#ragionevolezzacontroilvirus
l’intervista a Sonya Zanolla, responsabile commerciale di Merotto
di Camilla Rocca
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
In azienda abbiamo seguito tutti corsi di aggiornamento per adeguarci alle nuove direttive post Covid 19 e relative all’accoglienza in cantina. Inoltre abbiamo partecipato a webinar e incontri virtuali sui temi dell’export, dell’enoturismo e del marketing.
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo per l’azienda vinicola?
Sicuramente l’e-commerce si è rivelato uno strumento molto interessante ed è nostra intenzione potenziarlo. Per ora abbiamo aderito all’iniziativa promossa da Cantina Social, che ha permesso di unire la vendita on line alla beneficenza a favore dell’Ospedale di Treviso. Per il futuro imminente stiamo ragionando su un progetto innovativo che unisca l’e-commerce alla fornitura di servizi e contenuti esclusivi.
La cantina è rimasta aperta ? Come vi siete organizzati per dare continuità all’attività?
Siamo rimasti sempre aperti alternandoci in azienda, con orari più ridotti ma continuativamente.
Cosa hai fatto in questo periodo a casa?
Mi sono dedicata alla lettura, allo sport, alla casa e ad un sano e benefico ozio, che ha permesso di sviluppare nuove idee.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
L’ospitalità italiana è sempre tra le migliori al mondo. Unisce calore, professionalità, personalità, bontà delle produzioni e bellezza delle destinazioni. In particolare, noi ci troviamo nel cuore dell’area di Conegliano Valdobbiadene, dove viene prodotto il Prosecco Superiore e dove possiamo godere di paesaggi mozzafiato, ampi spazi e aria pulita. Il nostro territorio è molto dinamico tanto che, appena uscite dalla quarantena, anche le amministrazioni locali si sono mosse per organizzare eventi.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per voi?
Quel che dispiace maggiormente è sapere che uno dei freni maggiori per il turista è la paura di venire in Italia. Il nostro paese però ha dimostrato di avere un sistema sanitario efficiente e di poter garantire al mercato un prodotto sicuro e certificato.
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto? Quale pensi dei tre sia quello che supererà con maggiore facilità la crisi e quale meno?
Credo che per nessuno dei tre comparti sarà facile risollevarsi ma certamente il turismo è al momento il più colpito perché risente delle limitazioni negli spostamenti che ancora abbiamo e della stagionalità, che porterà ad esempio le località balneari a recuperare solo parzialmente le perdite. Penso però che non si sia persa la voglia di venire in Italia da parte dei visitatori di tutto il mondo.
Per quanto riguarda la ristorazione, anche nel nostro territorio ci sono diverse realtà che non hanno riaperto ma chi lavora bene supererà anche questa prova. Nel mondo del vino temiamo che si crei molta confusione a causa di promozioni e svendite che alcuni produttori stanno già facendo. Noi abbiamo sempre seguito un percorso coerente preferendo la qualità e il mantenimento del valore e siamo certi che, anche se in tempi più lunghi, ne usciremo. Quanto al Governo, credo che dovrebbe essere più presente, con aiuti reali e un sostegno concreto ai diversi settori.