Nel cuore di Torino, il Caffè al Bicerin è un’istituzione che dal 1793 affascina i clienti con la sua storia e le sue atmosfere senza tempo. A pochi passi dalla Consolata, questo piccolo gioiello ha attraversato quattro secoli, diventando il rifugio di intellettuali, artisti e politici, da Cavour a Nietzsche. La specialità della casa, il Bicerin — un cremoso mix di caffè, cioccolato e panna — è servita in un bicchiere trasparente tra arredi ottocenteschi, uniti a una proposta gastronomica di alta qualità
di Massimo Andreis
Nel 1856, il piccolo caffè cambia volto: l’architetto Carlo Promis progetta l’attuale palazzo in cui è ospitato, donando al locale quell’eleganza tipica dei caffè torinesi di fine Ottocento. Le boiseries in legno decorate da specchi, i tavolini tondi in marmo bianco e il bancone in legno e marmo conferiscono un fascino senza tempo. Qui, le scaffalature accolgono ancora oggi vasi di confetti, come preziosi scrigni del passato.
Poi, alla fine del XIX secolo, l’esterno si arricchisce di una raffinata devanture in ferro, con vetrinette laterali, colonnine e capitelli in ghisa, trasformandosi in una vera e propria icona cittadina. All’interno, l’ambiente raffinato e raccolto accoglie una sala con otto tavolini tondi e un bancone dal piano in marmo bianco, che invitano a una sosta lenta e meditativa.
Un palcoscenico di incontri illustri, tra politica, musica, letteratura e poesia
Tra i frequentatori più celebri del Caffè troviamo Camillo Benso di Cavour, che sedeva a un tavolino sotto l’orologio, ora segnalato da una targa commemorativa. Sotto quello e agli altri, nel tempo hanno messo le gambe (e al di sopra di essi i pensieri, le ispirazioni, le aspirazioni, le conversazioni e i progetti) Silvio Pellico, Alexandre Dumas padre, Giacomo Puccini, Maria Josè del Belgio e Friedrich Nietzsche.
Ma è agli scrittori che il Bicerin ha saputo regalare un posto speciale: Guido Gozzano, Cesare Pavese, Nino Costa, Italo Calvino e Umberto Eco, che nel suo romanzo Il Cimitero di Praga descrive il Caffè come un luogo magico, dove la fantasia si mescola alla realtà. Ogni angolo del Bicerin sembra custodire l’eco di queste voci, trasformando il caffè in un tempio della cultura, dove ogni visita è un viaggio nella memoria.
L’atmosfera che si respira nel Caffè al Bicerin è un’altra delle sue caratteristiche irresistibili. Le sue pareti sono decorate con dettagli in stile barocco, i soffitti affrescati e i tavoli in legno scuro evocano il fascino di un salotto d’altri tempi. Ogni visita al Caffè al Bicerin è un’immersione in una dimensione fuori dal tempo, un’esperienza che permette di assaporare la bellezza di un luogo che sembra fermo nel passato, ma che al contempo è incredibilmente vivo e vibrante. La posizione, poi, in Piazza della Consolata, una delle zone più pittoresche di Torino, aggiunge un tocco di magia a un locale già di per sé straordinario.