Torino e la “piemontesità contemporanea” sono di casa alla Latteria Bera, molto più di una bottega storica: è un simbolo di una tradizione che guarda al domani senza dimenticare le sue radici. A gestire il locale è la giovane Chiara Franzoso, terza generazione di donne dietro il bancone. È lei che, con spirito innovativo e profonda conoscenza del territorio, ha saputo trasformare un piccolo negozio in un punto di riferimento per chi cerca l’autenticità. E con la panna da passeggio e i “dessert to go”, ha creato un modello di consumo che unisce il passato di una icona del commercio cittadino ai trend del presente e del futuro del fuoricasa
di Massimo Andreis
Una bottega storica, uno scrigno di tradizioni. La Latteria Bera è uno di quei luoghi che sembrano appartenere a un’altra epoca, ma che sanno ancora parlare – qualche romanticone direbbe ai cuori – contemporanei. A Torino, nel cuore della Contrada dei Guardinfanti, c’è una piccola porta che racconta oltre un secolo di storia. Qui, il profumo del latte fresco si mescola a quello dei formaggi stagionati e al dolce aroma di panna montata, richiamando torinesi e turisti in cerca di un’autentica esperienza sabauda.
Dal 1958, una storia tutta al femminile. A prendere in mano le redini di questa storica latteria furono due sorelle: Romola e Marta Bera, le “sorelle della Latteria”. Era il 1958 quando rilevarono l’attività, proseguendo la tradizione di una cooperativa lattiero-casearia che affondava le sue radici nel XIX secolo. Romola e Marta portarono avanti il negozio con passione e dedizione, vendendo latte, burro e formaggi provenienti dai contadini dell’astigiano. Negli anni, l’attività si espanse, e quando Marta decise di aprire una panetteria proprio di fronte, fu la sorella Bruna a prenderne il posto dietro il banco. Una scelta che avrebbe mantenuto viva l’anima di famiglia di questo piccolo emporio.
Il fascino del passato e l’evoluzione nel tempo. All’inizio, la Latteria Bera era molto più piccola, con un bancone in legno che serviva il quartiere intero. Negli anni Sessanta si vendevano circa 600 litri di latte a settimana, rifornendo negozi e abitazioni della zona. Negli anni Settanta, con la chiusura della bottega del calzolaio accanto, le sorelle decisero di ampliare lo spazio. Fu allora che venne abbattuto il muro divisorio e il negozio raggiunse le dimensioni attuali, sostituendo il vecchio bancone con uno frigorifero e introducendo una gamma sempre più ampia di prodotti.
Un punto di riferimento per la gastronomia torinese. Dal 2016 la gestione è passata a Chiara Franzoso, nipote di Romola. Chiara, una laurea in comunicazione e una qualifica da assaggiatrice di formaggi, ha mantenuto l’approccio artigianale e la selezione rigorosa dei prodotti. Al suo fianco, la mamma Bruna e Evelin, collaboratrice da oltre 35 anni, formano un team affiatato che ha saputo traghettare l’attività nel futuro senza tradirne le origini. La loro è una missione: portare avanti l’eredità di famiglia continuando a offrire solo il meglio del territorio.
Un tempio del gusto, dove il tempo si (è) ferma(to). Entrare alla Latteria Bera significa fare un viaggio nel tempo. L’atmosfera è quella delle botteghe di una volta, con scaffali pieni di formaggi rari, come il Montebore o il Blu del Moncenisio, e una selezione di salumi piemontesi artigianali. Il bancone frigorifero espone una varietà di prodotti che raccontano storie di piccoli produttori e tradizioni locali. Oltre 80 tipologie di formaggi, dal latte crudo ai presidi Slow Food, e una vasta gamma di prodotti dolciari, dalle paste di meliga ai brutti ma buoni, completano l’offerta.
La magia della panna montata, icona della latteria, e i “dessert to go”. Ma il vero simbolo della Latteria Bera è la panna montata. Preparata al momento con la storica planetaria Steno, celeste come i grembiuli delle sorelle Bera, questa panna è un omaggio alla tradizione. Leggera, profumata di latte fresco, appena zuccherata per esaltarne il sapore, la panna montata è diventata un rito per chiunque passi di qui. Chiara ha attualizzato la ricetta di nonna Romola, proponendola in una versione da passeggio che ha conquistato i social. Per due euro, i clienti possono acquistare un bicchierino di carta o una scodellina di alluminio con 100 grammi di puro piacere, perfetto da gustare mentre si passeggia sotto i portici di Torino.
La trovata di Chiara, quella di proporre la panna montata in versione da passeggio, è stata un successo immediato. I torinesi hanno accolto con entusiasmo questa rivisitazione di una tradizione che si era persa nel tempo. Per i più golosi, la panna può essere arricchita con gocce di cioccolato, cannella o biscottini tipici come i torcetti e le paste di meliga. E non è tutto: Chiara ha introdotto in formato “dessert to go” anche delle mini-degustazioni di salumi e formaggi servite in comode box, perfette per uno spuntino veloce o un picnic improvvisato.
Lo zabaione, il segreto torinese svelato. Accanto alla panna montata, un’altra specialità che spicca alla Latteria Bera è lo zabaione. Preparato seguendo la ricetta tramandata dalla tradizione, questo dolce al cucchiaio è un omaggio alla leggenda di San Pasquale Baylon, il frate spagnolo che, si narra, abbia inventato lo zabaione nel convento della vicina chiesa di San Tommaso. Secondo la storia, il frate avrebbe montato delle uova con lo zucchero, aggiungendovi del vino dolce per renderle particolarmente soffici. Il risultato fu così apprezzato che la ricetta si diffuse rapidamente tra i pasticceri torinesi, diventando uno dei simboli della città.
Un’offerta che guarda al futuro senza dimenticare le radici. La gestione di Chiara ha portato nuove idee e innovazioni. Oltre alla panna montata e allo zabaione, la Latteria Bera ha introdotto degustazioni personalizzate di formaggi e salumi e una presenza attiva sui social media, che ha contribuito ad ampliare la clientela e a far conoscere il negozio anche fuori dai confini cittadini. Sono state avviate collaborazioni con guide turistiche e piccole aziende locali, e oggi è possibile ordinare prodotti della Latteria Bera anche online, con spedizioni in tutta Italia e all’estero.
Un luogo del cuore per torinesi e turisti. Passare davanti alla Latteria Bera, a pochi passi da Piazza Castello, è un invito a entrare. Anche senza avere bisogno di fare la spesa, chiunque rimane incantato dalle vetrine e dall’atmosfera d’altri tempi. Qui si trovano ingredienti semplici, ma unici per artigianalità e qualità, che raccontano la passione di tre generazioni di donne. Una visita alla Latteria Bera non è solo un viaggio nel gusto, ma un’esperienza che parla di storia, tradizione e amore per la buona tavola.
Un indirizzo da non perdere, per chiunque voglia scoprire la vera anima di Torino, racchiusa in un cucchiaio di panna montata o in un sorso di zabaione caldo, come vuole la leggenda.