Dopo la collaborazione con Cannavacciuolo, Emin Haziri scommette su Milano: lo chef kosovaro inaugura il suo ristorante Procaccini 33 all’ombra della Madonnina e punta all’innovazione culinaria
Un viaggio breve ma intenso ha portato Emin Haziri, talentuoso chef kosovaro, dalle cucine stellate di Torino al cuore di Milano: a soli 29 anni, dopo essere stato il braccio destro di Antonino Cannavacciuolo, Haziri ha deciso di lasciare il prestigioso Cannavacciuolo Bistrot per aprire il suo primo ristorante, Procaccini 33, in una delle città più dinamiche e competitive d’Italia.
Una sfida personale in una piazza ambiziosa
Per Haziri, Milano rappresenta un palcoscenico impegnativo ma stimolante, dove la ricerca di nuove tendenze culinarie e l’avanguardia sono all’ordine del giorno. Lo chef vede nella città una straordinaria opportunità di crescita, grazie a un pubblico aperto all’innovazione e desideroso di sperimentare piatti nuovi e moderni. Con l’apertura di Procaccini 33, avvenuta lo scorso giugno, Haziri si misura con una cucina che combina carattere e sostanza, in un ambiente elegante e vivace, dotato di una cucina a vista e un grande bancone dove i clienti possono interagire direttamente con lo chef.
Un percorso segnato dalla passione e dalla determinazione
Haziri non ha mai temuto di seguire la propria passione, anche quando questa lo ha portato a sfidare le aspettative familiari e i consigli dei suoi insegnanti. Nato in Kosovo, si trasferì a Trieste all’età di sette anni, e lì iniziò il suo percorso verso il successo, frequentando l’alberghiero contro la volontà della famiglia. La sua carriera ha bruciato le tappe, portandolo a lavorare nelle cucine di ristoranti prestigiosi come il Noma di Copenaghen e il Mudec di Enrico Bartolini.
Il confronto tra Milano e Torino: innovazione contro tradizione
Haziri riflette sulle differenze tra il pubblico milanese e quello torinese, sottolineando come a Milano si cerchino novità e sperimentazioni culinarie, mentre a Torino si preferisca rimanere ancorati alla tradizione e alla qualità autentica. Se a Torino lo chef era chiamato a rappresentare il nome di Cannavacciuolo, a Milano si trova ora a giocare una partita tutta sua, con l’ambizione di conquistare la scena culinaria della città.
Un piatto da ricordare e un invito speciale
Tra le creazioni di Haziri spicca la linguina con salsa Champagne e aragosta, un piatto concepito per lasciare un segno indelebile nei ricordi dei commensali. Ma lo chef guarda già al futuro, con nuove idee per l’autunno, che vedranno protagonisti sapori robusti come il tartufo e la selvaggina. Infine, Haziri esprime il desiderio di avere come ospite il sindaco di Milano, Beppe Sala, per una cena speciale che celebri i sapori autentici e innovativi della città, un’occasione per discutere del futuro di Milano e del ruolo centrale della ristorazione nel tessuto urbano.
Invito a data aperta, naturalmente…