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Se Milano è la città della sperimentazione gastronomica, Varrone, aperto in zona Garibaldi dal 2014, ne è interprete audace e raffinato. Dieci anni di eccellenza che per il patron Massimo Minutelli non sono solo un traguardo, ma un punto di partenza per nuove sfide a colpi di carni pregiate provenienti dai migliori paesi e produttori del mondo, morso dopo morso

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Se Milano è (nel suo “piccolo”) la città al di qua dell’Atlantico che non dorme mai, Varrone è il ristorante che fa sognare (anche) i palati più esigenti. A dieci anni dall’apertura, il locale di Massimo Minutelli si conferma un tempio della carne. Collocato in via Alessio di Tocqueville, zona Garibaldi, da 10 anni l’insegna ha accompagnato la rivoluzione culinaria che, complice l’Expo del 2015, ha attraversato scosso e modernizzato la proposta food meneghina.

L’intuizione di Massimo Minutelli è stata semplice: portare nel cuore della città un ristorante che, oltre a celebrare la carne, la elevasse al rango di arte. Lo stesso nome del ristorante, Varrone, non è un caso. Ispirato al personaggio storico Marco Terenzio Varrone, che nel suo tempo si distinse per la sua ricerca dell’eccellenza gastronomica, questo nome è il perfetto portabandiera della filosofia del locale: carne, qualità e innovazione.

Dalla carne americana ai fornitori di eccellenza
Minutelli non è nuovo a questa sfida. Il suo primo ristorante, aperto a Lucca nel 2006, aveva già anticipato una tendenza che, di lì a poco, avrebbe conquistato anche Milano: il consumo di carne di alta qualità proveniente da allevamenti selezionati. All’ombra della Madonnina, Varrone ha fatto un ulteriore passo in avanti, introducendo tagli pregiati di carne americana, al centro della proposta gastronomica. Ma la vera differenza la fa la continua ricerca di nuove eccellenze. Se il Black Angus USA è stato – come ricorda Minutelli –  il primo cavallo di battaglia, oggi il locale propone anche carni come il Black Angus di Miguel Vergara, allevato in Spagna, e altre varietà che sono l’apice della qualità, in linea con una continua ricerca e innovazione che ha spinto il ristorante a una costante evoluzione del suo menu.

La qualità di Varrone non è casuale. Dietro ogni piatto c’è una selezione rigorosa dei fornitori. Minutelli ha sempre puntato su collaborazioni consolidate e di alta classe, come quella con Joselito, storico produttore di iberico, fin dal 2009. Anche la carne Wagyu, emblema della tradizione giapponese, è un punto di forza di Varrone grazie alla partnership con Ca’ Negra, azienda veneta che dal 2015 fornisce la carne di una qualità senza pari. Ma non è tutto. Le carni piemontesi di Marco Martini e La Granda, le carni spagnole provenienti da Gutrei José in Galizia, e i pregiati tagli provenienti da Stati Uniti e Australia arricchiscono l’offerta, rendendo Varrone un vero e proprio hub della carne di qualità proveniente dai paesi e dai produttori di eccellenza di questo prodotto.

Oltre la carne: la carta dei vini e l’atmosfera
Non solo carne. Per Massimo Minutelli e il suo team, la carne deve essere accompagnata da un’esperienza enogastronomica completa. E qui entra in gioco Tony Melillo, Restaurant Manager e sommelier di Varrone, che con la sua esperienza ha saputo costruire una carta dei vini che è un viaggio tra le migliori etichette italiane e internazionali. Melillo ha curato con passione una selezione di 160 etichette, con un’attenzione particolare per i grandi rossi italiani, dal Brunello di Montalcino al Sangiovese, per accompagnare ogni piatto nel modo migliore. Questa cura e passione per il vino è stata premiata nel 2022 con il prestigioso “Leccio d’Oro”, che ha riconosciuto a Varrone la miglior carta dei vini in Italia. Un traguardo che conferma quanto Varrone sia riuscito a creare una sinergia perfetta tra carne e vino, rendendo ogni visita un’esperienza gastronomica completa.

Entrare a Varrone significa immergersi in un ambiente sofisticato e moderno, dove il design elegante si mescola con la vivacità milanese. Le linee pulite e l’attenzione ai dettagli fanno di questo ristorante non solo un luogo dove mangiare, ma un’esperienza sensoriale che coinvolge anche l’estetica. Ogni angolo del ristorante è pensato per mettere a proprio agio gli ospiti, con uno staff pronto a guidarli in un viaggio gastronomico che non è solo una questione di gusto, ma di emozioni.

Questione di visione
Guardando indietro, Minutelli può essere orgoglioso dei risultati raggiunti in questi dieci anni. Varrone è diventato un punto di riferimento per chi cerca la carne di qualità a Milano, un indirizzo imprescindibile per gli appassionati di gastronomia. Ma questo è solo l’inizio. Per i prossimi dieci anni, il progetto Varrone non ha intenzione di fermarsi, con l’obiettivo di continuare a offrire un’esperienza unica, garantire sempre il meglio e a far sì che ogni ospite possa vivere un momento speciale ogni volta che varca la porta di Varrone, come ha sottolineato Minutelli, che si prepara ad affrontare nuove sfide con la stessa passione e determinazione che lo hanno portato fin qui.

Varrone, con la sua filosofia “The Philosophy of Meat Excellence”, ha dimostrato che la carne non è solo cibo: è un’esperienza, un racconto che parte dalla selezione dei migliori allevamenti fino a giungere al piatto. Con dieci anni di successi alle spalle, il ristorante di via Tocqueville si conferma un’icona della gastronomia milanese.

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