Skip to main content

Nel cuore di Milano, L’Alchimia si reinventa, tornando alle sue radici per offrire un’esperienza culinaria autentica e familiare. Dopo la perdita della stella Michelin, il ristorante abbraccia una nuova filosofia, mettendo al centro i clienti abituali e la tradizione meneghina. Con un menu rinnovato dallo chef Postorino che celebra i piatti iconici e un ambiente arricchito da opere d’arte locali, L’Alchimia si propone come la “bellissima casa dei milanesi”. Il patron Alberto Tasinato sottolinea l’importanza di adattarsi ai tempi, offrendo servizi innovativi come l’animazione gratuita per bambini durante i pasti domenicali. Un ritorno alle origini che promette un 2025 ricco di sorprese e iniziative, sempre all’insegna di convivialità, accoglienza e ospitalità. Anche per i propri collaboratori

di Massimo L. Andreis

Un nuovo inizio nel cuore di Milano: nel dinamico panorama gastronomico milanese, L’Alchimia si distingue per la sua capacità di evolversi pur rimanendo fedele alle proprie radici. Dopo la perdita della stella Michelin nel 2024, il ristorante ha colto l’occasione per riflettere sulla propria identità e missione. “Quando abbiamo ricevuto la stella Michelin nel 2018 non abbiamo mai fatto nulla per perseguirla, ma il mantenerla, questo sì, rischiava di snaturare le ragioni alla base della nostra nascita, che forse avevamo un po’ trascurato dopo il riconoscimento”, afferma il patron Alberto Tasinato. Questa introspezione ha portato a una decisione coraggiosa: ritornare alle origini, mettendo al centro i clienti abituali e la comunità locale.

La “bellissima casa dei milanesi”

L’Alchimia si (ri)propone oggi come “un ristorante di quartiere dove il posto si trova, anzi si deve sempre trovare, al cliente abituale che torna da un ponte al mare o da un weekend in montagna, potendo contare su di noi come punto di riferimento non solo meramente culinario”. Per rafforzare questo legame con la città, il locale ha rinnovato i suoi spazi, arricchendoli con elementi che celebrano la milanesità. Alle pareti, grazie a un prestito dell’Archivio Fotografico Cesare Colombo, da metà febbraio si potranno ammirare gli scatti in bianco e nero dell’artista milanese, che raccontano la Milano popolare e i suoi cambiamenti dai primi anni ’50 al 2015. Queste immagini, insieme a pezzi iconici dell’Atelier Fornasetti, creano un dialogo tra passato e presente, sottolineando i valori di condivisione e accoglienza che sono i pilastri della filosofia del locale.

Un menu che celebra la tradizione

La cucina de L’Alchimia riflette questa rinnovata attenzione alla tradizione e alla semplicità. Il nuovo menu degustazione ripercorre la storia del ristorante attraverso cinque portate iconiche: dalla ricciola cruda con culatello Boschi Fratelli e crema di arachidi, ai tagliolini “in fondo al mare” con salsa marinara e ragù di crostacei, fino al coniglio grigio di Carmagnola alla Wellington con salsa rubra e polvere di peperone crusco. Oltre al menu degustazione, la carta offre piatti che sono l’essenza stessa di Milano nel mondo, come il risotto allo zafferano, la cotoletta impanata e il bollito misto. Una tradizione che si apre anche alle altre cucine italiane, con proposte come i tagliolini 36 uova piemontesi conditi col burro di malga e il pregiatissimo tartufo bianco di Alba.

Attenzione particolare alle famiglie

Consapevole dell’importanza di creare un ambiente accogliente per tutti, L’Alchimia introdurrà un servizio gratuito di animazione per i più piccoli, con atelier creativi, mentre i genitori pranzano nella più grande serenità. “La famiglia milanese con bambini e i nonni deve poter venire qui la domenica a pranzo, sapendo che potrà rimanere fino alle 5 senza ansia, senza fretta, senza fiato sul collo e formalismi”, spiega Tasinato. Questa iniziativa mira a rendere il ristorante un punto di riferimento non solo culinario, ma anche sociale, per le famiglie della città.

La firma di Giuseppe Postorino: Uovo in gabbia, creatività in volo

Protagonista ai fornelli di questa evoluzione, Giuseppe Postorino non è solo lo chef de L’Alchimia, ma il cuore di una cucina che si nutre di consapevolezza e memoria. Classe 1985, nato a Monza ma di origini calabresi, ha forgiato il suo talento tra le brigate di grandi maestri come Gualtiero Marchesi e Alberico Penati, affinando una sensibilità gastronomica che oggi si traduce in piatti di straordinaria eleganza. La sua filosofia è chiara: ogni piatto deve raccontare una storia, evocare un ricordo e al tempo stesso sorprendere.

Nel nuovo corso del ristorante, Postorino ha scelto di riscoprire i grandi classici del locale, reinterpretandoli con tocchi di modernità e leggerezza. Un esempio emblematico è il suo Uovo in gabbia, presentato in anteprima assoluta: un omaggio alla cucina del passato, dove la semplicità dell’uovo viene esaltata da una gabbia croccante che racchiude tutto il gusto di una crema delicata, arricchita da contrasti di sapori e consistenze. Tornano anche piatti simbolo come la ricciola cruda con culatello Boschi Fratelli e crema di arachidi, un gioco di equilibrio tra sapidità e dolcezza, e i tagliolini in fondo al mare, dove la pasta fatta a mano abbraccia il ragù di crostacei e la salsa marinara.

Meno orpelli, più sostanza e accoglienza, anche per il team

Ma la vera rivoluzione è nella filosofia di cucina: meno orpelli, meno sovrastrutture, più sostanza. Per il patron Alberto Tasinato, l’essenza del ristorante è nell’accoglienza e nella qualità della materia prima, non nella corsa ai riconoscimenti: “Preferiamo nasconderci noi per rendere l’ospite ancor più protagonista, concentrandoci su chi deve mangiare, non sui virtuosismi gastronomici”. Una visione che si riflette in piatti pensati per il piacere autentico del cliente, senza dogmi né formalismi. In fondo, quello dell’accoglienza è il mestiere da cui Tasinato e Pastorino provengono. Di qui l’importanza di questo aspetto e non solo nel rapporto con la clientela: “Non possiamo pretendere dal personale quello che nessuno di noi oggi sarebbe disposto a dare: ecco perché per i ragazzi che lavorano qui abbiamo preso un appartamento nello stabile con 5 posti letto, così che quando gli proponiamo la retribuzione non ci guardino come dei marziani che non sanno quale sia il costo di un affitto a Milano”. Una facilitazione di grande importanza oggi con il problema dei costi meneghini (della vita e delle abitazioni), che cementa tra l’altro lo spirito di squadra, considerando anche che sempre nello stesso edificio hanno trovato casa anche patron e chef: “Ma a piani rigorosamente diversi”, sottolineano e tengono a precisare i nostri.

Una cantina per tutti i palati

L’Alchimia vanta una cantina di oltre 900 etichette di vini provenienti da tutto il mondo, una carta dei cocktail in continua evoluzione e una lista di tè unica nel suo genere. Per permettere a ogni cliente di degustare anche i vini più rari e costosi, è stata elaborata una strategia di ricarichi contenuti che rende le grandi etichette fruibili a un pubblico più vasto. Dalla cantina sono state selezionate decine di etichette per l’area lounge bar, che affiancano l’ampia proposta di cocktail tradizionali e di twist creativi, ideali per un aperitivo o per un after dinner.

Eleganza e intimità nel dettaglio

L’Alchimia si distingue per un’ambiente raffinato ed elegante, dove funzionalità e stile si incontrano in perfetta armonia. Su 260 metri quadrati, il ristorante accoglie oltre 80 coperti, suddivisi tra il lounge bar e la sala principale. Il primo, con il suo bancone retrò e tavoli alti, crea un angolo intimo, perfetto per un aperitivo o una serata rilassante, che in estate si apre verso l’esterno, abbracciando il dehors.

Per chi cerca momenti esclusivi, le due sale private offrono esperienze uniche. La Sala Langhe, un elegante privé con boiserie che ospita una selezione di grandi etichette langarole, offre una vista diretta sulla cucina, dove la brigata di chef Postorino danza tra gesti e sguardi. La Sala Zafferano, polifunzionale e interattiva, è pensata per meeting o degustazioni, con uno schermo che si trasforma in una webcam sulla cucina, creando un’atmosfera intima e dinamica. Il design del ristorante gioca con materiali naturali, dal legno massello dei tavoli al calore dei mattoni a vista, offrendo un’ospitalità che invita alla convivialità.

Sguardo al futuro

La perdita della stella Michelin ha dato a L’Alchimia nuova adrenalina: “Sarà un 2025 pieno di sorprese, iniziative e voglia di ricominciare all’insegna di un ritorno alla nostra mission originaria. Che è poi quello che oggi chiede il cliente, soprattutto quello di quartiere”, afferma Tasinato. Il ristorante si prepara quindi a un anno ricco di novità, sempre con l’obiettivo di offrire un’esperienza autentica e accogliente ai propri ospiti.

Highlights

L’Alchimia si reinventa come “bellissima casa dei milanesi”, tornando alle origini con un’accoglienza calda e autentica.
Dopo la perdita della stella Michelin, il ristorante si concentra sui clienti abituali e sulla tradizione meneghina.
Un nuovo menu degustazione celebra i piatti iconici del locale, con proposte che raccontano la sua storia.
Opere d’arte e fotografie storiche arricchiscono gli ambienti, creando un legame con la Milano di ieri e di oggi.
Il ristorante punta sulle famiglie, con un servizio gratuito di animazione per bambini la domenica.
La carta dei vini e dei cocktail si amplia, con oltre 900 etichette e una selezione esclusiva per il lounge bar.
Una cucina che valorizza la tradizione, con piatti simbolo come il risotto allo zafferano e la cotoletta impanata.
Prezzi accessibili anche per vini pregiati, grazie a una strategia di ricarichi contenuti.
Un’atmosfera rilassata e conviviale, senza formalismi, per pranzi domenicali in famiglia fino al pomeriggio.
Un 2025 ricco di iniziative, con eventi e novità che mettono al centro il cliente e la convivialità.
Eleganza e funzionalità: 260 m², oltre 80 coperti e spazi tra lounge bar, privé e dehors per un’esperienza unica, tra intimità e convivialità.
La Sala Langhe e la Sala Zafferano offrono esperienze esclusive, con design raffinato, vista sulla cucina e spazi polifunzionali per meeting o degustazioni.

css.php