Shoo Loong Kan, il primo ristorante in Italia della celebre catena dedicata all’hot pot del Sichuan, alla conquista di Milano. Aperto di recente in via Farini, è il punto di riferimento per tutti i foodlover che desiderano un’esperienza culinaria autenticamente cinese. Con oltre 900 ristoranti nel mondo (sette in Europa tra Germania, Francia, Spagna e Portogallo), questo tempio della socialità gastronomica made in China ha scelto la città meneghina per il suo debutto italiano.
Il fascino di cucinare a tavola: un viaggio tra sapori millenari
A Shoo Loong Kan, ogni cliente diventa chef. Carne, pesce, verdure e noodles si cuociono direttamente nei brodi che bollono nell’hot pot, al centro del tavolo. Una tendenza che ha sedotto non solo gli amanti del cibo, ma anche chi cerca un’esperienza interattiva e condivisa. Qui, il piatto non si limita a essere consumato: lo si crea, secondo il proprio gusto e preferenze.
Entrare a Shoo Loong Kan è come varcare la soglia di un antico villaggio cinese. I 1200 mq su due livelli sono arredati in puro stile Ba-Shu, l’antica cultura del Sichuan. Tra lanterne rosse e pagode in legno costruite con la tecnica ad incastro sashimono, si respira la tradizione. A rendere il tutto ancora più suggestivo, l’ingresso scenografico con un drago tradizionale e poltrone imperiali, perfette per una foto ricordo.
218 posti per una tavola inclusiva
Le sale di Shoo Loong Kan possono accogliere fino a 218 ospiti, con tavoli che offrono posti per un massimo di otto persone. Il vero protagonista, però, è l’hot pot: al centro di ogni tavolo, una pentola in cui bollono uno o più brodi, pronti per accogliere gli ingredienti scelti dai commensali. Ognuno può creare la propria combinazione perfetta di sapori, sperimentando con oltre 16 condimenti e salse.
L’hot pot di Shoo Loong Kan non esclude nessuno. Che si tratti di carne, pesce o verdure, le opzioni sono infinite. Anche i regimi alimentari vegani e vegetariani trovano soddisfazione grazie a brodi e ingredienti dedicati. Per chi ama le emozioni forti, il Brodo piccante offre tre livelli di piccantezza, tutti da scoprire.
Dal Wagyu ai noodles sino-pugliesi tra brindisi con sake, vini e the freddi alla camelia
Il menu di Shoo Loong Kan è un omaggio alla qualità. Dai tagli di carne selezionati da Macelleria Sirtori al pescato fresco, ogni ingrediente è scelto con cura. E per un tocco di autenticità, i noodles sono realizzati con farine pugliesi da un maestro pastaio cinese in esclusiva per il ristorante. Ma non mancano le sorprese: lo chef Michele Yang ha creato alcune specialità da gustare accanto ai piatti tradizionali.
Per accompagnare questa esperienza culinaria, Shoo Loong Kan propone un’ampia selezione di vini, birre e sake, con la possibilità di degustazione. Ma per chi cerca qualcosa di diverso, i Loong Tea, a base di the freddo alla camelia e frutta, sono la scelta perfetta.
Chen Yeyan: il volto dell’accoglienza
A fare gli onori di casa è Chen Yeyan, figura di spicco della ristorazione milanese, già direttore di sala del rinomato ristorante giapponese Osaka. Con la sua professionalità e cortesia, Chen è sempre pronto a raccontare la storia dietro il nome Shoo Loong Kan, che in cinese significa “promontorio del piccolo drago”, un omaggio alla città di Chongqing, dove l’hot pot ha avuto origine.
Shoo Loong Kan non è solo un ristorante, è un viaggio. Un’esperienza che vuole emozionare il palato e affascinare lo sguardo, portando a Milano la tradizione autentica dell’hot pot del Sichuan.