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Finalmente partono i lavori del nuovo hotel Marriott a Porta Susa, a Torino. Dopo sei anni di attesa e un ginepraio burocratico, il progetto targato Vastint, ramo immobiliare della holding Interogo che controlla Ikea, si appresta a trasformare l’ex stazione ferroviaria in un hotel della catena Marriott Tribute. Questa storica rigenerazione urbana diventerà simbolo della trasformazione di Torino, che riqualifica edifici dismessi a favore del turismo e degli eventi.

Un passo indietro: nel 2018, Vastint acquisisce per 6,4 milioni di euro l’area di Porta Susa, lanciando una visione ambiziosa per la città. La speranza era quella di inaugurare l’hotel in concomitanza con le ATP Finals, ma la burocrazia e gli imprevisti hanno allungato i tempi. Marco Mor, managing director di Vastint Italy, conferma che l’obiettivo è comunque arrivare alla fine dei lavori entro il 2027, in modo da consegnare alla città una struttura iconica, pronta a ospitare altri grandi eventi.

Nel 2025, i cantieri dovrebbero finalmente prendere il via. La pandemia, il crollo del tetto dell’antica stazione nata nel 1856 e una revisione completa del progetto non hanno fermato l’ambizione di Vastint. L’hotel di Torino segue infatti il modello del progetto già realizzato a Verona, dove un altro scalo ferroviario è stato trasformato in una moderna struttura Marriott. L’architettura del progetto torinese vedrà prima di tutto il restauro dell’edificio storico, destinato a reception, ristoranti, bar e aree comuni, affiancato da una piazza verde e un dehors che collegheranno la vecchia e la nuova Porta Susa.

Interni dal carattere unico daranno vita a un’esperienza aperta alla città. Gli spazi si ispirano ai salotti torinesi, integrando anche un’area conferenze con sale capaci di ospitare fino a 400 persone, e progettati grazie alla collaborazione tra lo studio Lombardini 22 di Milano e l’architetto torinese Norberto Vairano. Mor spiega come il progetto sia pensato per essere un luogo d’incontro aperto a tutti, evidenziando l’attenzione verso il tema dell’ospitalità e dell’accessibilità.

Oltre 40 milioni di euro di investimento segnano la fiducia di Vastint nel futuro di Torino. La seconda fase dell’intervento prevede la costruzione di un edificio di sette piani che ospiterà le camere dell’hotel, direttamente collegato alla struttura storica. L’intero complesso sarà eco-friendly, in linea con l’impegno del gruppo per diventare Carbon Neutral entro il 2030. Un progetto ambizioso che, grazie all’uso di legno lamellare da foreste certificate e alla prefabbricazione innovativa, consentirà di montare le 200 camere in soli due mesi.

L’uso di moduli prefabbricati porterà un’accelerazione significativa ai lavori. Vastint ha brevettato un sistema costruttivo che permette di assemblare in anticipo ogni camera completa di bagno, impianti e finiture. Con una velocità di installazione stimata in cinque camere al giorno, l’intera struttura sarà pronta in tempi record, offrendo un esempio virtuoso di sostenibilità ed efficienza.

Mor sottolinea che, nonostante i rallentamenti, Vastint resta fedele alla volontà di investire nel capoluogo piemontese, contribuendo alla sua evoluzione e crescita. Un hotel Marriott a Porta Susa non è solo un progetto alberghiero, ma un impegno concreto per la riqualificazione di Torino e una promessa di sviluppo per l’area circostante.

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