M.L.Andreis
Dal sogno alla realtà, al di là di un mare: Orlando Bushaj (nella foto sotto a dx), un ragazzo albanese di 16 anni, sta realizzando in Italia il sogno di diventare uno chef. La sua, simile a quella di tanti altri emigranti, è una storia che inizia con un viaggio pieno di speranza, dalla sua terra natia fino all’Italia, dove sta coltivando la sua passione per la cucina.
E’ precisamente in Toscana che questa passione sta diventando qualcosa di concreto: Federico Boriosi, il proprietario del ristorante Il Sesto Canto di Città di Castello, ha fatto a Orlando una promessa che potrebbe cambiare il corso della sua vita: “Appena avrai preso il diploma ti assumerò“.
E’ quanto si legge in un articolo pubblicato da la Nazione, che riporta le parole che hanno acceso la speranza per il giovane Orlando, il quale, ospite di una comunità di minori, compre ogni giorno 80 km di strada in bus da Arezzo in Toscana a Città di Castello in Umbria per seguire un corso di ristorazione alla scuola Bufalini.
Orlando ha sempre mostrato un grande interesse per la cucina sin dai tempi della sua infanzia in Albania, dove ha frequentato le scuole ordinarie fino ai 15 anni. Arrivato in Italia a bordo di un autobus dopo aver lasciato la mamma casalinga, il papà muratore (che lavora in Grecia) e una sorella di 12 anni, ha mostrato da subito grande interesse, passione e predisposizione per i fornelli. Ecco perché sta facendo tutto il possibile per trasformare la passione e il sogno in un lavoro. Le premesse sono più che buone: il giovane, grazie a impegno, volontà e dedizione, qualità che non paiono essere molto diffuse oggigiorno tra i ragazzi, almeno se riferite a progettualità che hanno attinenza con il mondo della ristorazione (come dimostra la mancanza di candidati in questo ambito), ha recentemente vinto una borsa di studio, che potrebbe aprirgli molte porte nel mondo del foodservice.
“Il suo sogno è diventare uno chef e aprire un suo ristorante: vuole lavorare per aiutare la famiglia”, sottolineano i suoi insegnanti, aggiungendo come Orlando si sia sempre distinto per la piena partecipazione e la grande abnegazione. Non solo: responsabile e rispettoso delle norme scolastiche, presenzia con attenzione e si distingue per motivazione e assiduità nell’esecuzione delle attività pratiche e teoriche preposte, hanno precisato i docenti con un lessico che riecheggia per tutti noi una pagella, da 10 e lode!
Le qualità di Orlando non sono passate inosservate: ecco perché Boriosi ha già espresso il desiderio di offrirgli un lavoro nel suo ristorante una volta completati gli studi. Questa opportunità potrebbe essere il primo passo verso la realizzazione professionale e umana di Orlando, un passo che potrebbe cambiare il suo futuro: in meglio, naturalmente. Glielo auguriamo tutti (augurando a tanti di prendere esempio…).