Approvata dal Consorzio Tutela del Gavi l’etichetta della bottiglia istituzionale 2020 – Vendemmia 2019 – della Denominazione.
Come ogni anno, dal 2013, con una degustazione alla cieca i produttori del Gavi e una commissione di sommelier seleziona il vino che meglio che rappresenta la personalità del Gavi nella vendemmia appena trascorsa.
L’etichetta di quest’anno – affidata all’artista Riccardo Guasco – è di grande attualità in concomitanza con il progetto ‘Valore Gavi’ con il quale nel 2020 il Consorzio si è dato l’obiettivo di sostenere e valorizzare l’intero territorio di cui è espressione. Nei lavori l’artista miscela sempre poesia e ironia, creando illustrazioni che fanno sorridere allo sguardo, come in questo caso.
E’ un abbraccio al territorio quello della Principessa Gavia, la nobildonna che la leggenda dice abbia dato nome al borgo di Gavi: le sue braccia cingono le colline della denominazione del Gavi Docg, lembo a sud del Piemonte; i vigneti di Cortese dalla storia millenaria; il Forte, antico avamposto dell’entroterra genovese; i suoi capelli sono il Mar Ligure da cui è partito il Gavi, il Grande Bianco Piemontese, sulle prime navi che solcavano l’Oceano dirette nel Nuovo mondo.
Il paesaggio con la sua marcata biodiversità, il vino e le cantine, le fortezze e i castelli, la posizione strategica tra il Mar Ligure e le direttrici verso Torino e Milano sono i punti di forza anche della Destinazione Gavi, il nuovo progetto di Enoturismo lanciato dal Consorzio per valorizzare un angolo di Piemonte ancora poco frequentato dal turismo ‘delle esperienze’ ma di grande potenziale.
Vino, cultura, natura: ma in questa figura femminile, si esprime anche il significato più profondo di protezione, difesa e salvaguardia del territorio.