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Dove l’artigianalitá e l’eccellenza gastronomica si incontrano: con ALMA un evento che celebra l’Italia più autentica, 23 nuovi MAM e 20 anni di successi

 

Nel cuore della Food Valley, il Teatro Regio di Parma ha ospitato un evento che ha emozionato e ispirato. In questa cornice straordinaria, ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ha celebrato i 23 nuovi Maestri d’Arte e Mestieri delle Arti Agrarie, del Gusto e dell’Ospitalità. Un’occasione speciale che non solo ha premiato i migliori talenti nel mondo della gastronomia, ma ha anche festeggiato i venti anni di attività di questa scuola che ha formato migliaia di professionisti, ambasciatori del Made in Italy nel mondo. E, come se non bastasse, l’evento ha avuto anche un tocco di magia, grazie all’ingresso della Scuola nel club esclusivo dei luoghi dove l’arte e la tradizione si fondono con l’innovazione.

I nuovi Maestri della tradizione italiana

Quest’anno, la quinta edizione del programma MAM (Maestro d’Arte e Mestiere) ha avuto un risvolto speciale, con un doppio appuntamento: dopo la cerimonia di Venezia, che ha premiato 40 Maestri delle Arti Decorative, a Parma sono stati premiati 23 nuovi Maestri legati al mondo gastronomico. La divisione in tre aree – produzione, trasformazione e ristorazione – ha dato spazio a una varietà di professioni che raccontano la bellezza del nostro patrimonio enogastronomico. Dall’olio alla pasta, dal formaggio alla pizzeria, ogni settore ha trovato il suo protagonista, portatore di un sapere che si tramanda da generazioni. Il verdetto è chiaro: l’Italia è ancora la capitale mondiale della qualità.

Custodi di una cultura senza tempo

La cerimonia ha premiato, tra gli altri, Filippo Drago per la produzione di grani e cereali in Sicilia, Luigi Biasetto per la pasticceria in Veneto e Valeria Piccini, una delle voci più autorevoli della cucina toscana. Ma non solo: è stato il momento anche per riconoscere l’innovazione, con premi speciali a Faith Willinger, giornalista e scrittrice americana, che ha ricevuto il premio alla carriera per la promozione della cultura gastronomica italiana, e a Ilaria Cappuccini, sommelier influencer, che ha vinto il Premio Allievo d’Arte e Mestiere. Il tutto condito da una degustazione che ha permesso agli ospiti di assaporare le eccellenze gastronomiche del territorio, tra cui il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e il Culatello di Zibello.

ALMA, cuore pulsante della formazione gastronomica italiana

Ma non solo premi e celebrazioni. L’evento al Teatro Regio ha anche rappresentato un’occasione unica per festeggiare i venti anni di ALMA, la Scuola che, nata nel 2004, ha formato oltre 14.000 studenti provenienti da 80 nazioni diverse. In questo periodo, ALMA ha ampliato il suo raggio d’azione, diventando un punto di riferimento non solo per cuochi e pasticceri, ma anche per sommelier, maestri di sala, manager della ristorazione e bakery chef. Un vero e proprio centro d’eccellenza internazionale che ha saputo innovare pur mantenendo salda la sua identità legata alla tradizione.

La formazione dei talenti del futuro guarda al presente con occhi curiosi e preparati

La cerimonia ha evidenziato anche l’impennata nelle richieste di occupazione, un fenomeno che, post-Covid, ha visto il tasso di assunzione degli allievi salire dal 30,5% nel 2019 all’81% nel 2023. Un segnale chiaro della crescente domanda di professionisti qualificati nel settore enogastronomico. Le opportunità di lavoro arrivano principalmente dall’Italia (84%), con un focus particolare sull’alta ristorazione (36%), ma anche dalla pasticceria (18%) e dall’hôtellerie (14%). Una dimostrazione che il percorso formativo di ALMA è in perfetta sintonia con le necessità del mercato.

Non basta essere bravi, bisogna essere pronti a innovare

Il successo di ALMA sta proprio nell’integrazione tra tradizione e innovazione. Alberto Figna, presidente della Scuola, ha sottolineato come ALMA non si limiti a preservare la tradizione culinaria, ma cerchi anche di spingere avanti il nostro patrimonio gastronomico. La missione di ALMA è quella di formare una nuova generazione di professionisti che non solo sappiano cucinare, ma che siano anche in grado di innovare, preservando l’autenticità del Made in Italy. La Scuola, infatti, collabora con oltre 700 strutture, tra ristoranti, laboratori di pasticceria e hotel di prestigio, offrendo agli studenti un’opportunità formativa che li prepara a lavorare nei contesti più esigenti.

Plasmare il futuro della buona cucina

Siamo solo all’inizio. Con i 20 anni di ALMA alle spalle, la Scuola ha messo in piedi un progetto che guarda al futuro con ottimismo e determinazione. Con una didattica di altissimo livello e una rete di collaborazioni che abbraccia tutto il mondo, ALMA è il posto dove i sogni gastronomici si trasformano in realtà concrete. La Food Valley è il suo terreno fertile, un luogo dove l’arte culinaria non è solo un mestiere, ma un modo di vivere, di educare e di guardare al domani.

La lezione è chiara: tradizione e innovazione sono le chiavi per il successo. E mentre ALMA continua a formare i cuochi, i pasticceri e i manager del futuro, il suo impegno verso l’educazione culinaria di qualità rimane saldamente radicato nei valori della convivialità, dell’ospitalità e della passione per il cibo. Un futuro che promette di essere ricco di sfide, ma anche di opportunità per chi, come ALMA, sa dove sta andando.

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