Vittorio Vaccaro porta a Milano l’autenticità dei sapori della Trinacria con il ristorante Bettola Siciliana. In cucina c’è lo chef e attore di Calascibetta, piccolo paese in provincia di Enna, che “mette in scena” la passione per la gastronomia in un viaggio tra ricordi, materie prime d’eccellenza e piatti ricchi di storia e innovazione. “Vogliamo offrire il meglio della Sicilia a chi cerca autenticità e qualità senza dover andare dagli stellati”, sintetizza Vaccaro la mission del locale aperto tra gli altri con la socia Luna Berlusconi
Massimo L. Andreis
La Sicilia batte nel cuore di Milano
Bettola Siciliana, aperto a dicembre, è il punto d’incontro tra tradizione e innovazione, dove la cucina della Trinacria diventa un’esperienza da vivere con tutti i sensi. In via Lodovico Muratori, tra insegne romane e calabresi, spicca un’insegna che profuma di casa: il locale di Vittorio Vaccaro porta in tavola il gusto verace dell’isola. “Oggi, più che mai, sento il bisogno di raccontare la Sicilia con piatti che trasudano amore e memoria”, spiega Vaccaro, “front man” di una compagine societaria costituita nelle scorse settimane, di cui fanno parte oltre allo chef anche Luna Berlusconi (figlia di Paolo, nipote di Silvio, è amministratrice unica della società, di cui possiede il 35%), David Ranucci e Luca Stellati, consigliere delegato di FD Fiduciaria Digitale.

Una cucina che va in scena
Qui la materia prima è protagonista indiscussa. Dai Nebrodi arriva il suino nero, da Enna il piacentino ennese, dall’Etna il miglior pesce spada. “Il mio obiettivo? Una cucina siciliana sgrassata, alleggerita, light ma senza perdere l’anima autentica della tradizione”, racconta lo chef. Che va oltre e pesca dal suo vissuto professionale e umano: “Amo i sapori intendi della cucina sicula ma, così come l’attore distilla sul palco del teatro un dialogo un’opera una emozione con un semplice gesto, anche nella mia cucina mi piace condensare, ma con la massima semplicità, il patrimonio gastronomico immenso della mia terra”.
Il bancone a vista è il regno dello chef, dove ogni piatto viene rifinito con cura prima di arrivare in sala. “È come un teatro: io sono il regista, la brigata è la mia compagnia, e il pubblico è lì, pronto a emozionarsi con i sapori”, racconta Vaccaro, che non ha mai smesso di unire arte e cucina. Attore, musicista, regista e ora ristoratore, con Bettola Siciliana aggiunge un nuovo capitolo alla sua carriera.

Un menu che profuma di Sicilia
Ogni piatto racconta una storia: il “falso magro” viene rivisitato con una maionese d’uovo al posto della classica farcitura; la “pasta china cu pisci spata” diventa un raffinato medaglione di pasta fresca con mentuccia, pinoli e timo; mentre “L’ovu di Vaccaro e i sordatini” è un omaggio ai nonni dello chef, che da bambino lo convincevano a mangiare l’uovo alla coque con piccoli pezzi di pane “spacciati” per militari.
La semplicità trionfa anche nelle busiate con ragù di pinoli, mandorle, pomodorini secchi e acciughe, oppure con il calamaro m’buttunato con gelatina di finocchio e arancia.

Una cantina all’altezza
Il vino è il compagno perfetto di ogni piatto, con una selezione che valorizza il territorio: dai bianchi vulcanici dell’Etna ai rossi di Noto, fino al Neroluce, un Nero d’Avola vinificato in bianco. Per gli amanti della birra, non mancano le creazioni artigianali di Cirnecobir, prodotte ai piedi del vulcano.
Non solo ristorazione
Vaccaro continua il suo percorso anche sul piccolo schermo: dal 25 febbraio torna con “Gusti d’Italia”, il programma di Food Network che lo vede protagonista insieme a Chiara Carcano. “Le mie esperienze in tv mi hanno permesso di scoprire piccole eccellenze e valorizzare produttori straordinari”, racconta.
Bando agli stereotipi
Da Bettola Siciliana si rispetta la stagionalità e si esaltano le produzioni locali. “La pasta alla Norma ci sarà, ma solo quando i pomodori saranno quelli giusti”, precisa Vaccaro. La filosofia è chiara: semplicità, autenticità e un grande rispetto per la materia prima.

Domande e risposte
Perché ci hai messo così tanto ad aprire un mio ristorante? “Perché conosce bene l’ambiente e so quanto sia dura la vita di un ristoratore”, risponde Vaccaro. Si sa: festività, weekend, giorni di riposo: lussi spesso negato a chi sta dietro ai fornelli.
Prima, il mondo. “Da giovane voleva scoprire, viaggiare. Ha calcato i palcoscenici, girato in tournée, sempre con la passione per il cibo nel cuore. Poi, cinque anni fa, la televisione ha riacceso quella fiamma sopita”, ricorda lo chef.
Lavorare sì, ma felici. Bettola Siciliana è aperta tutti i giorni, tranne lunedì e domenica sera. Perché nessuno dovrebbe essere schiavo del proprio lavoro. “Non voglio esserlo io per primo e non voglio lo siano i miei collaboratori”, conclude.

Highlights:
- Luna Berlusconi investe nella ristorazione con Bettola Siciliana a Milano.
- In cucina lo chef e attore Vittorio Vaccaro, in società con David Ranucci.
- Un ristorante che racconta la Sicilia autentica tra tradizione e innovazione.
- Materie prime selezionate: suino nero dei Nebrodi, piacentino ennese, pesce dell’Etna.
- “Vogliamo offrire il meglio della Sicilia senza dover andare dagli stellati”, dice Vaccaro.
- Un ambiente accogliente e familiare, tra mattoni a vista e ceramiche sicilian style dipinte.
- Un menu che mescola ricordi d’infanzia e ricerca gastronomica.
- Carta dei vini con focus sulle eccellenze siciliane, dai bianchi dell’Etna ai rossi di Noto.
- Vaccaro torna in tv con “Gusti d’Italia” su Food Network dal 25 febbraio.
- Un ristorante che punta su stagionalità, autenticità e rispetto della tradizione.
- Lavorare sì, ma senza prevaricare la vita privata, sia dello chef che dei suoi collaboratori.