Nel cuore della rivoluzione del gusto, la Gen Z ridisegna il rituale dell’espresso, unendo sostenibilità e qualità in un’esperienza sociale autentica. La survey dell’Istituto Espresso Italiano rivela come, oltre alla passione per il caffè, i giovani scelgano locali accoglienti e baristi esperti, trasformando il semplice gesto di bere un espresso in un manifesto di innovazione e tradizione
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Una rivoluzione nel bicchiere
L’arte del caffè si trasforma sotto gli occhi di una generazione attenta e consapevole. La recente indagine dell’Istituto Espresso Italiano, condotta dal professor Furio Camillo con Sylla, svela come il caffè non sia più soltanto una bevanda, ma un vero e proprio rituale che abbraccia valori di sostenibilità, qualità e socialità. La Gen Z, con il suo sguardo critico e innovativo, si fa portatrice di una nuova cultura che rifiuta il consumismo fine a se stesso e predilige esperienze autentiche.
Il cuore della sostenibilità
Sostenibilità e ambiente sono diventati ingredienti indispensabili nella ricetta del caffè perfetto. I giovani, spinti da una sensibilità ecologica, valutano il prodotto non solo in base al gusto, ma anche alla sua impronta ambientale. Mentre il punteggio medio di interesse per prodotti sostenibili si attesta a 7,34 su 10, emerge come il messaggio ambientale superi, per questo target, l’influenza della pubblicità tradizionale. L’attenzione al pianeta si fa così protagonista, spingendo bar e produttori a investire in pratiche green e a raccontare una filiera trasparente, dove ogni fase è in linea con i principi della sostenibilità.

Il gusto dell’eccellenza
Qualità e innovazione vanno di pari passo in questa nuova era del caffè. Con un punteggio di gradimento pari a 8,6 tra gli adulti e 6,9 tra i più giovani, l’espresso al bar diventa un’esperienza multisensoriale. L’espresso, infatti, non è solo un concentrato di aroma e sapore, ma un momento di pausa che incarna l’eccellenza artigianale e la cura del dettaglio. I consumatori, pur restando legati alla tradizione, non rinunciano a sperimentare e ad apprezzare nuovi gusti, in una continua ricerca di equilibrio tra innovazione e rispetto per la qualità storica del prodotto.
Il ruolo del barista e dell’ambiente
Il barista si conferma come il protagonista indiscusso di questo scenario. Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano, spiegava che il consumatore è l’ultimo anello della catena, colui che con la sua scelta ripaga tutta la filiera. Per i giovani, però, non basta la qualità della bevanda: essi richiedono anche un locale accogliente, un ambiente che favorisca l’interazione e una figura professionale in grado di trasmettere passione e competenza. L’esperienza in un bar diventa così un connubio di sapore, atmosfera e formazione, in cui ogni dettaglio è studiato per creare un legame emotivo e culturale.

Le molteplici facce del consumatore
L’analisi ha individuato sette cluster di consumatori, ciascuno con una propria identità e aspettative. Tra essi spiccano gli Esteti Solitari, che cercano la qualità e l’atmosfera senza un impegno sociale marcato, e gli Energici Individualisti, che vedono il caffè come elemento essenziale del loro stile di vita. Gli Esploratori di Gusto, che rappresentano il 27% del campione, amano sperimentare nuove varietà e vivere esperienze sensoriali uniche, mentre gli Addicted del caffè, con la loro passione quasi rituale, danno un valore inestimabile alla figura del barista. Queste diversità mostrano come il caffè, seppur unito da un amore comune, si declini in svariate sfumature capaci di raccontare storie diverse.
Innovazione e socialità: il nuovo rito
Il bar, inteso non solo come luogo di consumo ma anche come spazio di aggregazione, diventa il palcoscenico di incontri e dialoghi. Nonostante solo il 7% dei giovani visiti il bar quotidianamente e il 15% almeno una volta a settimana, il locale continua a essere percepito come un punto di riferimento per la socialità. La ricerca evidenzia come i Socializzatori Pratici considerino il bar un luogo d’incontro, dove il valore dell’esperienza va ben oltre il semplice atto di bere un espresso. I consigli di amici e parenti, e non le campagne pubblicitarie, guidano le scelte di questa fascia, rendendo il passaparola uno strumento potentissimo per la diffusione dei valori del caffè di qualità.

Il custode del sapere
La figura del barista assume un ruolo fondamentale nell’esperienza del caffè. Con un punteggio di importanza di 7,08 su 10, il barista è colui che incarna la tradizione e l’innovazione al tempo stesso. I consumatori, in particolare quelli appartenenti al cluster degli Addicted, apprezzano la relazione personale instaurata con chi, ogni giorno, trasforma la materia prima in arte liquida. La sua capacità di comunicare storie, di trasmettere la passione per il caffè e di valorizzare il percorso produttivo rende il bar un vero e proprio laboratorio di emozioni, dove la tecnica si fonde con il cuore.
Un futuro da costruire
Nonostante l’elevato interesse per la sostenibilità, solo il 32% degli adolescenti si dichiara propenso a frequentare corsi di approfondimento sul caffè. Questo dato rappresenta una sfida e, al contempo, un’opportunità per educare le nuove generazioni a scelte di consumo più consapevoli. Le istituzioni e i professionisti del settore hanno l’occasione di trasformare il caffè in un veicolo di conoscenza, integrando informazioni sulla filiera, sulle tecniche di preparazione e sui valori ambientali. L’obiettivo è creare una comunità informata e appassionata, capace di sostenere un modello di consumo che premi l’etica e la qualità.

Un invito a vivere l’esperienza autentica
Il messaggio che traspare da questa indagine è chiaro e rivoluzionario: il caffè diventa simbolo di una nuova era in cui tradizione e innovazione camminano insieme. La Gen Z, con il suo sguardo critico e la sua voglia di autenticità, spinge il settore verso un futuro in cui la sostenibilità non è solo una moda, ma una necessità. Locali curati, baristi preparati e un’offerta che rispetta l’ambiente si uniscono per creare un’esperienza che va ben oltre il semplice gesto del bere. È un invito a riscoprire il piacere del caffè in ogni sua sfumatura, a vivere un rituale che unisce cultura, gusto e consapevolezza.
Le prospettive
Guardando al futuro, il caffè si conferma come un elemento poliedrico e dinamico, capace di raccontare storie e di creare comunità. Le tendenze emerse dalla survey non solo riflettono il mutare delle abitudini, ma aprono la strada a un modello di consumo più sostenibile e inclusivo. La sfida è lanciata a produttori, baristi e consumatori: insieme, possono trasformare il rituale del caffè in un’esperienza che celebra l’eccellenza, la tradizione e l’innovazione. In questo scenario, ogni tazzina diventa un simbolo di una cultura in evoluzione, pronta a scrivere nuove pagine di storia.
Highlights:
- La Gen Z trasforma il rituale dell’espresso in un manifesto di sostenibilità e socialità, abbracciando valori innovativi.
- La survey dell’Istituto Espresso Italiano rivela come il caffè diventi esperienza multisensoriale e simbolo di qualità.
- Giovani consumatori prediligono locali accoglienti e baristi capaci di trasmettere passione e competenza.
- La sostenibilità guida le scelte, con un forte interesse per prodotti che rispettino l’ambiente e la filiera.
- I sette cluster di consumatori dimostrano la ricchezza e la diversità dell’esperienza del caffè.
- I Socializzatori Pratici valorizzano il bar come spazio d’incontro, dove il passaparola conta più della pubblicità.
- Il barista, con il suo ruolo chiave, incarna la fusione tra tradizione e innovazione nel mondo del caffè.
- Solo una minoranza di giovani partecipa a corsi di approfondimento, lasciando spazio a nuove opportunità educative.
- L’esperienza in bar si evolve in un laboratorio di emozioni, dove ogni dettaglio contribuisce a creare un legame autentico.
- Il futuro del caffè si prospetta sostenibile e inclusivo, unendo la cultura del gusto a una forte consapevolezza ambientale.