L’ alta cucina sale in alta quota: saranno lo chef stellato Paolo Griffa del Caffè Nazionale di Aosta e i giovani studenti dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste di Châtillon a offrire ai vip provenienti da tutto il mondo un’esperienza di gusto memorabile durante la Matterhorn Cervino Speed Opening, la prima gara transfrontaliera (partenza in Svizzera, traguardo in Italia) nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino – che si terrà sulla pista della Gran Becca a Breuil–Cervinia e Zermatt: l’11 e il 12 novembre le gare maschili e il 18 e 19 novembre quelle femminili.
Scelti dal Comitato Organizzatore tra numerose realtà italiane e svizzere, lo chef piemontese patron del ristorante-pasticceria Paolo Griffa al Caffè Nazionale di Aosta, insieme a un team di oltre 90 allievi dell’istituto alberghiero valdostano realizzeranno piatti che coniugheranno l’eccellenza dei prodotti regionali all’atmosfera internazionale che caratterizzerà il parterre e il pubblico presenti all’ombra del Cervino nei giorni delle competizioni. Uno sforzo organizzativo non da poco e una grande sfida per i ragazzi della scuola, che forma circa 300 giovani provenienti quasi per la totalità dalla Regione autonoma, di cui circa 120 a convitto all’interno della struttura.
Saranno dunque loro ad affiancare, durante l’evento, lo chef stellato, preparando con il suo staff circa 3.600 pasti, cimentandosi con le difficoltà ma anche vivendo l’emozione unica e l’esperienza indimenticabile che la partecipazione all’iniziativa porterà loro in dote: operare in una… alta cucina (in tutti i sensi) realizzata a 3.000 metri d’altezza, offrendo un’ospitalità multilingue e partecipando alla preparazione di pietanze chiamate ad esaltare le produzioni locali: “Sono i prodotti della Val d’Aosta i veri protagonisti in questo caso“, ha spiegato Paolo Griffa nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione. Per poi aggiungere: “La cucina in questo caso fa un passo indietro: il nostro compito sarà esaltare le eccellenze messe a disposizione dai produttori locali aderenti a Coldiretti”. Ha quindi concluso il suo intervento evidenziando l’importanza della ristorazione, dei servizi e dell’agricoltura come volano per il turismo culturale e sportivo di alto livello, annunciando anche una campagna di comunicazione digitale per valorizzare il lavoro e l’impegno di tutti.
Durante l’evento, accando agli alunni dell’École ci saranno i professori Michael Favre e Alessandro Zito: a loro il compito di coordinare un totale di oltre 200 alunni delle classi dalla 2a alla 5a per il piano di studi quinquennale e delle seconde e terze per quello triennale, variamente coinvolti tra cucine, sala e info point. In primis i 97 che parteciperanno all’esecuzione delle ricette gourmet che verranno servite in diverse lingue, offrendo un’esperienza di eccellenza a tavola. La scuola alberghiera di Châtillon rappresenta un’eccellenza nel campo della formazione professionale turistica e questa iniziativa fornirà certamente ai numerosi studenti coinvolti un importante bagaglio internazionale, che arricchirà il loro curriculum. A tale riguardo, l’assessore al Turismo, Sport e Commercio della Regione, Giulio Grosjacques, ha espresso grande soddisfazione per questa opportunità, affermando: “Abbiamo accolto questa sfida con entusiasmo, convinti che solo unendo le forze si possono raggiungere grandi risultati. Gli alunni della scuola (sovvenzionata dalla Regione, ndr), hanno la giusta dose di coraggio ed energia per gestire questo evento al meglio. A loro va il mio più grande augurio”.
A sua volta, Jeannette Bondaz, presidente dell’École Hôtelière ha voluto ringraziare il Comitato organizzatore “che ha voluto che fossero dei giovani in formazione a vivere questa esperienza straordinaria che rimarrà sicuramente tra i ricordi più belli della loro carriera scolastica”, ha detto, sottolineando l’importanza dell’istituto nel panorama formativo della Valle, che, grazie anche a una più o meno inedita serie di iniziative cui ha partecipato negli ultimi tempi (tra cui la vittoria del giovane studente Matteo Cignetti nel 2021 al premio indetto dalla Federazione Italiana Cuochi tra gli allievi degli istituti alberghieri italiani), in controtendenza rispetto ai numeri nazionali, ha avuto una impennata del 20% del numero degli iscritti. “La dimostrazione che è necessario comunicare meglio e maggiormente ciò che facciamo, anche al di fuori dei confini regionali, potendo offrire un background consolidato negli anni, una struttura moderna, una classe docente di cui fa parte anche un ex stella Michelin come Alfio Fascendini, a un mercato, quello della ristorazione e dell’ospitalità, che soffre di una crescente disaffezione tra i giovani“. Basti un dato: “A fronte di una disponibilità di 100 studenti, l’anno scorso ci sono arrivate da ristoratori e albergatori valdostani 600 richieste di attivazione di stage formativi con i ragazzi che frequentano la nostra scuola”.
Nata nel 1956, con circa 300 studenti iscritti ogni anno, due piani formativi dell’obbligo – l’area istruzione professionale (IP) e l’area istruzione e formazione professionale (IeFP) – la Fondazione per la formazione professionale turistica, l’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste rappresenta una delle eccellenze italiane nel campo dell’istruzione superiore per il mondo dell’hotellerie e del foodservice. Chef, food and beverage manager, barista, cameriere, maître, panificatore, pasticcere, addetto alla gastronomia o addetto al ricevimento: ecco le figure professionali più richieste nell’ambiente turistico-alberghiero e gli sbocchi che la scuola offre a chi la frequenta. Nei percorsi didattici la teoria è affiancata da tanta pratica, da laboratori e da stage in azienda. “La scuola prepara gli studenti al mondo del lavoro o a proseguire il percorso di studio con competenza e consapevolezza”, chiosa Jeannette Bondaz.
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