i proprietari del locale. “Per Shinto Perugia abbiamo rispettato vincoli e storicità del posto, ricorrendo all’abilità di artigiani sia umbri che napoletani, con la direzione della mano inconfondibile di un architetto di primo piano come Francesca Faraone. Shinto coprirà l’offerta ristorativa a 360 gradi, con un’eccellenza di fama internazionale come Scaturchio. In particolare, per la sede di Perugia, spossiamo contare su una partnership strategica con Urbani Tartufi, imprenditore locale che sarà cruciale per esaltare i prodotti del territorio”.
MLA