di Massimo L. Andreis
Quella di Acetaia Giusti è una storia di tradizione e innovazione, con radici profonde nel cuore di Modena ma/e con una visione imprenditoriale che guarda lontano. Fondata nel 1605, Acetaia Giusti è la più antica casa produttrice di Aceto Balsamico di Modena al mondo. Da 17 generazioni, la famiglia Giusti tramanda l’arte acetiera, affinandola nel tempo con passione e dedizione. Oggi, guidata da Claudio Stefani, rappresentante della 17esima generazione dopo la scomparsa dello zio Giuseppe Giusti, l’azienda continua a crescere (anche attraverso l’apertura di negozi, anzi, boutique monomarca) e a conquistare i mercati globali (anche mediante punti vendita/corner in luxury store), mantenendo salda la sua identità e i suoi valori.

Claudio Stefani davanti al ritratto di un antenato (“Uno dei 6 o 7 Giuseppe Giusti succedutisi in azienda – e in famiglia – dal 1600 in poi”), all’ingresso del Museo di Casa Giusti
Un prodotto “di moda” che racconta una storia secolare
“Fare un prodotto super buono e super bello attraverso un procedimento di produzione lento ma una velocità di organizzazione del lavoro folle” è il mantra di Claudio Stefani, che sottolinea come la qualità sia il pilastro fondamentale su cui si basa ogni decisione in azienda. L’Aceto Balsamico di Modena, pur essendo oggi un simbolo internazionale del made in Italy, era originariamente un prodotto locale, sconosciuto al di fuori della sua terra d’origine fino a metà del secolo scorso. È stato solo a partire dagli anni ’60 e ’70 del 900 che ha iniziato a farsi strada sui mercati internazionali, grazie anche all’abilità di realtà come Acetaia Giusti nel trasformare questo antico prodotto in un’icona globale dell’italian food, simbolo e fonte di business per il modenese, di cui è figlio, idea, fiore all’occhiello.
Acetaia Giusti produce aceti di diverse categorie, tra cui il pregiato Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, invecchiato per almeno 12 anni o oltre 25 per la versione extravecchio. In questo procedimento conta il legno delle botti secolari, molte delle quali risalgono al XVIII e XIX secolo, che conferisce all’aceto balsamico le sue caratteristiche uniche: il castagno dona il classico colore bruno, il ciliegio addolcisce il sapore e il ginepro conferisce un’essenza resinosa. A loro volta, le ricette e i metodi di affinamento del balsamico sono frutto di secoli di esperienza, tramandata di generazione in generazione. Tra i prodotti più rappresentativi di Acetaia Giusti troviamo la Collezione Storica, con aceti classificati per numero di medaglie (da 1 a 5) ottenute nelle Esposizioni Universali della Belle Époque, quando il produttore emiliano iniziò a raccogliere riconoscimenti in tutto il mondo. “Una peculiarità dell’aceto balsamico è che non viene categorizzato in maniera verticale, per invecchiamento, a motivo della particolare modalità di produzione che mescola di continuo annate differenti del prodotto nei ‘vascelli’, cioè le botti, realizzate con legni diversi e con una longevità anche di centinaia di anni”, puntualizza Stefani.

‘Vascelli’ a Casa Giusti, dove, collocati sotto le volte di legno, prendono caldo, umidità e subiscono escursioni termiche ideali per invecchiare al meglio
La famiglia Giusti: una tradizione secolare di passione e innovazione
L’imprenditore, che “nasce” ingegnere gestionale con esperienza internazionale, è alla guida dell’azienda di famiglia da alcuni anni: entrato in Acetaia nel 2005, vi ha portato una nuova visione imprenditoriale, basata su flessibilità e miglioramento continuo. “Quando sono arrivato, forte della mia esperienza in Accenture, ero convinto che si potesse ingegnerizzare il business ed elevare la qualità del prodotto,” racconta Stefani. Che, nel giro di pochi anni, ha effettivamente trasformato l’azienda, portando il fatturato da 1,6 milioni di euro a quasi 20 milioni. Oggi, Acetaia Giusti conta quasi 90 dipendenti e quattro filiali commerciali estere (Germania, Stati Uniti, Hong Kong e Seul), esportando i suoi prodotti in oltre 80 paesi.
Il successo dell’azienda è il risultato di una strategia che combina sapientemente tradizione e innovazione. Uno degli aspetti centrali è il benessere dei collaboratori. “Creare passione umana tra i collaboratori è importante quanto saper fare business,” spiega Stefani. Ecco perché Acetaia Giusti è impegnata a garantire un ambiente di lavoro inclusivo e stimolante, offrendo ai dipendenti benefit come orari flessibili, piani di welfare e sostegno alla natalità. Nel 2023, l’azienda ha investito 250.000 euro in bonus per i propri dipendenti, dimostrando un impegno concreto nel creare un ambiente lavorativo positivo e gratificante.

Una delle sale del Museo
Casa Giusti: un’esperienza immersiva tra storia e sapori
Nel 2018, Acetaia Giusti ha acquisito un borgo agricolo alle porte di Modena, trasformandolo in Casa Giusti, un luogo che racconta la storia dell’azienda e dell’arte acetiera, aperto alle visite tutto l’anno. “La logica che sta dietro la visita è di tipo win-win,” spiega Stefani. Non si tratta solo di vendere un prodotto, ma di far comprendere ai visitatori il valore culturale e storico che l’aceto balsamico rappresenta. Un obiettivo che trova la sua espressione più alta nel museo di Casa Giusti, che accoglie ogni anno circa 40.000 visitatori, offrendo loro un percorso immersivo che racconta la storia della famiglia e del prodotto attraverso dieci sale espositive, degustazioni e visite alle antiche acetaie. “E’ importante accompagnare il cliente nella conoscenza del prodotto, dei suoi tempi, della sua storia, della sua qualità”: solo così secondo Stefani si può spiegare e far capire che l’aceto balsamico non è solo quello che si compra nella GDO a 2 o 3 euro. Di qui il modello della boutique come negozio monomarca per la vendita dei prodotti dell’Acetaia, che è però prima e soprattutto un luogo dove non è la logica del puro marketing a contare: “Nelle nostre boutique, non è l’esposizione, oserei dire l’ostentazione del prodotto il mantra ma il racconto, un approccio soft, gentile, lento appunto”, riprende l’imprenditore.

Una bottiglia “storica” conservata al Museo
Il modello delle boutique: portare Modena nel mondo
“Non tutti possono venire a Modena, allora io vado da loro: se Maometto non va alla montagna…,” spiega Stefani. Le boutique, già aperte a Modena, Milano e Bologna, e presto anche a Firenze e Roma, non sono semplici punti vendita, ma “spazi esperienziali”. Qui I clienti vengono accompagnati alla scoperta della storia e della qualità del prodotto in un ambiente che favorisce la “comprensione e la consapevolezza del valore dell’aceto balsamico”.
Oltre alle boutique, Acetaia Giusti è presente nei grandi luxury store internazionali, come Selfridges e Harrods a Londra, per un totale di circa 15 punti di vendita sparsi in tutto il mondo, tra cui Francia, Messico, Australia, Giappone. Con un 60% della produzione destinato all’export, l’azienda è oggi un leader nel settore del balsamico di fascia premium. “Un dato inferiore a quello medio delle aziende del consorzio, pari al 90%”, riprende Stefani. Per un motivo: “Mediamente chi va all’estero ha un costo di 5/10 euro a bottiglia: è più facile con un prezzo così competitivo vendere nei mercati esteri, che noi vediamo non solo come fonte di introiti ma luoghi dove portare una vera eccellenza del made in Italy”.

La boutique di Modena, con vista su piazza Maggiore
Innovazione e collaborazione: il balsamico incontra nuovi mondi
L’innovazione è parte integrante della filosofia aziendale di Acetaia Giusti. Oltre alla produzione tradizionale, l’azienda ha intrapreso collaborazioni con artigiani e professionisti del gusto, come il mastro cioccolatiere Gianluca Fusto, che ha creato il cioccolatino Alchimia affinato in botte di aceto balsamico, e il prosciuttificio F.lli Galloni, con il quale è stato realizzato il Prosciutto di Parma Barrique, stagionato in barrique di balsamico.
Queste partnership rappresentano un esempio perfetto della capacità di Acetaia Giusti di unire la tradizione alla sperimentazione, creando nuovi prodotti che mantengono intatto il legame con il territorio e la sua storia, ma che guardano anche al futuro con creatività e innovazione.

Una vetrina della boutique di Modena
Un futuro che guarda al mondo e alle persone
Con un fatturato che continua a crescere e un’espansione costante sui mercati internazionali, Acetaia Giusti si conferma un esempio di eccellenza italiana. Ma il successo non riguarda solo il prodotto: il vero cuore di Acetaia Giusti sono i collaboratori “che ogni giorno lavorano con passione e impegno”, ci tiene a dire Stefani. Non solo parole: grazie alla certificazione “Great Place to Work” e agli investimenti in welfare e benessere, l’azienda dimostra che il vero successo si costruisce anche attraverso la cura delle persone.
Insomma: con radici profonde nel passato e una visione innovativa per il futuro, Acetaia Giusti continua a raccontare la sua storia, unendo tradizione, qualità e passione in ogni goccia di aceto balsamico.

I dipendenti, anzi, le persone di Acetaia Giusti