A Seregno, una nuova (prossima?) stella brilla nel firmamento gastronomico lombardo. Lasciati alle spalle i riflettori della roboante rutilante ma caotica Milano, gli chef Giuseppe Daniele e Gabriele Fiorino, due giovani talenti con un passato al centralissimo The Manzoni, ristorante-galleria d’arte a due passi dalla Scala di Milano, hanno deciso di ri-cominciare la loro avventura ai fornelli nella località brianzola a nord del capoluogo. Detto, fatto: nell’ottobre del 2023 qui nasce Unitum, un nome che evoca unione, sintesi di intenti e di sapori, oltre a simboleggiare il sodalizio tra i due cuochi.
Autenticità e prossimità in tavola
L’anima di Unitum è racchiusa nel suo essere un luogo di incontro, dove la cucina diventa strumento di condivisione e convivialità. Niente sfarzo, niente pretenziosità, solo 25 coperti, per un contatto diretto e genuino con il cliente. Gli chef vivono la sala, dialogano con gli ospiti, raccontano la storia di ogni piatto, calibrando l’offerta in base ai gusti e alle esigenze di chi li circonda. Un rituale conviviale che si svolge attorno a un bancone artigianale, eredità di un passato panificio, simbolo di un legame con la storia del territorio.
La magia di Unitum, che Daniele e Fiornino “rappresentano” in sala per la gioia degli ospiti, nasce in cucina, dove tradizione e innovazione si intrecciano in un gioco di sapori armonioso, dove le esperienze e le origini dei due chef si mescolano, si rincorrono, si esaltano vicendevolmente. Ingredienti genuini, lavorati con tecniche all’avanguardia, arricchiscono la materia prima per restituire al palato sapori familiari e autentici. I tortelli con ricotta fresca di pecora, mandorle tostate e acqua di tre pomodori raccontano la Sicilia, mentre il galletto alla cacciatora con confettura di peperoni del nonno riporta alla memoria i sapori di casa. Un viaggio gastronomico attraverso le memorie e i territori, senza dimenticare nulla delle proprie origini e di quelle del luogo, attraverso il sapiente impiego della selvaggina, che strizza l’occhio alla tradizione locale.
Due chef uniti per due obiettivi
Unitum non è solo un ristorante, è un’esperienza. Un percorso degustazione chiamato “Confido et sequor”, è un invito ad abbandonarsi alla guida sapiente degli chef, mentre il menu “Liberum arbitrium” è ideale per chi ama comporre da sé il proprio personale percorso. Obiettivi: conquistare la fiducia della clientela locale, accompagnando i commensali verso una cucina più audace, fatta di ricerca e sperimentazione. Un invito a lasciarsi sorprendere, a provare sapori nuovi, sempre nel rispetto della tradizione e della materia prima.
Dietro l’alchimia di Unitum c’è Giuseppe Daniele, chef di origini campane ma cresciuto da queste parti, che porta in questa nuova avventura il bagaglio di esperienze accumulate in cucine italiane e internazionali, vantando collaborazioni con cuochi come Cannavacciuolo, Antonio Guida e Niko Romito. Gabriele Fiorino, originario della Sicilia, a sua volta ha acquisito esperienza in diverse regioni italiane e all’estero prima di entrare a far parte del team del Bvlgari Hotel di Milano, dove ha lavorato con chef di spicco come Roberto Di Pinto e Niko Romito. La loro passione per la gastronomia nasce tra le mura domestiche, alimentata dai profumi, dai sapori, dai piatti di casa. Un amore che li spinge a ricercare l’equilibrio perfetto tra sapori autentici e tecniche moderne, partendo dalla qualità assoluta degli ingredienti.
Unitum: buon viaggio
Unitum è un viaggio sensoriale, un’immersione in un mondo di sapori e atmosfere. Un luogo dove tradizione e innovazione dialogano, dove la passione degli chef si traduce in piatti unici e indimenticabili. Unitum ha tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento nel panorama gastronomico lombardo.