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Dal 9 all’11 giugno, Vico Equense si trasforma nel palcoscenico privilegiato della XXII edizione di Festa a Vico, la kermesse ideata dallo chef Gennaro Esposito che unisce alta cucina e solidarietà. Oltre 300 chef internazionali, tra cui Massimo Bottura, si riuniscono in Costiera Sorrentina per sostenere cinque fondazioni benefiche e promuovere la candidatura della cucina italiana come patrimonio UNESCO. Un evento che celebra l’eccellenza gastronomica italiana attraverso degustazioni, cene di gala e il nuovo Premio “Sostanza” dedicato agli artigiani del gusto

di Massimo L. Andreis

Lo chef Gennaro Esposito torna protagonista assoluto della sua creatura più amata, quella Festa a Vico che da oltre vent’anni rappresenta l’essenza più autentica dell‘ospitalità campana. “Alzare l’asticella certo, ma anche fare cose nuove, particolari, anche un po’ strane senza mai dimenticare che il cuore della kermesse sono i momenti di aggregazione, con il giusto bilanciamento tra cibo di qualità e cultura gastronomica. Il tutto all’insegna di un bicchiere di buon vino bevuto insieme!”, dichiara lo chef stellato con tutta la spontaneità che lo contraddistingue.

Un evento che si svolge nell’incantevole cornice di Vico Equense e la Marina di Seiano, tra cene di gala, degustazioni, momenti di riflessione, balli, musica, e naturalmente… cucina. Più di 300 chef italiani e internazionali, 50.000 presenze attese, oltre 100 eccellenze enogastronomiche e un intero paese che si fa ristorante a cielo aperto.

Il tema di questa XXII edizione presentata al Don Carlos di Milano? “È tempo di”. Un invito a rallentare, ad assaporare, a condividere. Il padrone di casa della Torre del Saracino si prepara a vivere tre giorni intensi, durante i quali il suo ruolo trascende quello del semplice organizzatore. Come sottolinea affettuosamente Maddalena Fossati, direttrice de La Cucina Italiana: “Il cuore di tutto è Gennaro, che nei giorni della festa si ap-presta a fare di tutto, comprese le pulizie, l’autista, oltre che, ovviamente il cuoco”. Una dedizione totale che lo chef accetta con umiltà: “Non riusciremo mai a ripagare il piacere che ci danno gli chef che vengono da noi con entusiasmo e buona volontà”.

Maddalena Fossati e Gennaro Esposito durante la presentazione al Don Carlos del Grand Hotel et de Milan

Stelle internazionali (qb): il sogno UNESCO

Essì perché la buona volontà, leggi solidarietà, è uno dei pilastri tradizionali della manifestazione, che quest’anno assume una dimensione ancora più ambiziosa, sostenendo attivamente la candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’UNESCO. Una missione che ha trovato in Massimo Bottura uno dei suoi più convinti sostenitori, tanto che lo chef modenese “è stato tra i primi a sostenere questa candidatura e non voleva mancare” all’appuntamento di Vico Equense.

La decisione, come evidenzia Maddalena Fossati, “verrà presa a New Delhi nel corso della sessione dal 9 al 12 dicembre prossimi”, rendendo ancora più significativa questa edizione della kermesse campana. E infatti, l’evento Bites of Italy del 9 giugno vedrà protagonisti chef internazionali che presenteranno la loro visione della cucina italiana, aggiungendo “un pizzico di internazionalità in più per la manifestazione, ma senza eccessi, quanto basta insomma”.

Per l’occasione, in cucina con Massimo Bottura ed Esposito ci saranno Alex Atala (D.O.M., San Paolo – 2 Stelle Michelin), Manu Buffara (Manu, Curitiba – 2 Stelle Michelin), Carlo Cracco (Cracco, Milano – 1 Stella Michelin), Quique Dacosta (Quique Dacosta Restaurante, Dénia – 3 Stelle Michelin), Giancarlo Morelli ( Pomiroeu, Seregno ), Himanshu Saini (Trèsind Studio, Dubai – 2 Stelle Michelin), Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio – 1 Stella Michelin) e i maestri Ampi con Sal De Riso.

Comunità solidale: il valore dell’incontro

Ma la forza di Festa a Vico risiede nella straordinaria partecipazione di “tutti gli chef che vengono gratuitamente a prestare la loro opera per il fine solidale che anima anche questa edizione”. Una generosità che trasforma l’evento in qualcosa di unico nel panorama gastronomico internazionale.

Come sottolinea la direttrice de La Cucina Italiana, si tratta di “una festa sì, della cucina del sud, della cucina italiana, e della cucina tout court. Ma, soprattutto, è una straordinaria occasione di incontro di una comunità di persone oltre che di chef”. Al centro dell’evento si intrecciano quindi con la tavola “la beneficenza, l’accoglienza” e quello spirito di condivisione che da sempre caratterizza l’ospitalità meridionale.

Il sistema di raccolta fondi mantiene la sua formula vincente: “25 euro per 5 assaggi con i biglietti venduti dalle onlus cui andranno i fondi raccolti”, permettendo al cibo di “catalizzare l’attenzione di tutti, a essere protagonista con proposte semplici”.

Premio Sostanza: gli artigiani sull’Arca

Tra le novità più significative di questa edizione spicca il Premio “Sostanza”, nato da un’idea tanto semplice quanto geniale di Gennaro Esposito. “L’abbiamo chiamato Sostanza e nasce da un po’ di telefonate ai miei colleghi durante le quali facevo loro una semplice domanda: ‘Se domani ci fosse il diluvio universale, quale artigiano da cui acquisti una tua materia prima salveresti?'”.

Con le risposte sugli artigiani preferiti da portare su una ipotetica Arca di Noè, ecco un vademecum con i nomi di “piccole e piccolissime realtà che gli chef vedono come produttrici di valore aggiunto per la loro cucina, che sono a tutti gli effetti parte della comunità di Festa a Vico”. Questi artigiani rappresentano “a tutti gli effetti ingredienti di quello che mi piace definire un paniere di cose buone, in tutti i sensi”, creando un ecosistema virtuoso che celebra l’eccellenza italiana.

Repubblica del Cibo: trattorie d’autore

La Repubblica del Cibo quest’anno “aprirà una finestra importante sulle trattorie: una ventina quelle selezionate, che hanno un carattere una identità forte in diversi angoli d’Italia”. Si tratta di luoghi dove “sembra si essere entrati nella macchina del tempo” sostiene Esposito, autentici custodi della memoria gastronomica nazionale.

Anche queste realtà trovano “un posto importante nel ‘paniere’ come gli artigiani, come strumenti di memoria, luoghi che fanno cibo di qualità”. La selezione rappresenta un omaggio a quelle insegne che hanno saputo mantenere intatta la propria identità, resistendo alle mode e preservando sapori autentici.

Non mancheranno naturalmente “grandi sommelier per grandi abbinamenti, che, nella mia esperienza personale, si realizzano poche volte nella loro capacità magica di creare una emozione straordinaria, indimenticabile, al di là dello stare bene che già è ovviamente un risultato importante”, confessa il cuoco campano.

Giovani promesse: il futuro in tavola

L’attenzione verso le nuove generazioni trova espressione in un appuntamento speciale dedicato ai giovani chef: “12 cuochi selezionati con il contributo di giornalisti, amici, clienti competenti”. Come spiega Esposito, “ci piace l’idea di farveli conoscere in questa occasione per mostrare la loro passione su un palcoscenico d’eccezione come Festa a Vico”.

Questa vetrina rappresenta un’opportunità unica per i talenti emergenti di confrontarsi con i grandi maestri della cucina italiana e internazionale, in un contesto che favorisce lo scambio di esperienze e la crescita professionale.

Consigli pratici: come vivere la Festa

Per chi avrà “la fortuna di trascorrere una o più giornate a Vico”, Maddalena Fossati offre un suggerimento prezioso: “Un consiglio per la valigia: metteteci scarpe da passeggio per intervallare assaggi degustazioni e bevute con delle grandi passeggiate, indispensabili per smaltire calorie e alcol!”.

Un suggerimento che racchiude perfettamente lo spirito dell’evento: un equilibrio tra piacere gastronomico e benessere, tra momenti conviviali e scoperta del territorio, tra alta cucina e semplicità dell’accoglienza campana.

Un suggerimento tornato utile anche in occasione della “semplice” presentazione della Festa, avvenuta presso il ristorante Don Carlos del Grand Hotel et de Milan, dove, dopo i discorsi, di scena alcune delle prelibatezze campane che saranno protagoniste a Vico.

Impegno benefico: oltre i record

L’anima solidale dell’evento punta a superare il traguardo record dell’edizione dei record, quando furono raccolti 300.000 euro. Quest’anno tra i beneficiari spicca la Fondazione Luna Blu, “nata in Liguria ora ha un ambito di azione nazionale e coinvolge ragazzi autistici che cucinano ravioli al pesto”.

L’obiettivo della fondazione è particolarmente toccante: “Con i ricavati delle vendite foraggiare un trust per sostenerli economicamente nel cosiddetto ‘dopo di noi’, assillo per qualsiasi genitore con un figlio con handicap di qualunque tipo che si preoccupa giustamente del suo futuro quando o se non potrà più contare sulla propria famiglia di origine”.

Come ogni anno, l’intero incasso sarà devoluto a sostegno di importanti realtà benefiche:

Fondazione Umberto Veronesi ETS

ALTS ITALIA ETS ODV – Associazione per la Lotta ai Tumori del Seno

San Patrignano – Società Cooperative Sociale

Fondazione Sostenitori Ospedale Santobono

Fondazione Luna Blu

Gennaro Esposito con Martina Pierotti di Luna Blu

Tutti i dettagli della kermesse sono disponibili su festavico.com e sui siti delle associazioni coinvolte.


Highlights della manifestazione

Oltre 300 chef internazionali si riuniscono gratuitamente a Vico Equense per sostenere cinque fondazioni benefiche, trasformando la Costiera Sorrentina in un ristorante a cielo aperto dal 9 all’11 giugno.

Massimo Bottura protagonista dell’evento Bites of Italy, dedicato alla promozione della candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale UNESCO, con decisione prevista a New Delhi a dicembre.

Premio Sostanza per gli artigiani del gusto, nato dalla domanda di Gennaro Esposito ai colleghi chef: “Quale produttore salvereste sull’arca di Noè?”, celebrando le piccole eccellenze italiane.

Repubblica del Cibo con trattorie storiche selezionate in tutta Italia, luoghi dove “sembra di essere entrati nella macchina del tempo”, custodi autentici della memoria gastronomica nazionale.

Dodici giovani chef emergenti avranno l’opportunità di esibirsi nel palcoscenico d’eccezione di Festa a Vico, selezionati da giornalisti, amici e clienti competenti per mostrare la loro passione.

Fondazione Luna Blu tra i beneficiari, che coinvolge ragazzi autistici nella preparazione di ravioli al pesto per creare un trust economico che li sostenga nel “dopo di noi”.

Formula di partecipazione accessibile con 25 euro per 5 assaggi, permettendo al cibo di catalizzare l’attenzione di tutti con proposte semplici ma di qualità attraverso le associazioni benefiche.

Gennaro Esposito tuttofare durante i giorni della festa, pronto a fare “le pulizie, l’autista, oltre che ovviamente il cuoco”, dimostrando una dedizione totale alla riuscita dell’evento.

Grandi abbinamenti enologici con sommelier esperti per creare “emozioni straordinarie indimenticabili” che vanno oltre il semplice stare bene, raggiungendo la magia dell’accostamento perfetto.

Obiettivo benefico ambizioso per superare i 300.000 euro raccolti nell’edizione record, confermando l’anima solidale che da oltre vent’anni caratterizza questa straordinaria manifestazione gastronomica.

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