Un nuovo capitolo si apre per il festival S.Pellegrino Sapori Ticino. La XVIII edizione, in programma dal 29 settembre al 24 novembre 2024, celebra un Paese che spesso sorprende per la sua crescente proposta enogastronomica: la Germania. Dopo Italia e Francia, ecco che la manifestazione si rivolge a una nazione vicina alla Svizzera, che condivide con il Ticino scambi culturali e turistici sempre più intensi.
Un Paese in piena rivoluzione gastronomica
La scena culinaria tedesca è in fermento, come dimostra l’ultimo aggiornamento della Guida Michelin, che ha assegnato ben 36 stelle in più rispetto all’anno precedente ai ristoranti teutonici. È una Germania creativa, innovativa e a tratti inattesa quella che ha incontrato nel suo peregrinare tra gli stellati della Repubblica Federale Dany Stauffacher, ticinese appassionato di enogastronomia, deux ex machina della kermesse da lui pensata creata e nutrita in questi 18 anni: “Siamo diventati maggiorenni”, ha detto nel corso della presentazione della imminente edizione 2024 del festival alla stampa italiana presso l’hub gastronomico Identità Golose l’imprenditore. Che, dopo anni passati nel settore abbigliamento, quando a 50 anni si è ritrovato a dover/voler scegliere una nuova professione, ha accolto il suggerimento della moglie: “A te piace mangiare bene, no? E allora fai quello”.
Una energia positiva e un entusiasmo quelli del “creatore” di Sapori Ticino che saranno protagonisti anche stavolta del festival, che vedrà ai fornelli dei ristoranti d’albergo e dei locali dove mangiare più rinomati della Confederazione una squadra di 11 chef tedeschi capitanata da Thomas Bühner, colonna portante della gastronomia europea. Con 30 anni di esperienza alle spalle, Bühner ha deciso di “abbandonare” le sue 3 stelle Michelin per esplorare nuove frontiere culinarie, aprendo persino un ristorante a Taipei.
Un festival che fa cultura, esalta legami e forma talenti
S.Pellegrino Sapori Ticino non è solo un evento enogastronomico, ma un vero e proprio strumento di scambio culturale. Quest’anno, il festival approderà anche a Monaco di Baviera, pochi giorni prima dell’inizio dell’Oktoberfest. In questa occasione, sarà presentata l’edizione 2024 della manifestazione, insieme alle eccellenze del territorio ticinese, a un pubblico di giornalisti, tour operator e opinion leader.
Sono circa tremila i tedeschi che oggi vivono in Ticino, e i primi arrivarono oltre cento anni fa. Questo legame profondo è testimoniato da storie affascinanti come quella del Monte Verità di Ascona, dove, agli inizi del ‘900, un gruppo di giovani bavaresi fondò una comunità alternativa. Tra salutismo, vita all’aria aperta e sperimentazioni sociali, questi pionieri anticiparono alcune delle tendenze moderne.
L’edizione 2024 del festival segna anche l’inizio di una nuova partnership con l’EHL di Losanna, la miglior Hospitality Business School al mondo. Gli studenti dell’EHL avranno l’opportunità di sperimentare sul campo l’organizzazione di eventi di alto livello, partecipando attivamente alla serata dedicata alle donne del festival, guidata dalla chef stellata Lucrèce Lacchio.
Orgoglio e (non) pregiudizio
Il festival porterà nel Ticino undici chef tedeschi stellati Michelin, che si esibiranno in cene spettacolari in alcuni dei luoghi più suggestivi della regione. Ristoranti e hotel iconici ospiteranno queste serate gourmet, dove la creatività degli chef incontrerà l’ospitalità dei colleghi ticinesi. Come ogni anno, il festival inizierà ufficialmente con il Grand Opening presso l’Hotel Splendide Royal a Lugano dedicato agli Chef di Swiss Deluxe Hotels e si chiuderà con il consueto Final Party nella medesima location con alcuni chef delle Grandes Tables Suisses del Ticino.
Non mancheranno inoltre le grandi serate oltre Gottardo dedicate al Ticino, nelle strutture storiche di alcuni membri del gruppo Swiss Deluxe Hotels, quest’anno a Ginevra il 9 ottobre al Four Seasons Hotel des Bergues e il 20 novembre a Zurigo al Widder Hotel dove affiatati gruppi di migliori cuochi ticinesi porteranno il loro estro culinario abbinato alle eccellenze enologiche del territorio ticinese.
“Dopo aver proposto gli chef stellati spagnoli e francesi nelle due passate edizioni, quando ho anticipato che quest’anno saremo andati in Germania qualcuno ha strabuzzato gli occhi”, ricorda Dany. “Ma si sbaglia: non solo i cuochi tedeschi sono di alto livello ma si dedicano alla cucina con l’atteggiamento che caratterizza il loro Dna: costanza, applicazione e impegno, qualità che mettono al servizio di una proposta che punta a valorizzare materie prime che, giocoforza, non avendo la Sicilia o il Cantabrico a due passi, arrivano spesso dall’estero”. Una cucina quindi che recepisce, interpreta, trasforma e cerca di esaltare anche le tradizioni culinarie limitrofe, più blasonate certo, ma senza che ciò si traduca in senso di inferiorità, semmai in voglia di valorizzazione e, perché no?, sana competizione.
Uno sguardo al futuro
Quest’anno, il festival punta anche sui giovani chef. Grazie al concorso S.Pellegrino Young Chef, alcuni dei migliori giovani cuochi sotto i 30 anni avranno l’opportunità di confrontarsi con gli chef ticinesi, portando una ventata di freschezza e innovazione alla gastronomia del futuro.
Ogni anno, S.Pellegrino Sapori Ticino riesce dunque a reinventarsi, proponendo novità e collaborazioni che arricchiscono l’esperienza di chi vi partecipa. Anche l’edizione 2024 non sarà da meno, con una serie di serate speciali che faranno da cornice a una rassegna gastronomica tra le più importanti d’Europa.
S.Pellegrino Sapori Ticino è pronto a celebrare ancora una volta l’eccellenza in tavola, portando in Ticino i grandi nomi della cucina internazionale e mostrando al mondo la bellezza e il gusto di una regione che sa affascinare e stupire.
Qui il programma della kermesse:
https://www.sanpellegrinosaporiticino.ch/programma2024