#ragionevolezzacontroilvirus
L’intervista a Roberto Paladin di Casa Paladin
“La passione non si ferma”
Hai pensato a fare qualche attività di formazione in questo periodo con i tuoi dipendenti? Hai dovuto prendere delle misure in tal senso?
Abbiamo approfittato del tempo disponibile per fare formazione in tutti i collaboratori che si occupano di commerciale, con l’apertura avremmo dei venditori più performanti, in grado di trasferire più informazioni alla clientela, altrettanto abbiamo fatto con i collaboratori interni. Inoltre stiamo lavorando ad una certificazione aziendale per migliorare i processi interni in tutte le fasi di produzione e organizzative.
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo per l’azienda vinicola?
Abbiamo fatto diverse attività in più rispetto a prima, migliorato il sito, investito in promozione, fatto attività promozionale e anche con della beneficenza a favore del sostegno alla sanità.
Come siete organizzati per dare continuità all’attività?
Lavorando prevalentemente con l’Horeca Purtroppo stiamo lavorando nella misura del 5%, avendo inserito tutte le normative di sicurezza, invece in campagna il lavoro continua regolarmente, sempre nel rispetto della sicurezza. Continuiamo a tenere i rapporti con le clientela mediante tutti i social con scambio di degustazioni e ricette di piatti, aperitivi e dessert. Ne condividiamo la diffusione.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
Speriamo che appena le attività avranno la possibilità di partire in sicurezza, tutto il mondo ci aiuti a sostenere il settore turistico Italiano, uno di quelli più gravemente colpiti da questa situazione. Invitiamo tutti a cercare di sostenere il settore con prenotazioni future, e laddove ce ne sia la possibilità, sostenendo attraverso il crowdfunding le diverse attività. Il turismo e le città d’arte in Italia non sono solo una risorsa per il nostro paese ma costituiscono un patrimonio mondiale, di bellezza, arte e storia dell’umanità.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per voi?
Noi non ci fermiamo, la natura non si ferma, e siamo pronti a ripartire. Abbiamo bisogno di aiuto da tutti per rilanciare il Made in Italy e far ripartire tutto il settore food. Ora più che mai bere un bicchiere di vino italiano farà la differenza per tutte le piccole e grandi realtà che in questo momento stanno soffrendo.
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto? Quale pensi dei tre sia quello che supererà con maggiore facilità la crisi e quale meno?
Il governo deve stare a fianco delle imprese e cercare di dare grande sostegno in questo periodo. Sarà una ripresa molto lunga e difficile per tutti e tre i settori. E’ difficile fare previsioni al momento su chi si riprenderà prima e come succederà, la crisi è globale e l’instabilità non consente delle proiezioni certe. Ci affidiamo al governo perché possa, in sicurezza, far ripartire tutto il prima possibile. Su questo la Cina può fare da esempio, hanno vissuto il virus prima di noi e in questo momento l’economia sta riprendendo, confidiamo di poterlo fare anche tutti noi.