Sei nuovi ristoranti arricchiscono la Guida 2025 dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, celebrando i sessant’anni di impegno nella valorizzazione della cucina regionale. Tra le novità, specialità iconiche e un premio d’oro che celebra l’eccellenza della tradizione italiana
Sessant’anni di storia e sapori senza tempo: l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo celebra sei decenni di dedizione alla cucina regionale italiana con l’introduzione di sei nuovi associati nella Guida 2025, presentata alle Officine del Volo di Milano. Questo anniversario ribadisce l’importanza della tradizione come patrimonio culturale e identitario del Bel Paese.
Nuove stelle della tradizione. Dai casoncelli bergamaschi alla pasta mista napoletana, le sei nuove insegne portano a 115 i locali presenti nella guida. Ogni ristorante si distingue per una specialità iconica, immortalata su piatti dipinti a mano dalla Ceramica Solimene di Vietri sul Mare, pronti a diventare trofei di gusto per gli avventori del Menu del Buon Ricordo.
I nuovi ingressi nella Guida 2025
Trattoria Taiocchi – Curno (Bergamo). Radici profonde nella tradizione bergamasca caratterizzano questo locale, fondato nel 1928. La specialità: i Casoncelli di nonna Alda, un omaggio al sapore autentico.
Darì – Verona. Situato nel centro storico, tra le mura di Palazzo Ca’ Rezzonico, il ristorante unisce la cucina veneta di Corinna e l’accoglienza enologica di Giuliano. Il Risotto all’Amarone Valpolicella Docg è il piatto simbolo.
Regina Bistecca – Firenze. Nel cuore della città, questo ristorante rende omaggio alla bistecca fiorentina di Chianina, celebrando il sapere e il sapore attraverso una collezione unica di arte e libri culinari.
Pancrazio Locanda Cilentana – Castellabate (Salerno). Una cucina che riscopre i sapori contadini, puntando su ingredienti locali e stagionali. La specialità: lo Spaghettone al ragù di fico, autentico tributo al Cilento.
Ostaria Pignatelli – Napoli. Un’ode ai classici campani, da gustare nei raffinati interni o nella terrazza vista mare. Il piatto simbolo: Pasta mista con patate e provola, vera poesia di sapori.
Taverna del Marchese – San Giorgio La Molara (Benevento). Immersa nella natura beneventana, questa insegna unisce tradizione e innovazione. La Punta di petto di vitella marchigiana su crema di patate è il fiore all’occhiello del locale.
Premi d’oro e nuovi orizzonti. Il prestigioso Piatto del Buon Ricordo d’Oro 2024 è stato assegnato alla famiglia Santini del ristorante Dal Pescatore. Una celebrazione del loro impegno nel valorizzare la cucina tradizionale italiana, premiata anche con tre stelle Michelin.
Un futuro nel solco della tradizione. Cesare Carbone, presidente dell’Unione, ha sottolineato come la forza del Buon Ricordo stia nella capacità di unire l’eleganza alla genuinità, garantendo esperienze autentiche e collezionabili in ogni angolo d’Italia e oltre i confini.
Highlights
1. L‘Unione Ristoranti del Buon Ricordo celebra 60 anni di storia e cucina regionale.
2. Sei nuovi ingressi nella guida 2025 portano a 115 i ristoranti associati.
3. Ogni locale presenta una specialità iconica rappresentata su un piatto in ceramica artistica.
4. La Trattoria Taiocchi di Bergamo si distingue per i Casoncelli di nonna Alda.
5. A Verona, Darì celebra il Risotto all’Amarone Valpolicella Docg.
6. Regina Bistecca di Firenze esalta la bistecca fiorentina di Chianina.
7. Pancrazio Locanda Cilentana propone uno Spaghettone al ragù di fico.
8. Ostaria Pignatelli a Napoli offre Pasta mista con patate e provola.
9. Taverna del Marchese nel Beneventano punta sulla tradizione agricola con la vitella marchigiana.
10. Il Piatto del Buon Ricordo d’Oro è stato assegnato alla famiglia Santini per il loro contributo alla tradizione.