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di Chira Di Paola

 

Cenare al bistrot: da Parigi a New York, fino a Milano. La formula della cena con spettacolo è adottata da sempre più ristoranti e locali di Milano, che vogliono offrire ai loro clienti un intrattenimento diverso dalla semplice offerta culinaria. Tra questi c’è Jazz Café: un locale easy-chic dalla personalità dinamica, un bistrot in stile parigino o newyorkese, nato nel 1995 dall’idea di Giuseppe Grasso e due amici appassionati di musica jazz, che nella cornice storica di Milano hanno voluto creare un microcosmo in continua metamorfosi, capace di offrire ogni sera un dinner show, una serata a tema e un accompagnamento di live music, che oggi punta a riconfermarsi come uno dei poli attrattivi dell’intrattenimento e della ristorazione della città, apprezzato da un pubblico sempre più trasversale ed internazionale.

Un menu “accomodante” con alcune eccellenze da scoprire
La proposta gastronomica di Jazz Café esula da qualsiasi ambizione di fine dining ed è volutamente internazionale:
non mancano portate che strizzano l’occhio alla cucina tradizionale italiana (Crudo di Langhirano con stracciatella di bufala e gnocco fritto; Polpette di manzo con salsa di pomodoro Sicilia; Tonno rosso Sicilia affumicato con erbette, purée, taccole e confit; Gamberoni rossi di Sicilia alla griglia con spinacino brasato) e meneghina (come il Riso Milano al salto con guancialino di vitello cotto a bassa temperatura e la Cotoletta “Jazz” ad orecchia d’elefante vestita) ma il resto della carta è un mix di eccellenze estere (Jamon iberico de Bellota con pan tomate; Tartare di salmone con cream cheese, avocado, mandorle tostate e salsa teriyakiUramaki; Ribeye, Picañha argentina, Entraña di black angus USA; Le Chateaubriand con salsa bernese e Tomahawk con le sue salse).

Non si tratta solo di una scelta pensata per assecondare i gusti di una clientela sempre più ampia e variegata, ma anche si un’occasione per portare sulla scena gastronomica milanese alcune eccellenze estere come l’Assiette iberica: Cecina de Leon, Manchego, ceviche di pomodoro e pane casereccio, dove il protagonista è un insaccato IGP unico nel suo genere, prodotto esclusivamente nella comunità autonoma di Castiglia e León, utilizzando pregiatissimi tagli di quarti posteriori di manzo, sapientemente salati, affumicati artigianalmente con legno di rovere mediterraneo e stagionati a lungo per conferire un sapore caratteristico e una consistenza molto tenera.

La drink list
Ad accompagnare le pietanze c’è una drink list focalizzata soprattutto sugli Champagne,
in cui tuttavia non mancano bollicine italiane e le etichette più celebri dei vini bianchi e rossi del Bel Paese. Ma soprattutto, il pairing è giocato su una cocktail list ricca di Signature con nomi folkloristici (come l’Oca Chuca, Te Quiero, Peperino, Only fans), che si aggiungono ai miscelati più classici e consolidati della mixology internazionale (Negroni, Americano, Milano Torino, Sbagliato, Spritz, Old Fashioned, Margarita, ecc).

Più club, meno restaurant
Ciò su cui veramente punta il locale è l’intrattenimento: per questo ha appena inaugurato la nuova stagione della rassegna “Jazz Club”, diretta da Michael Corradi e pensata per proporre un intrattenimento trasversale (fatto di jazz, blues, swing e non solo) e per toccare diverse generazioni e gusti musicali differenti, trasformando il locale nel punto di riferimento per la comunità musicale milanese, dove gli amanti della musica possano riunirsi e scoprire nuovi talenti e artisti emergenti.
Jazz Café propone un calendario di “serate a tema”, che comincia il martedì con un omaggio alla musica jazz rappresentata da Gigi Cifarelli (da decenni uno dei chitarristi italiani più autorevoli a livello internazionale; pilastro della scena jazz italiana e apprezzato cantante che ha lavorato al fianco di celebri artisti della musica pop italiana), che si esibirà di volta in volta con uno special guest, e prosegue fino alla domenica alternando serate romantiche (il mercoledì Sing in Jazz è dedicato  al relax grazie alle esibizioni del pianista Aldo Poli) ai ritmi degli anni ‘80 e ‘90 (i giovedì Back to the disco sono pensati proprio per gli ospiti ai ritmi e alle sonorità indimenticabili di quegli anni), fino alle Urban Night della domenica, serate a tema che coinvolgono anche l’allestimento del locale creando atmosfere esotiche in cui agli ospiti possono ballare e divertirsi fino a tarda notte.

Futuro prossimo
L’obiettivo dichiarato di Jazz Café è quello di confermarsi come uno dei poli attrattivi dell’intrattenimento e della ristorazione della città
, attraverso la proposta di un format esclusivo capace di far rivivere le radici storiche del locale (da 30 anni punto riferimento della scena artistica milanese) ma anche di ampliare lo sguardo alla musica internazionale e a forme d’intrattenimento alternative, anche personalizzabili per occasioni speciali ed eventi privati.

Il punto di partenza è la convinzione che dall’alto di una storicità consolidata, si possa non solo seguire le nuove tendenze, ma crearne di nuove, dando spazio a combinazioni sempre diverse di proposte food e format di intrattenimento basati su eventi in continua evoluzione.

Esperimento riuscito? Probabilmente sì se la clientela è quella giusta, amante di un intrattenimento in senso più ampio, non necessariamente focalizzato sul food&drink. L’energia c’è, l’atmosfera anche. Il resto (il successo) si costruisce una sera dopo l’altra.

 

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