Skip to main content

Mufii non è solo un vino da bere, è un’esperienza, una storia che parla di passione, di intuizione, di coraggio e di rispetto per la natura. Ogni bottiglia di questo bianco muffato è un viaggio nel tempo e nello spazio, che ci porta in un angolo nascosto dell’Alto Piemonte, dove la botrytis cinerea trasforma le uve Erbaluce in un nettare di straordinaria eleganza. Una bevanda che insegna che la bellezza dell’imperfezione può essere un vantaggio, un insegnamento che va ben oltre la tavola e che ci invita a rivedere la nostra percezione di ciò che è “perfetto”


di
Massimo Andreis

 

Il vino è da sempre sinonimo di passione, di arte, di territorio ma anche di un incontro tra l’uomo e la natura che raramente si manifesta in modo così puro e originale come nel caso del Mufii. Creato da Elisabetta Golzio ed Ernesto Gilardi, questa piccola gemma del panorama enologico italiano nasce sfruttando la bellezza delle imperfezioni naturali per dare vita a un’etichetta unica e sorprendente. Mufii non è solo un vino, ma una vera e propria storia di intuizione, innovazione e amore per la terra. Ecco perché.


Un’intuizione che genera eccellenza
Mufii nasce nel cuore dell’Alto Piemonte, a Barengo, un piccolo paese in provincia di Novara. È lì che Elisabetta ed Ernesto, professionisti milanesi con alle spalle importanti carriere nel campo della psicoterapia e della ginecologia, decidono di dare vita a un sogno che affonda le radici nella terra, precisamente in una vigna di Erbaluce, un’uva autoctona dal carattere forte e deciso. L’avventura comincia nel 1990, quando i nostri acquistano una casa di campagna, accompagnata da una piccola vigna che inizialmente non sembrava promettere molto.

Dopo aver affidato la cura del vigneto a un contadino del luogo, nel 2004 finalmente si confrontano con il primo vino prodotto dalle loro uve, ma la delusione è grande: la bevanda è acida, imbevibile. La tentazione di gettare la spugna è forte, ma Elisabetta ed Ernesto non si arrendono:  nel 2009, durante un aperitivo al tramonto, a Ernesto viene una intuizione che accende una nuova speranza: l’idea di produrre un vino muffato.

La Muffa Nobile, infatti, è il segreto che sta dietro a alcuni dei più grandi vini al mondo, come il Sauternes francese. Se in Francia la botrytis cinerea, il fungo che provoca la muffa nobile, nasce spontaneamente nei vigneti grazie alle condizioni climatiche particolari, a Barengo la coppia intuisce che si può avere un microclima parimenti favorevole, grazie a forti escursioni termiche, capace di favorire la crescita della muffa nobile sulle loro uve.

La decisione di tentare una vinificazione con uve attaccate dalla botrytis cinerea segna l’inizio di una straordinaria trasformazione. I grappoli, appesi in ambienti umidi e ventilati, cominciano ad appassire naturalmente. In quei locali de La Passitaia, il clima secco e ventilato favorisce l’azione della muffa, riducendo il contenuto d’acqua degli acini e concentrando gli zuccheri.

 
Le caratteristiche del Mufii
Il Mufii è un vino bianco passito, ma si discosta profondamente dai tradizionali passiti. Non è eccessivamente dolce, non è appesantito da legni dominanti e ha una leggerezza che lo rende perfetto da abbinare a piatti salati. La sua creazione è un’arte che rispetta la natura, con una produzione limitata e precisa. Ogni anno La Passitaia produce solo circa 3000 bottiglie, che esprimono l’eccellenza e la ricerca continua di un equilibrio tra il terroir, il microclima e il processo di vinificazione.

Il vino si presenta con un colore dorato intenso, che rimanda alla ricchezza e alla complessità dei suoi aromi. All’olfatto, Mufii offre un bouquet complesso, che spazia dalle note floreali a quelle più complesse di frutta candita, frutta tropicale, frutta secca, miele di acacia e delicate spezie. È un profilo aromatico che affascina per la sua ampiezza e la sua profondità.

Al palato, Mufii è morbido, caldo e avvolgente, ma senza mai risultare stucchevole. La sua acidità bilanciata lo rende un vino perfettamente equilibrato, con una grande capacità di evolvere nel tempo. La botritizzazione conferisce al vino una struttura unica, che lo rende ideale per gli abbinamenti più ricercati.


Un processo lento e naturale
La produzione di Mufii è il risultato di un impegno lungo e accurato. La raccolta delle uve di Erbaluce avviene a mano, selezionando solo i grappoli che sono stati attaccati dalla muffa nobile. Una volta raccolti, gli acini vengono appesi in un ambiente ideale per l’appassimento naturale, un processo che dura circa 4-5 mesi. Durante questo periodo, le uve subiscono una concentrazione dei zuccheri grazie alla disidratazione causata dal fungo.

La vinificazione avviene in inverno, seguendo tecniche tradizionali. Una parte del vino fermenta in barrique di acacia, un legno che conferisce al Mufii una notevole eleganza e una leggera tostatura, mentre un’altra parte resta in acciaio per preservare la freschezza e i profumi primari. Dopo la fermentazione, il vino viene affinato per almeno sei mesi in bottiglia, un tempo necessario per perfezionare la sua complessità.

Un altro aspetto che distingue Mufii dalla maggior parte dei vini passiti è che non subisce alcuna stabilizzazione a freddo: questa scelta è stata fatta per non compromettere la delicatezza e la caratteristica naturale del vino. La purezza della sua essenza resta intatta, un dettaglio che dimostra l’approccio rispettoso di Elisabetta ed Ernesto verso il prodotto.


L’armonia arriva in tavola sfidando le convenzioni
Mufii non è solo un vino da meditazione, ma è pensato per essere un vino food-friendly. Se la tradizione vuole che i passiti si abbinino principalmente ai dolci, il Mufii sfida questa convenzione, proponendosi come un vino da abbinare anche a piatti salati. La sua eleganza e la sua freschezza lo rendono perfetto con formaggi erborinati, come il Gorgonzola, ma anche con piatti più complessi, come il foie gras o preparazioni dolci e salate della pasticceria secca.

Non è un caso che il Mufii sia stato scelto come eccellenza del territorio e servito in contesti prestigiosi, come alla Buvette del Senato di Roma, abbinato a formaggi e altre specialità gourmet. La sua versatilità permette di esplorare nuovi orizzonti gastronomici, tanto più che la sua struttura leggera e la dolcezza contenuta lo rendono adatto a piatti non solo dolci, ma anche con contrasti forti, come piatti salati con una componente grassa o piccante.

Il sogno di Elisabetta ed Ernesto è proprio questo: sconvolgere le convenzioni del vino muffato, portandolo in contesti diversi da quelli tipici dei dessert, e dimostrare che un vino così raffinato può essere protagonista di tutta la cena.

Un piccolo vino dal grande futuro. Nel segno dell’imperfezione
Mufii è un vino di nicchia, destinato a un pubblico che cerca la qualità, la raffinatezza e l’unicità. La sua produzione limitata e il suo processo di creazione che rispetta il ritmo naturale lo rendono un prodotto raro e prezioso, quasi una boutique wine. Non è un caso che, nonostante la sua giovane età, Mufii stia già guadagnando il favore di ristoranti stellati e sommelier di alto livello, che lo hanno inserito nelle loro carte dei vini.

Ma Elisabetta ed Ernesto hanno ben chiaro il loro obiettivo: “Mantenere il Mufii come un prodotto esclusivo, destinato a chi sa apprezzarne la finezza e la storia”. La sfida è quella di rimanere una piccola realtà produttiva, ma al tempo stesso ambire a diventare un riferimento nella ristorazione gourmet, un po’ come il Sauternes per la Francia, ma con l’anima e il carattere dell’Alto Piemonte.

Il viaggio di Mufii è solo all’inizio, ma è senza dubbio una delle storie più affascinanti del panorama vinicolo italiano, una storia che parla di passione, di sperimentazione e di un amore profondo per il territorio. Un nettare da non dimenticare, pronto a conquistare il palato e il cuore di chi avrà la fortuna di assaporarlo.

La visione di Elisabetta ed Ernesto non è solo quella di produrre un vino di qualità, ma anche quella di farne un simbolo di un nuovo modo di intendere l’enologia, dove l’imperfezione non è più da scartare, ma da celebrare. In un mondo dove tutto tende a essere omologato e perfetto, dove la diversità è ancora vista con sospetto se non con ostilità, al di là delle mode e delle enunciazioni di principio, Mufii è la prova che la vera eccellenza risiede spesso in ciò che è autentico e imperfetto.

css.php