“E’ un buon momento per la ristorazione: anche se a volte ci manca un po’ il terreno sotto i piedi e dobbiamo fare miracoli”: ecco come si chiude la presentazione della Guida Lombardia 2024 nella sala Liberty dell’Osteria del Treno in via San Gregorio a Milano nella parole di uno dei premiati, Carlo Cracco. Che, con i fratelli Cerea del Da Vittorio a Brusaporto (BG) ha recentemente ricevuto le ambite Tre forchette Gambero Rosso, simbolo dell’eccellenza assoluta assegnato a 47 locali italiani nell’ultima Guida nazionale. Seguono a un punto (92 contro 93) il D’O di Davide Oldani a Cornaredo e Seta, il ristorante diretto da Antonio Guida a Milano.
Le cigliegine sulla torta di un’evento che premia il meglio dell’offerta gastronomica della Lombardia: ben 1100 indirizzi della cucina e degli acquisti di qualità che tramandano le tradizioni più classiche, reinterpretate con eleganza e con uno sguardo sempre più globale e, soprattutto, attento alla sostenibilità. Sono questi i trend emergenti nell’universo enogastronomico di una Regione che è terza in Italia per numero di agriturismi.
Tante le conferme nella ristorazione e altrettante le novità in un’offerta variegata che, senza perdere di vista i piatti della tradizione, cui è dedicata uno dei cinque Premi Speciali, si arricchisce di nuove forme, anche in controtendenza, e dei colori di una ristorazione sempre più internazionale ed etnica, per soddisfare i gusti variegati di una clientela esigente, curiosa, smalizaiata e internazionale. E sono i numeri delle eccellenze a raccontarlo con 9 Tre Forchette (partner Consorzio Franciacorta), 1 Tre Bottiglie, 1 tre Cocotte, 3 Tre Mappamondi (con l’ingresso di Ba Restaurant) e 6 Tre Gamberi (partner Consorzio Valtenesi).
Giunta alla sua trentaduesima edizione, la Guida Lombardia 2024 offre un viaggio che spazia dall’alta ristorazione alle trattorie più tradizionali, dai bistrot e griglierie alle pizzerie e ai punti di street food, fino alle migliori insegne dove fare una spesa più attenta e capace di valorizzare le eccellenze del territorio. Ma in una Regione che da sempre si fa notare per la sua capacità di innovazione, per efficienza e sviluppo economico, ha colpire è la riscoperta della “naturalità”, attraverso una diffusione sempre più visibile di orti urbani, panifici agricoli e strutture fuori porta attente all’ambiente.
Un caso su tutti: Brescia, la città industriale per eccellenza, conta più di 400 realtà green, come sottolinea Valentina Marino, curatrice della Guida, secondo la quale questo “ritorno alla natura” e la riscoperta del mondo agricolo sono tendenze consolidate, sia fuori che dentro le città, che sia frutto di una sincera “cognizione di causa o pura operazione di marketing”. Un trend confermato anche dall’inaspettata presenza a Milano di due dei sei Gamberi Verdi della Guida, nuovo simbolo che contraddistingue i luoghi dove si opera concretamente sulla base della sostenibilità ambientale: si tratta del Joia del maestro della cucina vegetale Pietro Leeman a Porta Venezia e del bistrot Un Posto a Milano, oasi campestre a due passi da Porta Romana, con ristorante e orto che invita a una sosta senza fretta.
Nella Guida è presente anche un bellissimo percorso anche tra le migliori botteghe milanesi da non perdere, per una spesa di qualità che spazia dalle carni ai salumi, dal pesce alla pasta fresca, passando per i prodotti di gastronomia e arrivando a tè e caffè delle torrefazioni più pregiate. A sua volta, l’impegno verso la valorizzazione del ricco patrimonio della cultura enogastronomica attraverso la riqualificazione dei mercati rionali dove è possibile assaporare la freschezza di prodotti di stagione e spesso a km 0, è valso al capoluogo lombardo il Premio Speciale Milanesità, una delle 4 categorie di riconoscimenti speciali inseriti nella Guida Lombardia 2024.
Tra le altre province, è ancora quella dell’antica Brixia a distinguersi: nell’anno in cui è stata nominata insieme a Bergamo Capitale Italiana della Cultura, Brescia mostra il suo carattere, la sua vivacità e la voglia di emergere attraverso le molteplici espressioni della cucina: non per nulla è la città della Leonessa che, dopo Milano, vanta il maggior numero di insegne, 131, a testimoniare la ricchezza e le specialità del territorio. A Lodi invece si concentrano le novità, 7 sugli 11 locali cittadini inseriti nella Guida Lombardia 2024.
Ma sono i Premi Speciali a restituire una fotografia reale delle peculiarità che caratterizzano la cucina e i sapori di questa regione: Milanesità, Novità dell’Anno, Ambasciatori del Territorio, Campioni della Tradizione e Miglior Proposta al Bicchiere al Ristorante.
I PREMI SPECIALI
Premio Speciale Milanesità:
- Comune di Milano per la valorizzazione dei mercati rionali
Premio Speciale Novità dell’Anno, sponsor Krombacher, nella città di Milano va a:
- Spore, una proposta giovanile che si rivolge a un pubblico di nicchia, amante delle fermentazioni e dei vini naturali;
- Verso, locale con un ambiente unico e una proposta assolutamente di mercato con mare, terra e vegetali che trovano espressione in piatti esemplari per intensità e precisione delle cotture;
- Silvano, ex panetteria di cui rimane il grande forno in quest’osteria moderna-vineria in viale Monza arredato con lampade vintage, vetrine in ferro battuto, porte del tram e un’offerta che comprende ogni cibo;
- Dirty, cocktail bar non convenzionale con proposte complesse che giocano sulle corde estreme dell’acidità e dell’umami.
Miglior Proposta al Bicchiere al Ristorante, sponsor Enoteca Esselunga:
- Il Luogo Aimo e Nadia, ogni visita nel locale di questa coppia, in cucina e anche nella vita, è fonte di meraviglia e sorpresa e humus in cui crescono pensieri. La cantina è guidata dal competente Fabio Piras, innamorato delle storie dei vignaioli.
Premio Speciale Campioni Della Tradizione, sponsor Distretto del Vino di Qualità dell’Oltrepò Pavese, dove spiccano le ricette dei seguenti locali nella città di Milano:
- Risotto giallo alla milanese: L’Alchimia, appartiene al “salotto buono” della ristorazione milanese. Evidente la crescita dello chef Giuseppe Postorino che senza perdere il filo del gusto e la buona mano nella classicità piemontese-lombarda, assesta buoni colpi sul fronte creativo.
- Cotoletta alla milanese: Trattoria del Nuovo Macello, tiene alta la bandiera della tradizione milanese e la cucina del mercato proponendo alcuni cult cittadini.
- Ossobuco: Arlati dal 1936, un’icona della ristorazione cittadina, in auge da quasi novant’anni, che offre una cucina affidabile nella riproposizione dei classici milanesi.
- Cassoeula: Piazza Repubblica, è la migliore della città, anche nella versione con l’oca, insieme ad altri classici che sono una garanzia, come la cotoletta o il tortino di riso alla milanese.
- Mondeghili: Trattoria Sincera, osteria nel cuore di Lambrate, concepita da un gruppo di giovani, con un’insegna che è una sorta di manifesto programmatico.
Premio Speciale Ambasciatori del Territorio, sponsor Isos by Campo dell’Oste:
- Trattoria Sincera, Milano
- Osteria del Treno, Milano
- Osteria al Gigianca, Bergamo
- Osteria dell’Orologio, Salò (Bs)
- Tira Mola e Mesda, Como
- Caffè La Crepa, Isola Dovarese (Cr)
- Antica Osteria Casa di Lucia, Lecco
- Antica Osteria del Cerreto, Lodi
- Hostaria Viola, Castiglione delle Stiviere (Mn)
- Osteria del Cavolo, Monza
- Bazzini, Canneto Pavese (Pv)
- Lanterna Verde, Villa di Chiavenna (So)
- Crotto Valtellina, Malnate (Va)