Nel cuore della Ville Lumière, tra le sponde incantate della Senna, si incontra una cattedrale gastronomica: il Plénitude. E’ qui che Arnaud Donckele, maestro dell’arte culinaria francese e – quindi – delle salse, danza con maestria tra tradizione e innovazione, regalando agli ospiti un’esperienza sensoriale da par suo.
Il Plénitude non è solo un ristorante, ma un viaggio emozionale attraverso i sapori e i profumi della Francia. Le sue tre stelle Michelin, ottenute in un tempo record, sono il frutto di una dedizione senza pari e di una visione culinaria audace e avvincente.
Nel labirinto di sale intime e affascinanti dell’Hotel Cheval Blanc, i commensali vengono accolti con calore e cordialità. Il percorso inizia nella maestosa cantina, dove il dialogo tra gli ospiti e il personale di sala prende vita, anticipando un’esperienza gastronomica straordinaria.
Il menu, curato da Donckele e la sua squadra, è un trionfo di salse, le vere protagoniste di ogni piatto. Con il menu Symphonie, gli ospiti sono condotti in un viaggio attraverso sei atti dedicati alla sublime arte delle salse, mentre con Fuguons Ensemble, possono scegliere tra una selezione di quattro corsi che esaltano i sapori del mare e della terra.
Il vero fulcro del Plénitude è la sacra ciotolina, che trasforma ogni ingrediente in un’opera d’arte culinaria. Per Donckele, la salsa è l’anima di ogni piatto, il veicolo dell’emozione e dell’autenticità. È il centro della ricetta, la nota armonica che lega insieme tutti gli elementi del pasto. Durante il quale, gli ospiti sono coinvolti in un vero e proprio spettacolo culinario, dove ogni piatto è un’opera d’arte da gustare con tutti i sensi. Perché il Plénitude non è solo cibo e salse, è anche poesia e magia: Donckele, il Vate transalpino della souce, chiede ai suoi cuochi di cucinare con amore e passione, come farebbero per le persone più care. E allo stesso modo, la sua squadra di sala si impegna a offrire un servizio generoso e accogliente, che fa sentire gli ospiti come a casa.