Un collettivo di otto chef, sedici mani e nessuna insegna: nasce a Napoli “NOMADI food philosophy”, il nuovo format gastronomico che promette di rivoluzionare il concetto stesso di esperienza culinaria. Non un ristorante, non un catering, ma una vera e propria jam session gastronomica, in cui ogni evento è unico e irripetibile
Il progetto, presentato ufficialmente il 23 giugno sulla costa campana, riunisce otto professionisti della cucina contemporanea che, ogni volta in una location diversa, danno vita a una cena su misura, cucita come un abito d’alta sartoria. Nessun menù fisso, nessuna squadra permanente, nessuna replica: ogni performance nasce e si consuma in una sola serata, lasciando spazio a creatività, tecnica e spirito di squadra.
Al centro della scena, una cucina a forma di ottagono – simbolo di infinite possibilità – che diventa palcoscenico e laboratorio. Gli chef, tra cui Simone Testa, Pasquale Palamaro, Pasquale Maravita, Vincenzo Russo, Mario Di Costanzo, Niko De Caro, Nathan Wichmann e Carlo Verde, si alternano in una regia fluida fatta di gesti, sguardi e preparazioni in armonia. Ogni membro del collettivo rappresenta un elemento della cucina: dal fuoco della brace all’acqua dei crudi, dalla terra degli orti all’aria delle tecniche leggere, fino alle contaminazioni etniche e ai dessert d’autore.



A completare l’esperienza, una selezione di partner d’eccezione: il pizzaiolo Vincenzo Capuano, i sushiman Kennedy Graduce e Ruben Albadoro, l’ostricaro Daniele Testa ed Emanuele Frigenti. Gli abbinamenti liquidi sono affidati alla sommelier Serena Iammarino e a Maurizio De Fazio, mentre il coordinamento generale è di Salvatore Pasquetti, veterano dell’organizzazione eventi.
“NOMADI è una cucina viva, contemporanea, essenziale, di altissima qualità che nasce dove serve e si spegne lasciando un’impronta di bellezza, cura e passione”, spiegano i promotori. Ogni appuntamento è pensato su commissione e costruito intorno ai desideri del committente, rendendo ogni evento esclusivo e non replicabile.
Il progetto, ideato graficamente da Silvia Felaco e comunicato dal team Invetta di Ivan Testa, si rivolge a chi cerca nel cibo un’esperi

