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Nel cuore di Torino, il Caffè al Bicerin è un’istituzione che dal 1793 affascina i clienti con la sua storia e le sue atmosfere senza tempo. A pochi passi dalla Consolata, questo piccolo gioiello ha attraversato quattro secoli, diventando il rifugio di intellettuali, artisti e politici, da Cavour a Nietzsche. La specialità della casa, il Bicerin — un cremoso mix di caffè, cioccolato e panna — è servita in un bicchiere trasparente tra arredi ottocenteschi, uniti a una proposta gastronomica di alta qualità

di Massimo Andreis

Nel cuore di Torino, dove le luci e i suoni della città si mescolano con l’eleganza di un’epoca che non passa mai, sorge il leggendario Caffè al Bicerin, un locale che, sin dal lontano 1793, rappresenta un angolo di storia e cultura, il luogo ideale per vivere un’esperienza unica nel panorama gastronomico torinese. Ma cosa rende questo caffè così speciale?
Intanto, senza dubbio, l’aver attraversato 4 secoli di storia: quando alla fine del Settecento il Caffè al Bicerin apriva,  Torino, capitale del Regno di Sardegna, è un crogiolo di idee, arte e cultura. Il piccolo locale in piazza della Consolata è destinato a diventare ben presto un punto di riferimento per l’aristocrazia, gli intellettuali e i grandi nomi della cultura. Con la sua atmosfera raffinata e il suo arredamento d’epoca, il Caffè diventa un autentico salotto cittadino, che permette di respirare l’aria di un passato ricco di storia.
Un bicchiere che racconta tante storie
Accanto al carico della memoria, se c’è una cosa che ha reso famoso questo Caffè, è la sua specialità, il Bicerin appunto. Questa celebre bevanda torinese è un incontro perfetto tra caffè, cioccolato caldo e panna fresca, un abbraccio di sapori che ha conquistato prima il palato dei torinesi e poi quello di visitatori provenienti da ogni angolo del mondo. La preparazione del Bicerin è un vero rito, che richiede maestria e passione: servito in un bicchiere trasparente, si presenta come un’armonia di strati che evocano l’idea di una dolcezza senza tempo, che conquista al primo sorso. La sua ricetta, gelosamente custodita, è rimasta immutata nel corso degli anni, mantenendo viva quella tradizione che lo rende un simbolo della città sabauda.
Ma c’è altro: da sempre, il Caffè al Bicerin è stato il rifugio prediletto di grandi pensatori, scrittori e artisti. Qui, il tempo sembra sospendersi, mentre il passato e il presente si fondono: ogni dettaglio, ogni oggetto racconta di uomini donne e vicende che abbracciano ben 4 secoli di cultura, di cambiamenti, in generale di vita, individuale e collettiva che sia.

Nel 1856, il piccolo caffè cambia volto: l’architetto Carlo Promis progetta l’attuale palazzo in cui è ospitato, donando al locale quell’eleganza tipica dei caffè torinesi di fine Ottocento. Le boiseries in legno decorate da specchi, i tavolini tondi in marmo bianco e il bancone in legno e marmo conferiscono un fascino senza tempo. Qui, le scaffalature accolgono ancora oggi vasi di confetti, come preziosi scrigni del passato.

Poi, alla fine del XIX secolo, l’esterno si arricchisce di una raffinata devanture in ferro, con vetrinette laterali, colonnine e capitelli in ghisa, trasformandosi in una vera e propria icona cittadina. All’interno, l’ambiente raffinato e raccolto accoglie una sala con otto tavolini tondi e un bancone dal piano in marmo bianco, che invitano a una sosta lenta e meditativa.

Un palcoscenico di incontri illustri, tra politica, musica, letteratura e poesia
Tra i frequentatori più celebri del Caffè troviamo Camillo Benso di Cavour, che sedeva a un tavolino sotto l’orologio, ora segnalato da una targa commemorativa. Sotto quello e agli altri, nel tempo hanno messo le gambe (e al di sopra di essi i pensieri, le ispirazioni, le aspirazioni, le conversazioni e i progetti) Silvio Pellico, Alexandre Dumas padre, Giacomo Puccini, Maria Josè del Belgio e Friedrich Nietzsche.

Ma è agli scrittori che il Bicerin ha saputo regalare un posto speciale: Guido Gozzano, Cesare Pavese, Nino Costa, Italo Calvino e Umberto Eco, che nel suo romanzo Il Cimitero di Praga descrive il Caffè come un luogo magico, dove la fantasia si mescola alla realtà. Ogni angolo del Bicerin sembra custodire l’eco di queste voci, trasformando il caffè in un tempio della cultura, dove ogni visita è un viaggio nella memoria.

Un’atmosfera senza tempo tra piatti e delizie torinesi
L’atmosfera
che si respira nel Caffè al Bicerin è un’altra delle sue caratteristiche irresistibili. Le sue pareti sono decorate con dettagli in stile barocco, i soffitti affrescati e i tavoli in legno scuro evocano il fascino di un salotto d’altri tempi. Ogni visita al Caffè al Bicerin è un’immersione in una dimensione fuori dal tempo, un’esperienza che permette di assaporare la bellezza di un luogo che sembra fermo nel passato, ma che al contempo è incredibilmente vivo e vibrante. La posizione, poi, in Piazza della Consolata, una delle zone più pittoresche di Torino, aggiunge un tocco di magia a un locale già di per sé straordinario.
Il Caffè al Bicerin non è solo famoso per la sua celebre bevanda, ma anche per le sue delizie gastronomiche che richiamano la tradizione torinese. Dai baci di dama ai gianduiotti, passando per le torte e i biscotti freschi preparati artigianalmente, ogni piatto è una celebrazione del gusto e della qualità. Non mancano le proposte salate, che spaziano da panini gourmet a piatti tipici, tutti pensati per arricchire l’esperienza culinaria di chi visita il locale. Ogni boccone è un invito a scoprire la ricchezza della tradizione gastronomica di Torino, che qui viene proposta con grande cura e passione.
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