Un nuovo tempio del buon cibo nel cuore del Piemonte: il tre stelle Michelin Antonino Cannavacciuolo porta la sua maestria culinaria ad Asti, dove aprirà un nuovo ristorante all’interno del Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti, un lussuoso relais a cinque stelle di proprietà dell‘imprenditore astigiano Livio Negro.
Il progetto rappresenta la prima struttura a cinque stelle lusso delle zona: situata nella splendida cornice del Monferrato, con soli 13 esclusive camere, offre un’esperienza di soggiorno senza precedenti, con la più piccola camera di 43 metri quadrati e la più grande di 133. Massimo Chiappo Buratti, attuale direttore del relais, sottolinea l’importanza di questo progetto per la zona, definendolo il terzo cinque stelle lusso del Piemonte.
Attraversata da autostrade e direttrici ferroviarie, Asti è facilmente accessibile, anche grazie alla riapertura della tratta Asti-Alba, che pone quello conosciuto come “l’ombelico” del Piemonte nella condizione ideale per una rinascita nel segno del turismo e dell’enogastronomia, in grado di portare l’area a competere con le colline di Langa e Roero, mantenendo al contempo un’atmosfera di riservatezza e tranquillità.
Non a caso il Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti è situato in cima a una collina nella frazione Valleandona, circondato da boschi e prati. La struttura, costruita ex novo dal 2019, riflette lo stile di una cascina piemontese, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e al risparmio energetico. David Tremlett, noto artista svizzero-inglese, ha contribuito con un intervento artistico sulla facciata dell’edificio che ospita la Cattedrale dell’arte, trionfo di dischi, quadri e memorabilia curati da Massimo Cotto, giornalista e disc jockey astigiano.
Il ristorante del Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti sarà guidato da Gianluca Renzi, giovane chef che ha già dimostrato grande talento nella recente esperienza al Celèstia di Cesenatico. La cucina promette piatti come la Fassona piemontese con neve di salsa tonnata e crema di tuorli, e gli agnolotti di agnello Sambucano con zucca mantovana e salsa al Maidera.
Livio Negro, imprenditore e mecenate del relais, spiega la scelta di Asti come “il luogo della natura imperfetta”: la struttura, circondata da 8 ettari di parco, offre non solo un ambiente lussuoso ma anche un’atmosfera di intimità e riservatezza, perfettamente in linea con la visione di Antonino Cannavacciuolo.
Con questa consulenza, il patron di Villa Crespi a Orta San Giulio porterà la sua esperienza e il suo stile unico nel nuovo progetto, contribuendo a consolidare l’evoluzione gastronomica di Asti. Completo di una cantina che vanta oltre 2.000 referenze, grazie alla passione di Negro per il vino, il Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti si candida a diventare anche una destinazione imperdibile per gli amanti della buona cucina e del buon vino, oltre che del lusso.