#ragionevolezzacontroilvirus
l’intervista a Piera Martellozzo della cantina Piera 1899
Hai pensato di istituire un servizio di e-commerce aggiuntivo o di potenziarlo per l’azienda vinicola?
Purtroppo questo ciclone “Corona Virus” ci ha investito in modo improvviso. Istituire un e-commerce su due piedi e soprattutto in questo periodo di limitazioni non è facile, quindi abbiamo optato su una più semplice campagna promozionale sui social.
Come siete organizzati per dare continuità all’attività?
La nostra azienda non si è mai fermata. Abbiamo continuato, sia pure con le dovute precauzioni, la nostra normale attività. Abbiamo la fortuna di essere una realtà multicanale e quindi al forzato blocco della ristorazione abbiamo sopperito con la sensibile crescita delle vendite sul canale GDO, mentre almeno per ora le vendite all’estero non hanno registrato grosse variazioni. Per il mercato estero è continuata l’azione dei nostri export manager attraverso delle giornaliere “conference call” con clienti e potenziali clienti che avremmo dovuto incontrare nelle fiere soppresse per il Covid 19 (Prowein e Vinitaly su tutte).
Cosa farai a casa ora che hai più tempo?
La mia casa è situata nel bosco dell’azienda, quindi il tempo che vi trascorro è pressocché invariato rispetto al passato. Certamente nei fine settimana di “quarantena” colgo l’occasione per leggere un buon libro e dedicarmi alla cura dei miei fiori.
Cosa vorresti dire all’estero sull’ospitalità italiana?
L’Italia è il Paese più bello al mondo e non c’è virus che possa cancellare o modificare quanto di splendido siamo in grado di offrire a chiunque lo visiti. Abbiamo tutto: cultura, arte, gastronomia, beverage, storia, luoghi magnifici e un’ospitalità che solo noi sappiamo esprimere.
Che messaggio vuoi inviare al mondo, considerata anche l’importanza che la clientela internazionale ha sempre avuto per voi?
Molto semplice, passata questa “tempesta” riassaporiamo le cose belle della vita, cose a cui in queste giornate tristi siamo costretti a rinunciare: una passeggiata in riva al mare, un aperitivo con amici, una deliziosa cena con il proprio partner, una visita a un museo o una gita fuori porta. Tutte cose semplici, ma che sono l’essenza della vita.
Come pensi andrà il settore del turismo, della ristorazione e del vino e quali sono le azioni che il governo dovrebbe fare per aiutare il comparto?
Sono convinta che quando si ripartirà avremo dei mesi di proficuo lavoro. Su quante realtà riprenderanno la propria attività, molto dipende dalle iniziative che il governo attuerà per salvaguardare la loro esistenza. Le azioni da intraprendere sono sulla bocca di tutti: aiuto per la scarsa liquidità, sospensione delle tasse per tutto il 2020, promozione del sistema Italia. Per quanto riguarda noi stessi, impariamo ad apprezzare le cose che abbiamo nel nostro magnifico Paese e godiamoci la nostra bella Italia in lungo e largo.
Quale pensi dei tre sia quello che supererà con maggiore facilità la crisi e quale meno?
Sicuramente al primo posto metto il vino, poi a seguire la ristorazione (avremo sicuramente forte il desiderio di un aperitivo in compagnia, di una pizza o di una cenetta intima), e purtroppo per ultimo il turismo, perché almeno per questo anno mancheranno tanti visitatori esteri che difficilmente si muoveranno dai propri Paesi di appartenenza e vicerversa: pochi italiani decideranno di passare le loro vacanze fuori dai confini nazionali.