Frutto di un interessante progetto di “upcycling edilizio”, a Milano questo è il luogo in cui l’accoglienza business incontra il concetto di leisure, anche grazie a una proposta ristorativa gourmet firmata dallo chef stellato Andrea Ribaldone
di Chiara Di Paola
Sempre più apprezzato nell’ambito della moda, dell’arredamento, del design e della ristorazione, il fenomeno dell’“upcycling” è ancora poco valorizzato nel settore dell’hôtellerie, dove tuttavia rivestirebbe un ruolo cruciale per cambiare il concetto di vivibilità delle città e dei paesaggi naturali. Si tratta del meccanismo di recupero e rigenerazione di edifici e materiali già esistenti, per creare spazi nuovi e nuove occasioni di socialità, con un evidente vantaggio in termini economici, sociali e ambientali. Questo ambizioso progetto di ristrutturazione virtuosa è la missione degli imprenditori visionari di Aries Group, la società di gestione alberghiera indipendente italiana nata nel 2020 e già attiva nelle principali città d’arte e di business in Italia, con quattro le strutture tra Roma (Hotel Villa Pamphili), Bologna (Living Place Hotel) e Milano (Ripamonti Residence & Hotel e Quark Hotel).
Quark Hotel Milano: l’isola che non c’era
In questo orizzonte di creazione di nuovo valore da qualcosa ormai desueto si colloca Quark Hotel Milano, la struttura ricettiva immersa nel verde alla periferia del capoluogo lombardo, che pur trovandosi a soli 4 km dal Duomo restituisce gli ospiti la sensazione di trovarsi molto lontano dalla frenesia della Metropoli. Di proprietà di Colliers Global Investors Italy, questo 4 stelle full-service riaperto nel febbraio 2023 dopo 2 anni di ristrutturazione è pensato per offrire all’ospite un’accoglienza trasversale, in cui il concetto di business travel e MICE si unisce a quello di retreat urbano, ovvero di una piacevolezza ricreativa che trasforma il soggiorno cittadino in una vera e propria esperienza di svago.
Business + leisure: il soggiorno diventa esperienza
Oltre alle 283 camere ampie, confortevoli e dal design contemporaneo (di cui 16 Superior di 30 mq, 128 Junior Suite di 40 mq, 12 Apartment Family Suite da 70 mq, 60 Family Suite da oltre 45 mq e 52 camere dello Studios’ Floor al 5° piano, destinate a soggiorni ibridi e long stay) e alle innumerevoli sale meeting, l’hotel vanta ariosi spazi comuni firmato dallo studio di architettura CaberlonCaroppi, in cui i colori più di tendenza del momento (come l’ottanio e il mattone) sono al servizio di un design moderno che mixa tessuti avvolgenti, superfici lucide e fantasie geometriche. Grande attenzione è riservata all’illuminazione, sia in termini di light design sia per quanto riguarda la luce naturale che filtra dalle ampie vetrate che, ovunque, mettono in comunicazione interni ed esterni, senza apparente soluzione di continuità. Per quanto riguarda i servizi invece, gli ospiti possono contare su una palestra con tecnologia firmata Technogym, due piscine di diverse dimensioni, circondate da un’area verde attrezzata anche per i bambini e diverse opzioni di trasporto sostenibile per muoversi agilmente in città in modo sostenibile: auto Enjoy, scooter elettriche a noleggio e biciclette a pedalata assistita disponibili gratuitamente in reception.
Ristorazione gourmet firmata dallo chef Andrea Ribaldone
Se durante la loro permanenza negli spazi esterni, gli ospiti di Quark Hotel Milano possono affidarsi alla proposta del Garden Food Truck, con snack leggeri, gelati, bevande fresche e dissetanti e classici cocktail estivi adatti per l’aperitivo, all’interno dell’hotel avranno modo di deliziarsi con un’offerta ristorativa di alto livello, firmata dallo chef stellato Andrea Ribaldone (che collabora con Aries Group fin dal 2021) e realizzata dall’executive chef Moreno Ungaretti nei due ristoranti presenti nella struttura: Veranda, in cui si svolgono le colazioni degli ospiti e, di fronte alla cucina a vista, si servono fino a 250 pasti in un contesto volutamente informale e casual, e Morbido, il fine dining aperto solo alla sera anche agli ospiti esterni all’hotel. Qui, in un’atmosfera più raccolta e ovattata, viene servito un menù che omaggia alcune tipicità milanesi (dai Mondeghili alla Costoletta di vitello alla milanese con le sue guarnizioni) ma anche origini piemontesi di chef Ribaldone (con il Vitello tonnato con cuor di riccia e fior del cappero; ), senza rinunciare a strizza l’occhio ai gusti della clientela internazionale (con una selezione di toast, sandwich e burger ma anche Costine di maiale BBQ, Ribeye di manzo con verdure di stagione, Ceviche di ricciola all’italiana e Salmone con spinaci freschi e panna acida). Immancabili poi le pizze e le proposte veg pensate per i non onnivori.

Da “isola che non c’era” ad “arcipelago in progress”
La vision moderna, dinamica, inclusiva e avanguardista espressa da Quark Hotel Milano è perfettamente coerente con la zona della città in cui la struttura si trova: il quartiere che si sviluppa attorno a via Lampedusa, poco distante dalle sedi dell’Università Bocconi, della IULM e di Fondazione Prada, sta infatti vivendo una fase di profondo rinnovamento e sviluppo. Destinato a diventare il cuore del Villaggio Olimpico per le Olimpiadi Invernali del 2026, è oggi protagonista di un’importante riqualificazione, con progetti che spaziano da nuove unità residenziali a grandi complessi per uffici e servizi che ne trasformeranno per sempre l’immagine e la fruibilità.
Futuro prossimo
Già modello di ospitalità rigenerativa che unisce innovazione, riqualificazione urbana e impatto sociale concreto, dall’estate 2025 Quark Hotel Milano vivrà una profonda ristrutturazione tecnologica, in collaborazione con EvaStomper Studio, che trasformerà i suoi spazi in ambienti ibridi e accessibili, con un design minimalista ma dalla forte identità, materiali performanti, e rivestimenti di pregio. Le sue sale saranno ancora più modulari e multifunzionali, diventando “black box” pensate per adattarsi a ogni evento, dotate di schermi fissi o ledwall, impianti AV flessibili e sistemi di illuminazione moderni, capaci di ospitare installazioni e assicurare esperienze immersive e su misura, sempre coerenti con l’identità del brand e le esigenze del cliente.
Verso una nuova cultura della sostenibilità
Oltre a dare una nuova vita al patrimonio immobiliare del Belpaese, tra gli obiettivi dichiarati di Aries Group c’è anche quello di stimolare negli italiani una maggiore sensibilità a proposito del fenomeno dell’upcycling edilizio applicato al mondo dell’hôtellerie, contribuendo a una maggiore diffusione della consapevolezza riguardo alla sua convenienza e utilità a 360 gradi. Anche per questo il gruppo ha commissionato una ricerca all’istituto di ricerca YouGov, dalla quale emerge che gli italiani hanno ancora una scarsa conoscenza del tema e un’esperienza limitata di soggiorni in hotel nati da questo tipo di riqualificazione, ma anche che l’argomento esercita un certo appeal sulla potenziale clientela attenta alla sostenibilità. Secondo lo studio infatti questa variabile già incide sulla scelta alberghiera di metà degli italiani (in particolare degli appartenenti alla Gen X) e in futuro è destinata a diventare un criterio ancora più rilevante. Per questo Aries Group si impegna a mettere in luce come “recupero” non significhi semplice “restauro”, ma reinterpretazione creativa del patrimonio esistente, per introdurre sistemi più efficienti per la gestione di energia e risorse e rendere gli ambienti più accessibili, inclusivi e capaci di adattarsi in modo flessibile alle nuove esigenze di lavoro, tempo libero e benessere.














