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La bandiera della mixology è scossa (in senso buono) da un vento che spira da Madrid: è qui che è stata svelata la classifica The World’s 50 Best Bars, che ha decretato i migliori 50 cocktail bar del pianeta, con una sorpresa tutta italiana. Se il primo posto è stato conquistato infatti dall’Handshake di Città del Messico, il podio e buona parte della top 10 vedono una forte presenza italiana, anche se al di fuori dei confini nazionali.

Un dato impressionante emerge: tre dei primi dieci locali sono guidati da italiani, ma operano all’estero. Al secondo posto troviamo Bar Leone di Hong Kong, gestito da Lorenzo Antinori, un locale che gioca sull’effetto nostalgia dei vecchi bar di quartiere, con una miscelazione raffinata ma accessibile. Sul terzo gradino, il Sips di Barcellona, capitanato da Simone Caporale, che ormai è una presenza fissa nelle parti alte della classifica. Sempre a Barcellona si piazza il Paradiso, l’innovativo speakeasy di Giacomo Giannotti e Margarita Sader, noto per aver rivoluzionato le regole del settore. Gli italiani all’estero, insomma, si confermano protagonisti assoluti della mixology internazionale.
Ma quali sono i cocktail bar italiani che brillano in patria? Anche qui non mancano le sorprese. Milano si fa notare con una nuova entrata: il Moebius, di Lorenzo Querci, che ha fatto il suo debutto al 38° posto. Querci non sembra intenzionato a fermarsi, con l’imminente apertura di Lubna, un progetto ambizioso che unirà cucina, eventi e arte nel cuore della città. Il Moebius ha superato il celebre 1930, sempre di Milano, che quest’anno si è classificato al 50° posto, scivolando dal 42° del 2023.
Anche Roma ha i suoi rappresentanti di spicco. Il Drink Kong, guidato da Patrick Pistolesi, rimane il miglior bar italiano, anche se ha subito un lieve calo, passando dalla 22ª posizione del 2023 alla 33ª. Nel frattempo, il Locale di Firenze guadagna ben 10 posizioni, arrivando al 36° posto, confermando la sua presenza tra i migliori cocktail bar del Paese.
Se da una parte ci sono nuove entrate e scalate importanti, dall’altra si registrano anche uscite di scena. L’Antiquario di Napoli, che lo scorso anno era ancora tra i primi 50, quest’anno si ferma alla 78ª posizione, mentre il romano Freni e Frizioni esce dalla top 50, piazzandosi al 53° posto. Anche Milano deve accontentarsi di un’altra presenza nella classifica più bassa, con il Camparino in Galleria, che si trova alla 92ª posizione.
Guardando alla classifica nel suo complesso, il The World’s 50 Best Bars premia l’eccellenza, ma non senza suscitare qualche discussione. I criteri di selezione non sempre sono chiari e spesso il dibattito su cosa renda un bar davvero il migliore si accende tra appassionati e addetti ai lavori. Tuttavia, una cosa è certa: gli italiani, dentro e fuori dai confini nazionali, continuano a fare scuola nel mondo della mixology.
Con l’Handshake di Città del Messico in testa, seguito dai nostri Bar Leone e Sips, la top 10 si completa con altri nomi di rilievo: Tayer + Elementary di Londra, Jigger & Pony di Singapore, Line di Atene, Tres Monos di Buenos Aires e Alquimico di Cartagena. La presenza italiana, sebbene più forte all’estero, è una testimonianza della creatività e dell’abilità che i nostri bartender portano in tutto il mondo, rendendo l’Italia un punto di riferimento per chi cerca innovazione e qualità dietro al bancone.
Mentre la classifica fa discutere, una cosa è chiara: il panorama dei cocktail bar italiani è in continua evoluzione, con nuove realtà che emergono e vecchi classici che si riconfermano. E il futuro della mixology, anche grazie agli italiani, si prospetta sempre più spumeggiante.

The World’s 50 Best Bars: la lista completa

  1. Handshake Speakeasy, Città del Messico
  2. Bar Leone, Hong Kong
  3. Sips, Barcellona
  4. Tayer + Elementary, Londra
  5. Jigger & Pony, Singapore
  6. Line, Atene
  7. Tres Monos, Buenos Aires
  8. Alquimico, Cartagena
  9. Zest, Seoul
  10. Paradiso, Barcellona
  11. Himkok, Oslo
  12. BKK Social Club, Bangkok
  13. Connaught Bar, Londra
  14. Double Chicken Please, New York
  15. Overstory, New York
  16. Lady Bee, Lima
  17. Baba au Rum, Atene
  18. Coa, Hong Kong
  19. The Cambridge Public House, Parigi
  20. Tlecan, Città del Messico
  21. Caretaker’s Cottage, Melbourne
  22. CoChinChina, Buenos Aires
  23. Salmon Guru, Madrid
  24. Martiny’s, New York
  25. Bar Benfiddich, Tokyo
  26. Maybe Sammy, Sydney
  27. Superbueno, New York City
  28. Nutmeg & Clove, Singapore
  29. Satan’s Whiskers, Londra
  30. Panda & Sons, Edimburgo
  31. Tan Tan, Sao Paulo
  32. Licoreria Limantour, Città del Messico
  33. Drink Kong, Roma
  34. Jewel of the South, New Orleans
  35. Byrdi, Melbourne
  36. Locale Firenze, Firenze
  37. Scarfes Bar, Londra
  38. Moebius Milano, Milano
  39. Bar Nouveau, Parigi
  40. Mimi Kakushi, Dubai
  41. Bar Us, Bangkok
  42. Virtu, Tokyo
  43. Atlas, Singapore
  44. La Sala de Laura, Bogota
  45. Roda Huset, Stoccolma
  46. Floreria Atlantico, Buenos Aires
  47. Analogue Initiative, Singapore
  48. El Gallo Altenero, Guadalajara
  49. Danico, Parigi
  50. 1930, Milan
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