Massa Lubrense si è trasformata in un palcoscenico d’eccellenza dove 63 ristoratori hanno unito forze e passione per celebrare l’identità gastronomica del territorio. La Tavola dei 300, giunta alla seconda edizione, non è solo un evento culinario ma un manifesto di solidarietà che ha permesso di raccogliere 5.000 euro per l’associazione “Noi Genitori di Tutti”. Un progetto che intreccia sapori autentici, tradizioni millenarie e impegno sociale, trasformando una cena in un atto d’amore verso la propria terra e verso chi ha più bisogno
di MLA
Come un’orchestra dove ogni strumento trova la sua melodia perfetta, la Tavola dei 300 ha trasformato Massa Lubrense in un palcoscenico gastronomico a cielo aperto. Qui, tra le viuzze che profumano di limoni e il mare che bacia la terra sorrentina, 63 ristoratori hanno scritto una pagina di storia culinaria che va oltre il semplice piacere della tavola.
L’iniziativa dell’Associazione Ristoratori Lubrensi, con il patrocinio del Comune di Massa Lubrense, ha preso vita come un progetto di marketing territoriale che sa guardare lontano. Francesco Gargiulo, presidente dell’associazione, ha saputo dirigere un evento che mette al centro non solo i sapori della tradizione campana, ma anche l’anima solidale di una comunità che sa fare della generosità un ingrediente fondamentale.


Tra limoneti e uliveti, un viaggio nei sapori autentici
Il percorso della Tavola dei 300 è iniziato come un racconto che si snoda tra i borghi massesi, toccando le frazioni di Termini, San Francesco e Schiazzano. I tour guidati del 14 e 15 giugno, realizzati in partnership con By Tourist, hanno offerto ai visitatori un’immersione totale nella cultura agricola locale, dove ogni limone coltivato è un piccolo sole che cattura l’essenza del Mediterraneo.
Negli antichi limoneti, custodi di tradizioni secolari, i partecipanti hanno potuto scoprire i segreti della produzione del limoncello e delle confetture agli agrumi, grazie alla collaborazione degli agriturismi “Il Convento” e “Il Giardino di Vigliano”. L’olio extravergine d’oliva DOP di Massa Lubrense ha raccontato la sua storia attraverso percorsi di analisi sensoriale organizzati dal brand Le Colline Lubrensi, trasformando ogni assaggio in un viaggio tra note fruttate e piccanti che parlano di terra e di sole.
Monticchio si accende con street food e tradizione
La frazione collinare di Monticchio ha fatto da apripista al gran finale del 18 giugno, quando lo street food ha invaso le strade come un fiume di profumi e sapori. Una serata che ha saputo coniugare l’informalità della cucina di strada con l’eleganza della tradizione culinaria massese, creando un’atmosfera dove ogni boccone racconta una storia di passione e autenticità.
In questa cornice suggestiva, l’Associazione Ristoratori Lubrensi ha voluto premiare due eccellenze del territorio: il Relais Blu, boutique hotel quattro stelle con ristorante una stella Michelin, e la storica Taverna del Capitano di Marina del Cantone. Un riconoscimento che celebra famiglie storiche che hanno saputo trasformare le radici massesi in arte culinaria di altissimo livello.







Una tavola di 200 metri sotto le stelle
Il 19 giugno, il centro storico di Massa Lubrense si è trasformato in un salotto a cielo aperto dove oltre 450 ospiti si sono accomodati lungo una tavolata di 200 metri. Un’immagine che ha saputo catturare l’essenza della convivialità mediterranea, dove il cibo diventa ponte tra culture e generazioni.
La cantante Monica Sarnelli ha fatto da testimonial della serata, regalando momenti di pura magia con la sua voce che si è mescolata ai profumi dei piatti preparati dai maestri della cucina locale. Il menu, pensato come un viaggio sensoriale, ha raccontato il territorio con creatività e rispetto per la tradizione.



Un menu tra terra e mare
L‘antipasto “la nostra interpretazione di totano e patate” ha aperto la serata con un omaggio ai sapori del mare che si sposa con la semplicità della terra. Il risotto alla parmigiana di melanzane con praline di fiordilatte ha trasformato un classico della cucina campana in una sinfonia di consistenze e profumi, dove ogni chicco di riso diventa custode di tradizione e innovazione.
Il secondo piatto, un trancio di pesce cotto al sale con zucchine alla scapece e cialda croccante, ha celebrato la tecnica antica della cottura al sale, esaltando la purezza del pesce con l’acidità equilibrata della scapece, preparazione che affonda le radici nella storia gastronomica campana. “Il sole di Massa”, dessert firmato dalla Pasticceria Di Sarno e creato appositamente per l’evento, ha chiuso il pasto con un omaggio agli agrumi locali, trasformando limoni e arance in una carezza dolce che sa di Costiera.
La serata si è conclusa con la “Frivolezza all’arancia con mousse di cioccolato bianco” di Alfonso Iaccarino del Don Alfonso 1890, ambasciatore ARL della cultura gastronomica massese nel mondo. Un dolce che porta la firma di uno dei più grandi chef italiani, simbolo di eccellenza e tradizione che ha saputo conquistare palati internazionali senza mai dimenticare le proprie radici.




Alfonso Iaccarino: il maestro porta Massa Lubrense nel mondo
Alfonso Iaccarino rappresenta l’anima più autentica della cucina massese, un cuoco che ha saputo trasformare la tradizione in arte culinaria di livello internazionale. Il suo Don Alfonso 1890, ristorante due stelle Michelin situato a Sant’Agata sui Due Golfi, è diventato nel tempo un tempio della gastronomia mondiale, dove i sapori della Costiera Sorrentina si sposano con tecniche raffinate e presentazioni che sanno stupire senza mai tradire l’autenticità.
La sua storia inizia nei primi anni Ottanta, quando insieme alla moglie Livia decide di trasformare il ristorante di famiglia in un laboratorio di eccellenza culinaria. La filosofia di Iaccarino si basa su un principio fondamentale: utilizzare solo prodotti del territorio, coltivati nella propria azienda agricola Le Peracciole, dove crescono ortaggi, erbe aromatiche e agrumi che diventano protagonisti assoluti dei suoi piatti.
La fama di Alfonso Iaccarino ha varcato i confini nazionali, portandolo più volte a cucinare per eventi di prestigio internazionale. Tra questi, particolarmente significativa è stata la sua partecipazione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha avuto l’onore di preparare cene esclusive per le star del cinema mondiale. Piatti come gli spaghetti al pomodoro del Piennolo del Vesuvio, il baccalà in crosta di patate con olive di Gaeta, o i dolci agli agrumi della Costiera, sono diventati ambasciatori di un territorio che sa esprimere eccellenza in ogni sua forma.
Sessantatré stelle di una costellazione gastronomica
La forza della Tavola dei 300 risiede nella sua capacità di creare una vera e propria costellazione gastronomica, dove ogni ristorante è una stella che brilla di luce propria contribuendo a illuminare l’intero firmamento culinario massese. Dai grandi nomi alle trattorie di famiglia che custodiscono ricette tramandate di generazione in generazione.
L’elenco dei 63 ristoratori partecipanti legge come una mappa del gusto che attraversa tutti i borghi di Massa Lubrense: dal Ristorante Pizzeria Da Francesco di Schiazzano al Relais Blue di Marciano, dalla Conca del Sogno alla Taverna del Capitano, passando per realtà come Lo Stuzzichino, Il Cantuccio, Le Sirene, Maria Grazia, Il Fienile, e molti altri che rappresentano l’anima autentica della ristorazione locale.
Ogni locale porta con sé una storia unica, fatta di ricette segrete, di ingredienti selezionati con cura maniacale, di tradizioni che si tramandano da padre in figlio. Insieme, queste 63 realtà formano un tessuto sociale ed economico che fa di Massa Lubrense una delle destinazioni gastronomiche più autentiche e affascinanti d’Italia.

Quando il cibo diventa solidarietà
Come un sole caldo che scalda non solo i corpi ma anche le anime, la Tavola dei 300 ha saputo trasformare una cena in un gesto di solidarietà concreto. I 5.000 euro raccolti e devoluti all’associazione “Noi Genitori di Tutti” rappresentano molto più di una donazione: sono la testimonianza di come la buona tavola possa diventare strumento di giustizia sociale e speranza.
L’associazione, fondata dalle mamme della Terra dei Fuochi che hanno perso i propri bambini a causa del cancro, porta avanti una battaglia di civiltà che merita tutto il sostegno possibile. Marzia Caccioppoli, presidente dell’associazione, ha spiegato come le attività siano svolte a tutela dei diritti dell’infanzia, con particolare attenzione ai soggetti affetti da patologie considerate conseguenza diretta dello scempio ambientale.
“La lotta di questa associazione ci ha profondamente colpito”, ha commentato Francesco Gargiulo, evidenziando come il contributo rappresenti “un segno di speranza e di presenza per la salvaguardia della zona e delle future generazioni”. Un messaggio potente che dimostra come la cultura gastronomica possa farsi veicolo di valori umani fondamentali.


Oltre la tavola: una visione che guarda al futuro
La Tavola dei 300 non si accontenta di essere un evento isolato nel calendario turistico di Massa Lubrense, ma si propone come modello di sviluppo turistico sostenibile che punta a destagionalizzare l’offerta e a creare nuove opportunità durante tutto l’arco dell’anno.
L’Associazione Ristoratori Lubrensi sta già lavorando per sviluppare nuove “experiences” autunnali e invernali, tanto a Massa Lubrense quanto “fuori porta”, con sinergie che si estendono oltre i confini regionali. L’obiettivo è chiaro: consolidare le eccellenze del territorio e rendere sempre più esclusiva l’accoglienza, creando un ponte tra il mondo del gusto e l’ospitalità alberghiera.
La terza edizione della Tavola dei 300 è già in fase di progettazione e farà tappa in altri borghi del comune, arricchendo il programma con nuove iniziative e sorprese pensate per conquistare i palati più esigenti ed internazionali. Un progetto ambizioso che punta a promuovere Massa Lubrense sempre più all’estero, dalle bellezze ambientali ai sapori territoriali.


Un territorio che sa raccontarsi coi sapori
Massa Lubrense, incastonata tra la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana, tra i Golfi di Napoli e Salerno, rappresenta un unicum territoriale dove la natura ha creato un paesaggio di rara bellezza. I suoi 18 borghi sono scrigni che custodiscono tradizioni millenarie, dove ogni pietra racconta storie di marinai, contadini e artigiani che hanno saputo trasformare questa terra in un giardino del Mediterraneo.
La gastronomia locale riflette questa ricchezza paesaggistica e culturale, proponendo piatti che sanno di mare e di terra, di tradizione e di innovazione. Dai limoni del Golfo di Sorrento, presidio Slow Food, all’olio extravergine d’oliva DOP, dai pomodori del Piennolo alle mozzarelle di Agerola, ogni ingrediente racconta una storia di qualità e autenticità che trova nella Tavola dei 300 la sua massima espressione.
L’evento rappresenta quindi molto più di una semplice manifestazione gastronomica: è un manifesto identitario che celebra l’unicità di un territorio e la capacità della sua gente di trasformare le tradizioni in opportunità di sviluppo economico e culturale.
Highlights
Un’orchestra di sapori unisce 63 ristoratori – La Tavola dei 300 trasforma Massa Lubrense in un palcoscenico gastronomico dove ogni locale è una nota di una sinfonia culinaria che celebra l’identità territoriale attraverso la passione e l’arte dei suoi protagonisti.
Solidarietà che sa di sole e speranza – I 5.000 euro raccolti per l’associazione “Noi Genitori di Tutti” dimostrano come la buona tavola possa diventare strumento di giustizia sociale, trasformando ogni boccone in un gesto d’amore verso chi ha più bisogno.
Alfonso Iaccarino: ambasciatore di eccellenza – Il maestro del Don Alfonso 1890 porta la tradizione culinaria massese sui palcoscenici internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia ai ristoranti stellati, senza mai dimenticare le proprie radici.
Dai limoneti alla tavola, un viaggio sensoriale – I tour tra gli antichi limoneti e uliveti massesi offrono un’immersione totale nella cultura agricola locale, dove ogni prodotto racconta secoli di tradizione e amore per la terra.
Street food che profuma di tradizione – Monticchio si trasforma in un teatro di sapori dove la cucina di strada incontra l’eleganza della tradizione culinaria, creando un’atmosfera unica tra profumi e autenticità mediterranea.
Un menù che racconta il territorio – Dal totano e patate al sole di Massa, ogni piatto è un capitolo di una storia gastronomica che celebra mare e terra, tradizione e innovazione, in un perfetto equilibrio di sapori e consistenze.
Oltre 450 commensali sotto le stelle – La tavolata di 200 metri nel centro storico di Massa Lubrense diventa un salotto a cielo aperto dove la convivialità mediterranea si trasforma in arte pura, accompagnata dalla voce di Monica Sarnelli.
Una galassia di eccellenze gastronomiche – Dai ristoranti stellati alle trattorie di famiglia, la costellazione dei 63 ristoratori massesi forma un tessuto sociale ed economico che fa del territorio una destinazione gastronomica di livello internazionale.
Destagionalizzazione e nuove esperienze – L’Associazione Ristoratori Lubrensi lavora per creare nuove opportunità turistiche durante tutto l’anno, con progetti innovativi che puntano a consolidare l’eccellenza dell’accoglienza massese oltre i confini regionali.
Un modello di sviluppo sostenibile – La Tavola dei 300 si propone come esempio virtuoso di marketing territoriale che sa coniugare promozione turistica, valorizzazione delle tradizioni locali e impegno sociale in un progetto di crescita collettiva e condivisa.




