Un mondo in continua evoluzione che guarda avanti, con i ristoranti che si trasformano in bistrot, le trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo e le enoteche che sperimentano nuovi concept culinari. La ristorazione italiana sta vivendo una rivoluzione, dettata da ritmi di vita sempre più frenetici e da un uso costante della tecnologia che influisce sull’esperienza fuori casa.
Trend che vengono fotografati nella nuova guida pubblicazione del Gambero Rosso che incarna questo cambiamento, proponendosi con un design completamente rinnovato. Paesaggi evocativi e piatti della tradizione arricchiscono la grafica, mentre l’introduzione di nuovi simboli, come il razzo per le avanguardie o lo smile per il miglior rapporto qualità-prezzo, accompagna il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della gastronomia italiana. La guida celebra il connubio perfetto tra tradizione, innovazione e creatività.
Tempi stretti e semplicità in cucina sono diventati le nuove regole non scritte. Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero Rosso, ha sottolineato come ormai i piatti si basino su un massimo di tre ingredienti, abbandonando le presentazioni barocche e preferendo un servizio meno formale. I clienti cercano sempre più ambienti accoglienti e un’esperienza culinaria informale, ma di qualità.
I numeri della guida 2025
La guida censisce ben 2.425 locali tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot e locali internazionali. Quest’anno, 400 nuove realtà fanno il loro ingresso, a dimostrazione di un panorama gastronomico in continua espansione.
Le Tre Forchette: l’élite della cucina italiana
In vetta alla classifica delle Tre Forchette, i simboli dell’eccellenza culinaria italiana, ci sono ancora una volta Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro e Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba, entrambi con un punteggio di 97 centesimi. Segue, con 95 centesimi, Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana, che continua a splendere nell’Olimpo dei grandi chef, pur scendendo di un gradino rispetto all’anno scorso.
Sono 52 le insegne che ottengono il massimo punteggio, con sei nuove eccellenze che entrano nella lista. Tra queste, il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano.
L’impegno verso la sostenibilità è premiato con la Forchetta Verde, attribuita quest’anno a L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann, che si distingue per il suo rispetto dell’ambiente.
Le Tre Gamberi e il fenomeno delle trattorie contemporanee
Le trattorie italiane stanno ridefinendo la loro identità. Sono 40 quelle premiate con le Tre Gamberi, segno di una vera e propria contaminazione tra cucina tradizionale e tecniche moderne. Tra le novità di quest’anno, Arieddas–La Cucina della Marmilla fa il suo debutto con grande successo, mentre Agra Mater a Colmurano spicca anche per il suo impegno ambientale, ricevendo il premio di Gambero Verde.
Le eccellenze tra vini e cucina etnica
Il mondo del vino non è da meno: 11 wine bar ricevono il riconoscimento delle Tre Bottiglie, con l’ingresso dell’Enoteca della Valpolicella a Fumane tra le migliori. Nella categoria delle cucine etniche reinterpretate, i Tre Mappamondi premiano 8 locali, tra cui Il Gusto di Xinge a Firenze e Vero–Omakase Rooftop a Nola.
Bistrot e nuove tendenze: Le Tre Tavole
In un contesto di trasformazione, anche i bistrot si fanno sempre più protagonisti. La guida manda in pensione le vecchie Cocotte, premiando invece le Tre Tavole, simbolo di una cucina veloce ma curata, che combina tradizione e modernità in location eleganti e accoglienti. Tra le novità più interessanti, si segnalano Ahimè a Bologna e Epiro a Roma.
I Premi Speciali: l’eccellenza in tutte le forme
I 22 premi speciali della guida 2025 celebrano i protagonisti della ristorazione in ogni ambito. Da Antonio Lerro, eletto Cuoco Emergente, al Ristorante Al Gatto Verde di Modena, insignito del titolo di Novità dell’Anno, fino a Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi, che ricevono il premio come Ristoratori dell’Anno.
La ristorazione italiana è in piena trasformazione, ma resta fortemente radicata nelle sue tradizioni. La guida Ristoranti d’Italia 2025 racconta un settore che, pur innovandosi, non dimentica le sue origini, offrendo un’esperienza sempre più autentica e al passo coi tempi.