A 13 anni fa il lavapiatti in un ristorante vicino a casa, nel 2011 va a Londra per un turno di prova di 12 ore al Savoy Grill, di proprietà di Gordon Ramsay, nel cui gruppo trascorre poi 8 anni passando da stagista a capo chef: ecco l’excursus dell’enfant prodige del mondo culinario britannico George Lyon, che, come ha raccontato a thenationalnews.com, ha esportato la sua esperienza di executive chef al Broadway, il nuovo ristorante dell’Emirates Palace Mandarin Oriental ad Abu Dhabi.
Un passo indietro: il viaggio culinario di Lyon ha avuto inizio a soli 13 anni, come lavapiatti in un ristorante locale. Immediata la folgorazione per la gastronomia che lo porta a stare lunghe ore dietro ai fornelli. “Lavoravo venerdì sera e sabato, finché arrivai a marinare la scuola per spadellare”, ricorda Lyon. Che subito dopo abbandona la scuola per perseguire il suo sogno, trasferendosi a Londra nel 2011 per affrontare un impegnativo turno di prova presso il Savoy Grill, di proprietà di Gordon Ramsay: 12 ore di fila che danno il via alla sua carriera nel gruppo del cuoco, personaggio televisivo, imprenditore e ristoratore britannico.
“È stata un’esperienza molto dura”, ricorda Lyon, sottolineando come il Ramsay “reale” sia molto diverso dalla sua immagine televisiva, e descrivendolo invece come “carismatico, premuroso e un grande leader”, capace di motivare i suoi collaboratori a eccellere. Un metodo che ha funzionato con George, che ha rapidamente scalato le gerarchie, diventando chef responsabile della London House, altro indirizzo di Ramsay. Con il quale la collaborazione ha portato sotto i riflettori mediatici la loro somiglianza fisica, tanto che il famoso chef scozzese ha scherzosamente chiamato Lyon il suo “mini-me”.
Ma la cosa più importante è che Ramsay, riconoscendo il talento e il duro lavoro di Lyon nei suoi ristoranti, ha elogiato il giovane chef come un professionista eccezionale con un grande cuore: dopo cinque anni alla London House e un anno al Ramsay’s Maze, Lyon ha trascorso quattro anni in un club privato a Mayfair prima di intraprendere una nuova avventura come head chef a Broadway nel settembre scorso, il nuovo ristorante dell’Emirates Palace Mandarin Oriental ad Abu Dhabi.
L’obiettivo di Lyon è creare un ambiente in cui le persone possano divertirsi, gustare cibi eccezionali e vivere un’esperienza di servizio impeccabile. Il menu della moderna brasserie propone piatti britannici con un tocco americano, e tra i classici si trovano crocchette di patate, hamburger e manzo alla Wellington, accompagnati da irresistibili dessert come budino al caramello e crostate al cioccolato e burro di arachidi.
Da quando si è trasferito negli Emirati Arabi Uniti, Lyon ha apprezzato la vivace scena gastronomica di Abu Dhabi, definendola una realtà emergente che ha scelto di abbracciare. Pur ammirando la brillante carriera di Gordon Ramsay, Lyon sottolinea che la sua missione non è la ricerca di riconoscimenti, ma di offrire un’esperienza culinaria straordinaria basata su ottimo cibo, servizio impeccabile e un’atmosfera accogliente.