Otto milioni di euro per una nuova sede: progetta già il futuro Santa Sofia in Valpolicella, che aprirà tra qualche anno una nuova cantina non distante dall’attuale sede storica. I risultati di questo investimento si vedranno col tempo, per un passo giudicato fondamentale nello sviluppo dell’azienda vinicola, nata due secoli fa in una delle zone più suggestive della Valpolicella classica, a Pedemonte. Oggi è presente oggi in 65 paesi dove esporta oltre l’80% di oltre 600mila bottiglie prodotte ogni anno – su un territorio di 69 ettari – principalmente in tre aree: paesi Scandinavi, Usa e Canada. Senza tralasciare la Francia, un mercato in crescita costante.
“È stata una lunga ricerca, con anni di sopralluoghi, ma quando trovai finalmente lo spazio che cercavo, mi applicai con tutte le mie energie per ottenerlo. Il nuovo progetto dovrà rispecchiare l’identità storica dell’azienda ma sarà per noi anche assolutamente importante che il nuovo edificio sia coerente con i principi della sostenibilità ambientale. Si tratta di una vecchia costruzione da ripensare e ristrutturare, che non deve avere alcun impatto negativo sull’ambiente” ha dichiarato Luciano Begnoni, a guida dell’azienda veneta, in occasione della recente Anteprima Amarone 2016, che si è svolta a Verona pochi giorni fa.
Un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della produzione del Grande Rosso: la crescita dei volumi è stata intorno al 6%, quella a valore vicina al 4% a 345 milioni, ha sottolineato il presidente del Consorzio della Valpolicella Andrea Sartori. L’export ha ripreso a tirare, ma anche il mercato italiano ha fatto un balzo in avanti del 6%, a riprova di come non vada e non possa essere trascurato dopo anni di “sbornia”… esterofila. Risultato: nel 2020 sul mercato dovrebbero entrare circa 15 milioni di bottiglie di Amarone, best seller di un territorio che vanta nel complesso un giro d’affari da circa 600 milioni di euro, la metà dei quali riferibili proprio alle vendite del Nostro. Non per nulla l’economia dell’Amarone nei 19 comuni della Valpolicella vede attivi 2.273 produttori di uve e 272 aziende imbottigliatrici, con 373 fruttai destinati all’appassimento.
Di Massimo Andreis