Nel cuore di Brera, lo storico ristorante Stendhal Milano si trasforma in un alpeggio gastronomico durante FontinaMi 2025. Come un esperto alpinista che scala le vette più impervie, lo chef Alassane Diop conquista nuove altitudini culinarie con creazioni che celebrano la Fontina DOP Lunga Stagionatura, in un viaggio sensoriale che unisce tradizione montana e raffinatezza metropolitana
di M.L. Andreis
Granitico come una montagna, Stendhal Milano è un pilastro nel panorama gastronomico della città meneghina. Dal 10 al 23 febbraio, questo tempio del gusto si è trasformato in uno dei dodici protagonisti della quarta edizione di FontinaMi, manifestazione che come una carovana di appassionati scalatori, porta nelle cucine milanesi il formaggio simbolo della Valle d’Aosta.
Non è un caso che lo chef Alassane Diop sia stato selezionato per questo evento/sfida di alta ristorazione. La sua cucina, come un ruscello alpino, scorre fluida tra innovazione e tradizione, trasformando ingredienti semplici in sinfonie di sapori che risuonano tra le pareti dello storico locale situato in via Ancona angolo via San Marco.

Ardita come la conquista di una vetta si presenta la sfida lanciata dal Consorzio Produttori e Tutela Fontina DOP: cimentarsi con la tipologia Lunga Stagionatura, un formaggio che, come un vecchio alpinista, ha accumulato saggezza e intensità col passare del tempo.
Per l’occasione, Diop ha realizzato una impresa gastronomica in due tappe che, come in una escursione in alta quota, trasporta i commensali dalle valli aostane alle sale eleganti del ristorante milanese. Il primo passo è un amuse-bouche sorprendente: Nudget di Fontina DOP Lunga Stagionatura con composta di fichi e pepe nero di Sichuan. Un incontro inaspettato come quello tra un montanaro e un viandante orientale, dove il piccante del pepe di Sichuan dialoga con la dolcezza dei fichi e la profondità della Fontina stagionata.

Avvolgente come la nebbia che rende incantanti i pascoli d’alta quota è il piatto principale ideato per celebrare questo matrimonio tra Milano e Valle d’Aosta. I Bon Bon di patate al cuore morbido di Fontina DOP Lunga Stagionatura, con tartufo bianco e fieno di porri rappresentano un’escursione gastronomica dove ogni boccone racconta una storia millenaria.

Come perle preziose nascoste tra le rocce di una montagna, questi bon bon racchiudono un cuore filante di Fontina che, al contatto con il palato, si scioglie in un’esperienza sensoriale paragonabile solo alla vista di un panorama mozzafiato dall’alto di una cima. Il tartufo bianco, come la neve che ricopre i pascoli invernali, aggiunge un tocco di eleganza e mistero, mentre il fieno di porri evoca le distese erbose dove pascolano le mucche che producono il latte per la Fontina.
Solida come le rocce dei massicci valdostani è la filosofia di Stendhal Milano, un ristorante che, proprio come il celebre letterato francese a cui deve il nome, ha fatto dell‘amore per Milano la propria ragion d’essere.
Sotto la guida dell’imprenditore milanese Marcello Forti, il locale si è affermato come un vero e proprio rifugio gastronomico dove la tradizione meneghina – con i suoi risotti “gialli” con ossobuco, i mondeghili e le cotolette – incontra l’innovazione culinaria necessaria per soddisfare un pubblico cosmopolita, esigente come escursionisti esperti alla ricerca di nuovi sentieri da esplorare.

Come le acque delle sorgenti sono delizia per gli escursionisti lungo i sentieri di montagna, i vini della cantina del ristorante accompagnano gli avventori in un percorso enologico fatto da etichette prevalentemente italiane, con qualche puntata oltralpe per rendere omaggio alle radici francesi del letterato Stendhal.
Non da meno è la cocktail list esclusiva firmata dal bartender del ristorante, che come un alpinista esperto che conosce ogni anfratto alpino, sa miscelare sapientemente ingredienti e tecniche per creare drink memorabili, perfetti come compagni di viaggio nell’esperienza gastronomica proposta.
Preziosa come una stella Alpina scovata tra le rocce, protagonista indiscussa dell’evento è la Fontina DOP. Nato 800 anni fa tra le vette più alte d’Europa, questo formaggio è l’emblema di un territorio dove natura e tradizione si fondono come neve e roccia in un paesaggio montano.

Con le sue circa 400 mila forme prodotte annualmente, la Fontina DOP si posiziona come l’ottavo formaggio di latte vaccino per volumi tra i formaggi DOP italiani, un primato che, come una vetta conquistata dopo una lunga scalata, testimonia la qualità e l’apprezzamento di questo prodotto.
Non ci siamo fatti mancare un fuori menu: gli agnolotti alle tre carni del ristorante Stendhal rappresentano un’armoniosa fusione tra tradizione e innovazione culinaria meneghina. Questo piatto, ricco e saporito, racchiude al suo interno un ripieno di tre carni selezionate, simbolo della generosità e dell’opulenza della cucina lombarda. La pasta fresca, sapientemente lavorata a mano, avvolge un mix equilibrato di carni che, una volta cotte, sprigionano profumi e sapori inconfondibili. Un piatto che, per la qualità e la quantità proposta, rappresenta uno dei tanti motivi per cui vale la pena fare una sosta in questo locale – tra i tanti – di Brera.
