Cambio in cucina al ristorante Horto: Alberto Toè (in foto di apertura a sin), l’executive chef che ha guidato il locale milanese con grande maestria, annuncia il suo addio. La notizia, nell’aria da giorni, è finalmente ufficiale: a fine dicembre 2024, Toè lascerà le cucine per dedicarsi a un progetto personale, ancora avvolto nel mistero. Ma la transizione non sarà lasciata al caso, perché il testimone passerà a un altro allievo del grande Norbert Niederkofler (in foto di apertura a dx).
Un’eredità pesante dopo un addio ponderato
Il ristorante Horto, insignito di due forchette Gambero Rosso e di una stella Michelin, non cambia solo chef, ma continua la sua evoluzione. Il nuovo cuoco, parte del team di Niederkofler, dovrà portare avanti una missione chiara: sviluppare un ecosistema sostenibile e armonioso, obiettivo che da sempre anima la filosofia del locale. La proprietà sottolinea come questa transizione sia un’opportunità per arricchirsi di nuovi stimoli e visioni, senza perdere di vista l’eccellenza.
Le voci sull’uscita anticipata di Toè avevano scosso l’ambiente milanese. Si parlava di un possibile addio già a ottobre, con la presentazione della Guida Michelin 2025 alle porte. Un momento delicato, che avrebbe potuto mettere a rischio la stella del ristorante. Ma la decisione di spostare il cambio a gennaio 2025, dopo la presentazione della guida, sembra aver calmato le acque. Horto manterrà la sua stella, mentre Toè potrà concludere il suo mandato senza pressioni.
Nuovi interpreti per un nuovo capitolo
Norbert Niederkofler non si lascia abbattere dal cambiamento. In una nota, ha dichiarato di essere orgoglioso dei traguardi raggiunti fino ad oggi e sicuro che il futuro riserverà grandi cose. Con l’arrivo del nuovo executive chef, il ristorante continuerà a innovare, spingendo sempre più in là i confini della cucina. Horto si conferma così un laboratorio in continua evoluzione, dove la creatività e la sostenibilità vanno di pari passo.
Il cambio al vertice di Horto segna l’inizio di una nuova fase per il locale milanese. Il giovane chef che prenderà le redini della cucina avrà l’arduo compito di mantenere alta la reputazione del ristorante, consolidando i risultati ottenuti fino a oggi. Ma avrà anche la libertà di portare la propria visione, contribuendo alla crescita di un progetto che da sempre valorizza i giovani talenti.
La fine di un capitolo, l’inizio di un altro: la partenza di Toè non segna solo la chiusura di una fase importante, ma apre le porte a nuove possibilità. Il ristorante Horto si prepara a un 2025 di innovazione e qualità, con lo sguardo sempre rivolto all’eccellenza.