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Un gin che nasce dal mare e uno chef che lo celebra in cucina. Al Grand Hotel et De Milan, Gin Mare ha presentato i risultati della quinta edizione di Mare Mio, progetto di salvaguardia del Mediterraneo che ha recuperato oltre 1.500 kg di rifiuti. Un evento che ha visto protagonisti i cocktail mediterranei e le creazioni dello chef bistellato Gennaro Esposito, uniti dalla stessa filosofia: zero sprechi, massimo rispetto per l’ecosistema marino, che ispira piatti e bellezza

di M.L.Andreis


Non è stata una semplice conferenza stampa. Al Caruso Nuovo Bistrot del Grand Hotel et De Milan, in via Croce Rossa, si è consumato un incontro tra spiriti affini: da un lato Gin Mare, distillato che dal Mediterraneo trae linfa vitale attraverso le sue botaniche – oliva Arbequina, basilico, rosmarino, timo – dall’altro Gennaro Esposito, chef bistellato della Torre del Saracino di Vico Equense, che proprio del mare ha fatto la sua musa ispiratrice più fedele. Un sodalizio naturale, suggellato dalla presentazione dei risultati di Mare Mio 2025, la quinta edizione del progetto ambientalista che ha visto Gin Mare affiancarsi a Marevivo Onlus per restituire dignità alle acque del nostro mare.

La location non poteva essere più appropriata: il Caruso Nuovo Bistrot, gestito proprio dallo chef Esposito insieme all’executive chef Francesco Potenza, rappresenta l’avamposto milanese della cucina mediterranea del maestro campano, un bistrot rinnovato da Dimorestudio che porta nel cuore del quadrilatero della moda l’anima conviviale e solare della tradizione partenopea, arricchita da contaminazioni lombarde.

Un impegno che va in profondità, oltre le apparenze

I numeri hanno il peso della consapevolezza: 1.504 chilogrammi di rifiuti sottratti al mare. Tre reti fantasma recuperate tra i 40 e i 55 metri di profondità. Oltre sessanta uscite in mare tra maggio e settembre, toccando località iconiche come Camogli, Portofino e Capri. “Non ci siamo limitati alla superficie”, ha spiegato Giulia Tagliabue, senior brand manager di Gin Mare. “Abbiamo voluto andare nel profondo, letteralmente e metaforicamente, perché il Mediterraneo merita un impegno che vada oltre le apparenze. Ogni immersione è stata una missione per restituire vita a ecosistemi soffocati da plastica e abbandono”.

Giulia Tagliabue

Nei pressi del Salto di Tiberio a Capri, nove sommozzatori hanno compiuto una delle operazioni più delicate di questa edizione: il recupero di 250 metri di reti fantasma, trappole mortali che continuano a mietere vittime marine per anni dopo il loro abbandono. Insieme alle reti, anche il relitto arrugginito di un motorino, testimonianza inquietante di come i nostri rifiuti possano affondare – letteralmente – nell’oblio azzurro che tanto amiamo celebrare.

La plastica non va mai in vacanza

Il 50% dei rifiuti recuperati è plastica. Una percentuale che inquieta, soprattutto se proiettata verso il futuro: senza interventi concreti, entro il 2050 nei nostri mari nuoterà più plastica che pesci. Quattrocento milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno nel mondo. Quattordici milioni che finiscono in acqua. “Non sono fredde statistiche”, sottolinea Tagliabue con eleganza ferma. “Sono un grido che non possiamo più fingere di non sentire. Il Mediterraneo ci ha dato tutto: ispirazione, identità, una bellezza che attraversa i secoli. Ora tocca a noi restituire”.

Dal 2021, anno di nascita di Mare Mio, Gin Mare ha recuperato complessivamente cinque tonnellate di rifiuti. Un risultato reso possibile dalla partnership con Marevivo, fondazione ambientalista che da oltre quarant’anni protegge il Mare Nostrum dall’inquinamento e dalla pesca illegale. Ogni rifiuto viene catalogato, analizzato e smaltito secondo protocolli certificati. Ogni azione diventa tracciabile, ogni intervento si trasforma in consapevolezza collettiva.

Dalla bottiglia al piatto: una filosofia condivisa

Ed è proprio qui che il cerchio si chiude con naturale armonia. Perché la serata milanese non è stata solo rendicontazione ambientale, ma celebrazione di un approccio che accomuna distillatori e cuochi illuminati: la filosofia no waste, il rispetto integrale della materia prima, la lotta contro ogni forma di spreco.

I bartender del Caruso Nuovo Bistrot hanno orchestrato una drink list mediterranea che ha accompagnato le creazioni food di Gennaro Esposito con tre cocktail studiati per esaltare le botaniche di Gin Mare. Il Mare Tonic, essenziale e profumato di rosmarino, ha aperto le danze. Poi il Capri Lemonade, dove Gin Mare Capri incontra il succo di limone, lo sciroppo di zucchero, la tonic water e il basilico in un abbraccio agrumato e vibrante. Infine il Fizz Thyme, dove il gin si unisce allo sciroppo di timo e rosmarino, succo di limone, soda e una spolverata di pepe rosa, creando un equilibrio aromatico che richiama i pendii assolati della macchia mediterranea.

Tra mare e terra dialogo in cucina

Le creazioni di Gennaro Esposito hanno tradotto in sapori quella stessa filosofia che anima Mare Mio. Ogni piatto è stato un manifesto contro lo spreco, una dichiarazione d’amore per ingredienti spesso trascurati, trasformati in protagonisti di narrazioni gastronomiche raffinate.

Il finocchio gratinato alle erbe con pasta di mandorla e guacamole ha aperto il menu con un gioco di consistenze e temperature. Il risotto allo zafferano con agrumi e finocchietto marino – botanica cara a Gin Mare – ha rappresentato il cuore del percorso, un piatto dove il mare incontra la terra in un equilibrio dorato e profumato. Il pancake con cavolfiore gratinato, salsa alla papaccella, olive verdi e giardiniera ha mostrato come gli ortaggi possano diventare stelle del piatto. E ancora il peperone “‘mbuttunat” secondo tradizione campana, il bignè salato ripieno di mousse di ricotta di bufala, cacioricotta e limone, fino al gran finale dolce con la sfogliatella di frolla con ricotta allo zafferano e arancia candita.

Piatti che fanno la loro comparsa come emblemi di amore mediterraneo: per il mare, per i suoi frutti, per la sua salvaguardia. Uno spirito ecologico e antispreco che accomuna la visione di Gin Mare alla filosofia culinaria di Esposito, maestro nel valorizzare ogni elemento, nel trasformare lo scarto in risorsa, nel celebrare la stagionalità come unica vera bussola in cucina.

Il Mediterraneo in una bottiglia

Gin Mare non è un semplice distillato: è una cartografia liquida del nostro mare. Le botaniche provengono da quattro paesi mediterranei: l’oliva Arbequina dalla Spagna, il basilico dall’Italia, il timo dalla Turchia, il rosmarino dalla Grecia. Ogni ingrediente viene macerato e distillato separatamente, per rispettarne carattere e unicità. Il risultato è un gin che profuma di coste assolate, di saline, di limonaie arrampicate su terrazzamenti, di ulivi centenari che sfidano il vento.

Un distillato che porta con sé la responsabilità di proteggere ciò che lo ispira. “Mare Mio non è solo uno slogan”, conclude Tagliabue con convinzione. “È un invito potente, una responsabilità condivisa. Il mare è di tutti, ma soprattutto è per tutti. E tutti siamo chiamati a proteggerlo, ciascuno con gli strumenti che ha a disposizione. I nostri sono una bottiglia, una barca, una muta da sub e la ferma volontà di non voltarsi dall’altra parte”.

Quando il mare chiama, c’è chi risponde: PRESENTE!

Gin Mare fa parte della famiglia Brown-Forman, gruppo che da oltre 150 anni crea marchi di alcolici premium rimanendo fedele alla promessa originaria: “Niente di meglio sul mercato”. Sul mercato italiano, Gin Mare ha registrato negli ultimi cinque anni una crescita stimata intorno al 25%. Un successo costruito su tre pilastri: un packaging iconico che evoca le ceramiche mediterranee, una selezione botanica distintiva, e appunto una sensibilità ambientale concreta che va oltre le dichiarazioni d’intenti.

Perché Mare Mio prosegue, edizione dopo edizione, con risultati crescenti. E mentre i sommozzatori si preparano alla prossima stagione, mentre Marevivo continua il suo instancabile lavoro di tutela, mentre Gennaro Esposito porta nei piatti del Caruso Nuovo Bistrot lo stesso amore per il Mediterraneo che anima ogni bottiglia di Gin Mare, una certezza emerge cristallina: il mare dà, il mare chiama, il mare chiede aiuto: e c’è chi risponde – deve rispondere – PRESENTE!


Highlights

Il progetto Mare Mio di Gin Mare ha sottratto al Mediterraneo 1.504 kg di rifiuti nella quinta edizione, di cui il 50% plastica. Un impegno concreto che dal 2021 ha recuperato cinque tonnellate complessive di materiale inquinante.

Tre reti fantasma di 250 metri complessivi sono state recuperate a 55 metri di profondità presso il Salto di Tiberio a Capri: trappole mortali che continuano a uccidere fauna marina per anni dopo l’abbandono.

La partnership con Marevivo Onlus garantisce che ogni rifiuto venga catalogato, analizzato e smaltito responsabilmente. Oltre sessanta uscite in mare tra Camogli, Portofino e Capri per restituire vita agli ecosistemi sommersi.

Lo chef bistellato Gennaro Esposito della Torre del Saracino di Vico Equense guida la cucina del Caruso Nuovo Bistrot al Grand Hotel et De Milan, portando nel quadrilatero della moda la tradizione mediterranea con filosofia no waste.

I cocktail mediterranei a base di Gin Mare hanno accompagnato le creazioni dello chef: Mare Tonic al rosmarino, Capri Lemonade agrumato e basilicato, Fizz Thyme con timo rosmarino e pepe rosa. Ogni drink celebra le botaniche del distillato.

Il menu di Esposito ha celebrato ingredienti spesso trascurati: dal finocchio gratinato al risotto con finocchietto marino, dal pancake di cavolfiore al peperone ‘mbuttunat. Piatti manifesto della filosofia antispreco che accomuna gin e chef.

Gin Mare distilla separatamente ogni botanica mediterranea: oliva Arbequina spagnola, basilico italiano, timo turco, rosmarino greco. Una macerazione delicata che rispetta il carattere unico di ogni ingrediente, creando una cartografia liquida del mare.

Senza interventi concreti, entro il 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri mari. Quattrocento milioni di tonnellate di plastica prodotte annualmente, quattordici milioni finiscono in acqua: numeri che impongono azione immediata.

Gin Mare ha registrato una crescita del 25% negli ultimi cinque anni sul mercato italiano, distinguendosi per packaging iconico, botaniche uniche e sensibilità ambientale concreta. Un successo costruito su valori autentici oltre che su qualità.

Mare Mio è anche Tuo: non uno slogan ma un invito potente alla responsabilità condivisa. Il Mediterraneo ci ha dato ispirazione, identità e bellezza senza tempo. Ora tocca a noi restituire, ciascuno con gli strumenti che ha a disposizione.

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