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Una rivoluzione tutta femminile. Nell’edizione 2025 de Le Soste, storica guida dei ristoranti d’eccellenza italiani ideata da Gualtiero Marchesi, si affiancano a nomi illustri del panorama enogastronomico tre nuove protagoniste: Antonia Klugmann, Cristiana Romito e Catia Uliassi. Loro, portavoce di una nuova visione, rappresentano il volto moderno e raffinato della ristorazione italiana.

Tradizione e novità: il debutto in libreria e una firma d’autore

Per la prima volta, Le Soste arriva sugli scaffali delle librerie. Edita da Gribaudo e acquistabile nel circuito Feltrinelli, questa edizione si distingue non solo per la qualità dei contenuti, ma anche per la prefazione firmata dallo psichiatra Paolo Crepet e per le illustrazioni di Vanni Cuoghi. L’artista genovese, con la sua inconfondibile sensibilità, ha reso ogni pagina una piccola opera d’arte, trasformando la guida in un vero libro da collezione. Non una semplice guida, ma un percorso visivo ed emozionale.

Cucinare non è più solo un’arte di famiglia. Paolo Crepet ha sottolineato come oggi le tradizioni culinarie si stiano perdendo, complice una società in cui il tempo è sostituito dalla fatica e da distrazioni moderne. Anche le scuole alberghiere soffrono: il numero degli iscritti è crollato drasticamente, scendendo a meno della metà in pochi anni.

Gusto, talento e territorio

Milano ha ospitato la presentazione della nuova edizione presso la sala Balzan del Corriere della Sera. Alla serata hanno partecipato Davide Oldani, chef due stelle Michelin del D’O di Cornaredo, e il vicepresidente dell’associazione, Antonio Santini del Dal Pescatore. Moderato dal giornalista Gabriele Principato, l’evento ha svelato l’eleganza dell’arte di Cuoghi e ha messo in risalto l’importanza della narrazione visiva nella gastronomia.

Le Soste raccoglie 103 schede che raccontano i ristoranti italiani d’eccellenza, da Agli Amici della famiglia Scarello a Zum Löwen dei Matscher, con una selezione che rappresenta l’eccellenza gastronomica. Oldani ha ribadito l’importanza del fare sistema: quando un territorio offre esperienze di qualità, ne beneficia l’intera comunità.

L’arte come linguaggio e i premi

Vanni Cuoghi ha reinterpretato il logo dell’associazione, originariamente ideato da Emilio Tadini negli anni Ottanta, con un tocco contemporaneo. La sua illustrazione di due rondini in abiti vittoriani che viaggiano su una mongolfiera simboleggia il viaggio, il cambiamento e l’evoluzione, un messaggio che abbraccia l’intera tradizione culinaria italiana.

L’edizione 2025 sarà celebrata con una cena di Gala il 27 gennaio, dove saranno assegnati i prestigiosi premi della guida. Tra i riconoscimenti, il premio Colombani al miglior sommelier andrà a Manuele Pirovano, sommelier del D’O, e il premio Franco Ziliani per l’Innovazione sarà conferito a Fabrizio Mellino del Quattro Passi di Nerano.

Nuove eccellenze e nuovo consiglio

L’associazione accoglie anche nuovi membri. Sono 14 i ristoranti che fanno il loro ingresso, portando nuovi volti e storie all’interno di Le Soste: da Vitantonio Lombardo di Matera a Michelangelo Mammoliti del Rei Natura di Serralunga d’Alba, la famiglia de Le Soste si arricchisce di nuove esperienze.

Nel consiglio direttivo entrano Antonia Klugmann, chef del ristorante L’Argine a Vencò, Cristiana Romito, maître del tre stelle Reale, e Catia Uliassi, maître del ristorante Uliassi. Un segnale forte che riconosce l’importanza della visione femminile nella costruzione della nuova identità gastronomica italiana.

 

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